NO ALLA VENDITA DI SUOLI DI PROPRIETA’ COMUNALE.

NO ALLA VENDITA DI SUOLI DI PROPRIETA’ COMUNALE.

11 Febbraio 2012 0 Di Life

 

Il Comune di Palagiano mette in (s)vendita “i beni di famiglia”; e già questo potrebbe bastare a dimostrare l’insipienza della gestione amministrativa di questi anni. Quando una “famiglia”, infatti, arriva a vendersi i propri “gioielli”, vuol dire che è all’ultima spiaggia finanziaria! E’ la dimostrazione che il Comune di Palagiano, al di là delle roboanti affermazione dei suoi Amministratori è sull’orlo del dissesto. Potremmo fermarci qui, al giudizio politico severo, se non si trattasse della messa all’asta di due lotti di suolo del Piano di Zona 167 (1584 mq l’uno, 1340 mq l’altro), nel quartiere Bachelet, a ridosso dell’edificio scolastico “G. Rodari”. E questo impone una serie di considerazioni aggiuntive.

1)    Per 10 anni si è evitato scientemente di rivedere e/o riformulare il PUG adottato e mai reso esecutivo, perché questo avrebbe impedito (come per legge!) lo scempio incontrollato e le “mani sulla città”: i risultati, in termini di invivibilità sono sotto gli occhi di tutti. Si è riportato in vita il vecchio Programma di Fabbricazione del 1977 (in maniera illegittima), dimenticandosi di completare l’attuazione all’unico Piano Urbanistico esecutivo regolarmente approvato, il Piano di Zona 167 appunto. Piano per il quale sono decorsi i  termini di efficacia, ma per il quale il Consiglio Comunale non è mai stato chiamato (né dalla maggioranza, né dall’opposizione) ad adottare un nuovo Piano per la parte inattuata, così come previsto dalla legge urbanistica (n° 1150/’42). E questo va fatto entro due anni dalla scadenza del Piano di Zona, anche “nell’interesse improcrastinabile dell’Amministrazione di dotare le aree di infrastrutture e servizi”. E a Palagiano, ancor più dopo l’ulteriore sconsiderata cementificazione di questi anni,  vi è bisogno di reperire ancor più aree libere per il soddisfacimento degli standard urbanistici attuali e del pesante deficit di quelli pregressi (cioè per compensare la carenza di aree da adibire ai servizi pubblici: cultura, istruzione, sport, verde urbano, ecc… come prescrive il D.M. 1444 del 1968), come è scritto negli stessi Atti del Comune di Palagiano!

2)    In particolare, uno almeno di quei due lotti è indispensabile per garantire un efficiente ed efficace servizio scolastico. Il Circolo Didattico “Rodari”, infatti, ha già oggi una carenza di spazi per le esigenze della popolazione scolastica; ma dopo la decisione della Giunta Comunale di istituire anche lì un Istituto Comprensivo (cioè scuola dell’Infanzia, scuola Primaria e scuola Media), diventa obbligato ed urgente realizzare su quel lotto un nuovo padiglione di almeno 9 aule più laboratori e biblioteca (che, tra l’altro, potrebbe anche essere messa a disposizione del Quartiere). Solo così, infatti, ha senso un Istituto Comprensivo dal punto di vista dell’efficacia dell’offerta formativa complessiva e dell’ottimizzazione di servizi ed infrastrutture.

3)    Con la già grave penuria di verde ed infrastrutture pubbliche, ma perché demolire la “Casa della Cultura” (peraltro ristrutturata con impiego di risorse finanziarie non molti anni fa), compromettendo ulteriormente quell’unico polmone di verde residuato nel centro abitato, per ricostruirvi un “Centro Sociale Polifunzionale per minori, anziani e disabili gravi”, finanziato dalla Regione Puglia con Fondi Strutturali Europei nell’ambito della programmazione del piano di zona TA2 Palagiano-Massafra-Mottola-Statte (al servizio, cioè di questo comprensorio)? Non sarebbe meglio realizzarlo (con gli stessi soldi della Regione)  sull’altro lotto di proprietà comunale messo all’asta, arricchendo il quartiere Bachelet, ma soprattutto in una zona certamente pi agevolmente raggiungibile e dotata di parcheggi per mezzi speciali ed ordinari?

4)    Con queste necessità di programmazione del risanamento del paese, di ripensamento dell’organizzazione sociale ed ambientale con uno sguardo lungo sul futuro, è moralmente e politicamente corretto per una Amministrazione che, comunque, dal 7 maggio non sarà più in carica ed un Consiglio Comunale cha tra poco più di un mese non potrà più riunirsi, ipotecare scelte fondamentali per la nostra Comunità? Noi pensiamo di no! Ed è per questo che chiediamo con forza al Sindaco, alla Giunta Comunale ed a tutte le Forze Politiche presenti in Consiglio Comunale di bloccare il Bando per la messa all’asta dei due lotti di suolo e lasciare (come è giusto che sia) la decisione sulla loro destinazione alla valutazione dei cittadini (per questo si fa una campagna elettorale, non per scegliere personaggi in cerca d’autori!) e poi al Consiglio Comunale legittimamente eletto che avrà la responsabilità di governare per i prossimi 5 anni quando, obbligatoriamente, si dovrà disciplinare nel rispetto della legge, l’assetto urbanistico e la dotazione dei servizi di questo paese.

 

  p.  Il Circolo PRC di Palagiano

Tito Anzolin