Bimbo rapito: c’? una pista. Indaga l’Antimafia

5 Marzo 2006 Off Di Life

PARMA – La competenza delle indagini per il rapimento del piccolo Tommaso Onofri passa all?Antimafia di Bologna. Lo ha detto oggi il procuratore di Parma Gerardo Laguardia, una decisione che sembra dare l?idea che ci sia una pista ben precisa da seguire per risolvere il caso. Attualmente, ? in corso un vertice tra polizia e carabinieri di Parma e l?Antimafia di Bologna in Questura: questa sera, inoltre, gli uomini del Ris dovrebbe fornire gli esiti delle loro analisi compiute nella casa di Casalbaroncolo dove Tommaso ? stato rapito.
A quanto emerge, la notte del rapimento, solo uno dei due banditi avrebbe parlato. Il padre avrebbe detto che l?uomo aveva un accento meridionale. Ma sarebbe stato addirittura pi? preciso: quell?accento avrebbe tradito un?origine calabrese.
Oggi, i genitori di Tommaso sono stati nuovamente sentiti in Questura e hanno cercato di portare nuovi particolari utili alle indagini.
Gli inquirenti hanno anche fatto alcune verifiche sul lavoro del padre, direttore delle Poste di via Montebello a Parma.
Il pm Pietro Errede, che continuer? ad affiancare l?Antimafia nelle indagini del caso, ? tornato insieme al padre del bimbo nella casa di Casalbaroncolo: gli inquirenti avrebbero prestato particolarmente attenzione alla presa elettrica da cui sarebbe scaturito il black-out che ha poi dato il via all?irruzione dei banditi. La situazione ? ancora in movimento ma l?ottimismo di prima mattina ? ormai del tutto scemato. Paolo Onofri, il padre del bambino ha detto ai microfoni dei giornalisti: ?Ridatemi mio figlio, prima che venga a riprenderlo io?.