Amatulli, “quattro ignoranti” e sei (in)utili idioti

Amatulli, “quattro ignoranti” e sei (in)utili idioti

9 Febbraio 2014 4 Di Life

Accade, finalmente!, che l’ex sindaco Ressa ne azzecchi una dopo svariati anni e innumerevoli svarioni. A fornirgli l’occasione riparatrice, dopo un lungo periodo trascorso a inseguire lucciole che dovevano sembrargli lanterne, è stato l’inopinato attacco da lui subito mentre si teneva la riunione della Commissione per le politiche del territorio. Per la cronaca, ricorderete forse che detta riunione venne convocata dal consigliere Tagariello (che della Commissione è presidente) per chiedere conto all’Amministrazione comunale circa il mancato ottenimento di un finanziamento regionale che, a detta di Tagariello e anche di altri, avrebbe forse contribuito a migliorare Chiatona.

Nel corso della riunione si giunse immediatamente a una sorta di redde rationem di tutti contro tutti: con Tagariello e Lippolis che imputavano all’attuale amministrazione la responsabilità del mancato finanziamento; Amatulli che contro-attaccava Tagariello, ricordandogli di aver fatto parte della precedente, a suo parere colpevole di non aver prodotto in tempo utile l’atto propedeutico e necessario perché si potessero successivamente ottenere i soldi richiesti ma dalla Regione rifiutati; e Pucci, in gravi ambasce poiché fa parte dell’attuale ma ha anche fatto parte della precedente amministrazione, che provava a minimizzare facendo notare che vi sarebbero atti più importanti da compiere (come quelli riguardanti PUG e PIP), ma che purtroppo si preferisce sprecare il tempo discutendo “inutilmente” di fatti buoni soltanto per creare sterile polemica politica.

Come prevedibile, la riunione si concludeva con un nulla di fatto ai fini del rinvenimento dei reali responsabili del mancato finanziamento, ma in tanta “inutilità” qualcuno, sempre Pucci, trovava il tempo per definire “poco responsabile” l’atteggiamento di una opposizione che si rifiuta di aggiungere i propri numeri a quelli insufficienti della maggioranza, impedendo così di poter agire con solerzia su PUG e PIP. Manco se PUG e PIP fossero articoli assimilabili ai famosi sottaceti Saclà, che l’efficace pubblicità di un tempo che fu proponeva di acquistare “a scatola chiusa”, e magari anche con gli occhi bendati.

Detto dei fatti di cronaca, passiamo adesso alle argute argomentazioni con le quali un Ressa in grande spolvero ha saputo replicare a tutti quanti:

1) la responsabilità circa il mancato prodursi dell’atto propedeutico non può essere addebitata alla sua amministrazione in quanto: “dal 2005 il nostro Comune (come tanti in Italia) è sottoposto ad una vincolistica stringente che impedisce la realizzazione, e persino la semplice programmazione di interventi di rigenerazione urbana.”;

2) semmai, è l’attuale amministrazione che dovrebbe sottoporsi a un serio esame di coscienza poiché: “E’ solo dal 2013 che diventa possibile, grazie alla rivisitazione del Piano di Assetto Idrogeologico, riprendere qualunque Programmazione urbanistica ed edilizia.”, e dunque: “Se […] ora è possibile avviare qualsiasi programmazione, rigenerazione compresa, perché non lo si fa? Perché non lo si è fatto prima di partecipare al bando in questione?”;

3) per via di tanta inettudine, purtroppo oggi possiamo solo porci delle domande: “Perché l’Assessore Amatulli, delegato all’Urbanistica, non è intervenuto con una proposta? Ha per caso predisposto un atto amministrativo che vada in questa direzione? ha per caso dato avvio (dal 2013, ripeto, è possibile) alla redazione del Piano Urbanistico Generale?”;

4) inoltre, atteso che “qualcosa l’Amministrazione poteva farla per ottenere comunque il finanziamento richiesto”, perché “Nessuno ha pensato di incontrare l’assessore regionale all’urbanistica per ottenere una deroga rispetto alla mancanza della Programmazione integrata di rigenerazione urbana, causa l’impossibilità di approvarla per la vincolistica esistente sul territorio? Perché non è stata richiesta alla Regione una strada privilegiata per l’impegno profuso dal nostro Comune nella difesa del suolo, ma anche per portare a compimento la completa salvaguardia del territorio dagli eventi alluvionali?”

In conclusione, almeno in questa occasione, si deve convenire con Ressa quando chiosa: “E’ francamente pazzesco incolpare altri delle responsabilità che invece sono proprie.”

Purtroppo però a fare difetto a Ressa, in grande spolvero dialettico, ripeto, è ancora una volta la logica. Infatti, riferendosi ai fatti recenti incappa in un grave errore ripetuto per ben due volte:

1) prova a coinvolgere in questa polemica l’opposizione, secondo lui composta da “quattro ignoranti”, ché del quinto in effetti si son persino perse le tracce, poiché: “PIATTA E’ STATA IN QUESTI DUE ANNI L’AZIONE DI UNA SPARUTA ED INEFFICACE OPPOSIZIONE INCAPACE DI SOLLECITARE LA MAGGIORANZA A COMPIERE LE SCELTE GIUSTE PER IL PAESE”. Come a dire che, quando Berlusconi compiva danni stando al governo, un PD davvero responsabile avrebbe dovuto suggerire a Napolitano e alla UE di starsene tranquilli, tanto ci avrebbero pensato loro a consigliarlo in maniera efficace e a mantenerlo comunque in sella;

2) l’opposizione, i soliti “quattro ignoranti”, avrebbe inoltre “SOLO FATTO MANCARE IL NUMERO LEGALE IN CONSIGLIO COMUNALE SULL’APPROVAZIONE DEL PIANO DEGLI INSEDIAMENTI PRODUTTIVI, IL CHE E’ FRANCAMENTE UNA VERGOGNA!”. Torna qui il refrain già fatto ascoltare da Pucci: «Il PIP è un sottaceto e Saclà lo produce.»

3) per non parlare poi del PUG: “La cosa più grave è poi venire a sapere che se l’assessore all’urbanistica Amatulli avesse fin dall’immediato insediamento dell’Amministrazione lavorato per la semplice adozione del Documento Programmatico Preliminare del PUG avrebbe colto due piccioni con una fava.”, atteso che “La definizione degli ambiti territoriali da assoggettare ai programmi integrati di rigenerazione urbana può avvenire anche nell’ambito del documento programmatico preliminare del piano urbanistico generale previsto dalla Legge Regionale 20 del 2001” (Legge Regionale n. 21, 2008), “Il nostro Comune avrebbe oggi in realtà, se si fosse lavorato con coscienza e conoscenza, non solo il finanziamento richiesto, ma anche il documento base per la ormai non più ritardabile adozione e approvazione del PUG.” Dunque, prosegue Ressa, “ai consiglieri di opposizione che mi hanno tirato in ballo rispondo che dimostrano, nonostante le sonore sconfitte subite, di non aver ancora imparato che la politica e l’amministrazione richiedono impegno continuo e studio”. Ritorna qui lo strano paradosso spiegato al punto 1): se un governo non è in grado di governare in maniera adeguata, la colpa è dell’opposizione. Di converso, visto che Ressa ha sempre sostenuto di saper governare, non mi spiego allora perché non abbia ancora riconosciuto il giusto merito che dovrebbe competere alle opposizioni dei suoi tempi.

A dire il vero, l’errore di logica commesso da Ressa non costituisce una sorpresa. Ché non si tratta mica del primo da lui compiuto! A sorprendere invece è la tranquillità con la quale, senza neppure nominarli una sola volta, tratta da perfetti idioti i consiglieri del suo stesso partito. Che, non dimentichiamolo, compongono la più nutrita delle pattuglie presenti in maggioranza: ben sei di numero, se non ricordo male; senza contare gli assessori presenti in Giunta, dei quali uno è anche vice-sindaco.

In pratica, stando a quanto dice Ressa, la Palagiano di oggi sarebbe nelle mani di una Giunta incapace di governare e di un’opposizione non in grado di rimediare. E il PD? Non pervenuto. Viene il sospetto che sia rimasto chiuso e dimenticato da tutti nei locali del vecchio circolo, quello che sarebbe prossimo a trasformarsi in una sala scommesse. Trasformarsi per modo di dire, atteso che lì una scommessa si è già tenuta ed è stata persa malamente.

Mimmo Forleo