LA MONTAGNA DI PALAGIANO

28 Luglio 2010 0 Di Life

Parli della montagna, in Italia, e subito il pensiero và a Palagiano. Anche oggi, infatti, per l’ennesima volta Gian Antonio Stella pubblica in prima pagina, sul Corriere della Sera, un articolo che infanga il buon nome del nostro paese, ricordando la nostra scellerata appartenenza alla comunità montana delle Murge tarantine.
Ora, questo signor Stella dovrebbe finirla di sbertucciarci ogni qualvolta gli si presenta l’occasione. Perciò avanzo una serie di proposte al sindaco di Palagiano.

1) Organizziamo un commando cittadino per rapire il suddetto giornalista, per poi ficcarlo di testa nel calderone della tagghiarin’ asch’quant in occasione della Madonna della Stella.

2) Sostituiamo all’ingresso del paese i cartelloni su cui c’è scritto “Palagiano la città del Clementine”, con altri con su scritto: “Palagiano la città della comunità montana a 39 metri sul livello del mare”.
Finiamola di associare il nostro amato paese agli zappatori; liberiamoci di questo triste rimasuglio del passato e proviamo a giocare le nostre carte in chiave turistica, approfittando della fama acquisita in questi anni. Potremmo, credo con successo, offrire gite in montagna a chi detesta la fatica della salita e i dolori della discesa.

3) Costruiamo una bella montagna in miniatura giusto al centro della piazza, con un cucuzzolo alto 40 metri. Così gli ciuliamo pure la battuta, al signor Stella!

4) Il giorno di San Rocco, presentiamoci in piazza tutti col maglione di lana, forniti di scarponi da trekking ed alpenstock, ed entriamo nel guinness dei primati come gli alpinisti che resistono più a lungo imbacuccati di tutto punto sotto alla furia più cocente del sole, ché se la quota è bassa, la temperatura è alta!

Guglielmo Lo Sciacallo