07/GIU/2013 CONSIGLIO COMUNALE DELLA VERGOGNA

9 Giugno 2013 14 Di Life

Ieri, con inizio alle ore 16,30 si è celebrato il consiglio più VERGOGNOSO  e DEPLOREVOLE della storia democratica dei palgianesi.

Un consiglio comunale  indecoroso di rappresentare i cittadini di Palagiano.

Un’amministrazione incapace di fare un minimo di GESTIONE della cosa pubblica.

Una maggioranza, che solo a parole afferma di GOVERNARE il popolo palagianese, ma nei fatti se ne FREGA di tutti, per loro stessa  ammissione, a cominciare proprio dal sindaco. Questi aprendo i lavori del consiglio con delle comunicazioni concepite con superficialità e pochezza diplomatica; ha cercato di ENCOMIARSI sulle baggianate fatte in un anno, trascurando i veri problemi del paese.

Non ha detto nulla nel settore dell’AGRICOLTURA, non ha fatto alcuno accenno al TURISMO, alla SICUREZZA STRADALE e ANTINCENDIO nei territori di PINO DI LENNE e MARINA DI CHIATONA, vere e proprie TRAPPOLE MORTALI.

E come se non bastasse, la ciliegina sulla torta, l’ha messa il consigliere Tagariello, quando ha citato testuali affermazioni del sindaco “………Una volta che i partiti hanno deciso,  per me l’assessore può essere un CHI CHE SIA ….” Questa cultura di SPREGIO nel prossimo ha fatto subito breccia nel consigliere Monaco; il quale durante la discussione del provvedimento sulla trasparenza reddituale degli amministratori e dirigenti pubblici, ha interrotto l’intervento del consigliere Lippolis, e con molta DISINVOLTURA ha affermato , ” A ME NON ME NE FREGA NIENTE DEL POPOLO “

Questa cultura del calpestare ed offendere il popolo non finisce mica qui, perchè c’è un’altra sorpresa: ovvero la surroga della sig.na MARIA GRAZIA MELLONE.

Lei è entrata a far parte del consiglio grazie alle dimissioni del prof. Carmine Montemurro.

Nella sua bella poesia di nomina, Maria Grazia, come suo costume è bravissima ad AUTOINCENSARSI  e DENIGRARE gli altri. Lei cerca sempre di distinguersi, vuole apparire ad ogni costo e ieri ha fatto il max indossando i panni da maestrina, ha tenuto una bella lezione di ETIMOLOGIA e MORALITA’.

Il bello di tutto questo, si magnificava con la sua incarnazione nel contenuto menzognero da lei letto, che per poco, tutto il pubblico  venisse trascinato in una COMMOZIONE UNIVERSALE, raggiungendo l’apice quando ha descritto l’ora della sua TROMBATURA da vice sindaco. Maria Grazia, ha raccontato tutta la scena minuto per minuto, simile al tradimento di Giuda nei confronti del Messia.

Vi dirò con tutta sincerità, che a me sono cadute delle lacrime. Attenzione però, le lacrime mi sono cadute non  perchè commosso dalla FARISEA, ma sono cadute perchè ho scoperto di trovarmi in mano a degli INCAPACI, a degli INDEGNI, a dei VOLTA GABBANA.

Come si fa, ad avere ancora fiducia in questa volta gabbana, che appena revocata da vice sindaco, a detto peste e corna dell’amministrazione e dei suoi colleghi di partito. Adesso siede tra gli stessi banchi. Quali interessi ha da difendere Maria Grazia dopo essere stata offesa e relegata in esilio proprio dal suo capo gruppo?

E cosa dire poi del consigliere Monaco, poveraccio, merita solo COMPASSIONE, perchè non capisce un tubo della DEMOCRAZIA.

Lui è  senza fissa dimora, nella sua vita, ha girato tutti i partiti, e siccome gode di una stirpe ben solidale riesce sempre a stare a galla. Un’ altro soggetto che mi intenerisce è l’ assessore Petrocelli. Quando apre bocca non so se è o  ci fa, ma ho la vaga impressione che lui ci fa. Questo signorotto è un PRESUNTUOSO tale da intendere tutti gli altri scemi, deficienti, cretini. Questi e come CIMABUE ne pensa una e cento ne fa. Ho! non ne azzecca mai una , ma lui è testardo, non demorde, picchia la testa ma non molla. E’ come l’asso piglia tutto.

Il culmine della serata si è raggiunto quando il consiglio doveva esprimersi sulle proposte di modifica sanzioni sul provvedimento di TRASPARENZA REDDITUALE e qui  succede tutto di tutto. La cosa che fa pena è la persona del sindaco, spesso sbeffeggiato e deriso dalle minoranze. Questo povero uomo che da l’impressione di essere un pesce fuor d’acqua, assiste impassibile alle zuffe verbali tra il Presidente del consiglio, Segretario e consiglieri.

Lui non si scompone, non si sente per niente coinvolto. Ma il ruolo di un sindaco non è certamente un ruolo passivo, anzi deve essere un ruolo attivo, decisivo un ruolo che deve essere occupato da persone dotate di autorevolezza e leadership.

Ma il nostro sindaco ha queste doti? Si sente onorato, ambizioso e orgoglioso del ruolo che occupa? A giudicare dal suo comportamento pare proprio di no. Ma allora se non ha nessuna di queste doti profondamente vive dentro di se, se non si sente orgoglioso di essere il primo cittadino di Palagiano che cavolo ci sta a fare?

Non sarebbe meglio ritirarsi in punta di piedi e lasciare il testimone? Ci rifletta Dr. Antonio Tarasco, la politica non è per Lei, in questo anno Lei ha mostrato solo tutta la sua incapacità di contro però ha messo in palese evidenza tutta la sua sudditanza al PD.

Salve Masaniello