Contro le larghe intese, uniti per l’alternativa!

Contro le larghe intese, uniti per l’alternativa!

1 Ottobre 2014 1 Di Life

 

L’elezione di Martino Tamburrano (Forza Italia) alla presidenza della Provincia di Taranto è avvenuta col sostegno determinante del Partito Democratico jonico. Questo, sfidando la stessa direzione regionale e i sindaci di centrosinistra del territorio, ha optato chiaramente per le “larghe intese”, come indicato dal suo massimo esponente, l’on. Michele Pelillo. Di fatto, la tanto decantata “riforma delle province” si rivela come un espediente per consolidare anche a livello locale l’inciucio fra PD e Forza Italia, a scapito di tutti i cittadini, privati del fondamentale diritto al voto.

Appare chiaro, al contempo, che il centrosinistra jonico ormai non esiste più. Il PD ha spaccato la coalizione, preferendo convergere su Tamburrano piuttosto che sostenere la candidatura (avanzata dalle altre forze di centrosinistra) del sindaco di Laterza, Gianfranco Lopane.

Ora alle forze politiche, ai movimenti, alle associazioni, ai liberi cittadini che non intendono rassegnarsi a un sistema di potere chiuso, autoreferenziale e autoritario, non resta che constatare il decesso del centrosinistra e la degenerazione del PD, e iniziare a costruire l’alternativa.

A partire dalle prossime elezioni regionali, e guardando in prospettiva alle comunali che si terranno nel capoluogo jonico fra poco più di due anni, è necessario unire gli sforzi di chiunque si riconosca nei valori della democrazia, della giustizia sociale e della salvaguardia dell’ecosistema. E’ necessario il massimo di unità per contrastare un blocco di potere che tiene insieme affaristi della politica e speculatori, e prospetta per il nostro territorio un futuro di miseria e degrado sociale e ambientale.

Nel rispetto delle differenze di tutti è indispensabile ergere un argine compatto contro questa deriva, provando a elaborare insieme un nuovo modello di sviluppo per la provincia di Taranto, finalmente libero dai ricatti della grande industria e dalla miopia interessata dei gruppi dirigenti locali. Un modello di sviluppo in grado di garantire un futuro dignitoso ai tanti (troppi) giovani oggi disoccupati e costretti a emigrare e al nostro territorio, devastato dalla logica del profitto.

Il momento per costruire l’alternativa è ora, con coraggio e senza esitazione.

PRC Taranto