messaggio del Presidente dell?Associazione Combattenti e Reduci

27 Aprile 2005 Off Di Life
In serata, poi, c?? stato l?omaggio ai Caduti di tutte le guerre, organizzato, su delega dell?Associazione Combattenti e Reduci, dall?Associazione Nazionale Sottufficiali d?Italia, il cui Presidente ? Franco Montanariello, che indossava una fascia rossa, simbolo dell?onorificenza militare di Cavaliere di Gran Croce  conferitagli. Il corteo, partito dal Comune, si ? recato presso la sede dell?Associazione Combattenti e Reduci, e dopo aver preso la Bandiera, si ? portato nella chiesa dell?Annunziata per assistere alla celebrazione della Messa. Oltre alle autorit? civili e militari, erano presenti la CRI militare, la Federazione Italiana Combattenti Alleati, rappresentanti i combattenti internazionali, l?ANMI, rappresentanti della Polizia Penitenziaria, e bambini del Circolo Didattico Giovanni XXIII. Un pubblico particolarmente numeroso e attento ha seguito l?intera manifestazione, che si ? conclusa presso il Monumento ai Caduti di tutte le guerre, con la deposizione di una corona di alloro. ?Il 25 aprile ? un evento che non va dimenticato, ha detto il Presidente dell?Associazione Combattenti e Reduci Gravina, perch? il popolo italiano conquista la democrazia. Gli attori erano i partigiani, la lotta aveva un nome, Resistenza, e questo monumento rappresenta il nostro Sacrario?. Dopo il rappresentante nazionale dell?ANMI Umberto Napoli, ? intervenuto il Sindaco Ressa, che ha letto una lettera ai parenti di un partigiano condannato a morte, aggiungendo che la Patria nasce dal sangue di molti giovani, che abbiamo il dovere di onorare. ?Giovani, ha poi proseguito, attenzione al facile revisionismo storico che vuole che tutti i morti siano uguali, non occorre cadere nella trappola di chi afferma che tutti commisero errori. Noi onoriamo con amore i nostri caduti, e per chi ha sbagliato chiediamo piet? e il perdono di Dio. Oggi ricordiamo la fine di una guerra sanguinosa e distruttiva. La guerra non risolve i conflitti internazionali, li aggrava, e la Politica deve appropriarsi del proprio ruolo. Il modo migliore per onorare i nostri caduti, ha infine concluso, ? farci strumento di pace?.

Giuseppe Favale