Donato Piccoli: ” Mi fermo…per riflettere”

Donato Piccoli: ” Mi fermo…per riflettere”

12 Marzo 2012 1 Di Life

Caro Mimmo,
ti ringrazio delle belle parole riservatemi anche se, onestamente, credo di non meritare tanto.

Non so quanto sia riuscito a lasciare al mio Paese, probabilmente nulla, nel corso di questi anni di esperienza politica attiva, così come porto in me il rammarico di non essere stato in grado di avvicinare alla Politica, ed alla formazione di cui facevo parte, un gruppo di giovani assetati di cambiamento e desiderosi di dare il proprio contributo.

Sono convinto di aver commesso mille errori, primo tra tutti quello di non aver dato subito seguito, con azioni concrete, alla percezione che avevo di quanto stava accadendo nel PD.
I fatti di questi giorni, con un Partito che a livello nazionale stenta a decollare e che a livello Provinciale e locale può dirsi inesistente, dimostrano che non è sufficiente un simbolo nuovo ed un nuovo nome per far nascere un Partito “nuovo”!

Altro errore, perché ormai tale lo considero, è stato quello di aver pensato che sostenere una candidatura forte, a livello Provinciale e Regionale, servisse per ridare equilibrio ad un Partito fortemente schiacciato sulle posizioni di un suo solo esponente.

Mi sono sbagliato ed oggi ho piena consapevolezza dell’errore commesso.

Ed in politica, come nella vita, di fronte gli errori non si può fuggire.
Bisogna fermarsi, riflettere, capire dove si è sbagliato per provare, qualora ve ne sia la possibilità, a porvi rimedio.

Come scrissi al tempo delle dimissioni da Assessore, viene il tempo di fare un passo indietro per consentire ad altri di operare.
Oggi è il momento di fermarsi per capire, perché la Comunità, di fronte le difficili sfide che è chiamata ad affrontare, non può sostenere più il peso di ambizioni meramente personalistiche.

La cosa che più sento di fare è chiedere scusa a tutti quei cittadini cui, in questi anni, non sono riuscito ad essere utile a fronte di problemi ed esigenze.
La cosa, invece, che mi da orgoglio è quella di esser stato capace di non far perdere nemmeno un euro, messi a rischio dalle normative folli emanate dal governo Prodi del 2006-2008, dei rimborsi per le calamità naturali del 2003.

Permettimi, infine, di esprimere l’orgoglio di aver condiviso con Donatello Borracci 5 splendidi anni gomito a gomito al Liceo.
Con la sua “rinuncia” ha dato una lezione di umiltà e capacità politica di cui tutti, per poter essere politici e non politicanti, dovrebbero far tesoro.

Un saluto
Donato Piccoli