PALAGIANO.NET, SE SCRIVE ANCHE NARA BOCCHI…

31 Ottobre 2012 3 Di Life

Si è detto molte volte che palagiano.net è uno strumento assai utile poiché permette la diffusione di notizie locali, diventa il punto di riferimento per sapere cosa combina l’amministrazione; addirittura, possiamo spingerci a definire il sito una sorta di piazza virtuale dove scambiare punti di vista, commenti, opinioni. Eppure, rimane il problema dell’attendibilità delle fonti (quando si parla di informazione, inevitabilmente si deve tenere conto di questo concetto che dovrebbe essere ovvio e basilare). Per non parlare della responsabilità delle cose dette e della necessità di capire “perché” vengono dette.

In altri termini, quando pensiamo alla comunicazione, dobbiamo tenere presente che dall’identità del mittente di un messaggio dipende molto spesso l’attendibilità del messaggio stesso.

Con l’anonimato, ovviamente, tutte queste caratteristiche (necessarie per un sano processo di comunicazione e di informazione) vengono meno, ed allora quella piazza virtuale, che era nata con la prospettiva di essere uno strumento utilissimo per lo sviluppo della comunità, viene a perdere la sua credibilità. La sovrabbondanza di commenti scritti con nick anonimi rende arduo, ad un lettore non attratto dalla calunnia, dalla diffamazione e dalla polemica pretestuosa, il compito di orientarsi tra notizie di rilievo ed insulti gratuiti. Quel lettore, addentrandosi in questa selva di commenti, perderà un po’ di tempo oggi, un po’ di tempo domani, ma alla fine si disaffezionerà e smetterà di passare anche distrattamente da queste pagine web. Che senso ha, infatti, leggere un dibattito artificioso in cui forse non più di sette persone con cinque nick diversi stanno creando una discussione voluminosa, dalla quale, però, alla fine si ricava ben poco?

Pensavo a queste cose dopo che mi è capitato sotto gli occhi un commento diffamatorio scritto da Nara Bocchi. Non bisogna aver studiato semiotica all’università per capire che, se avessimo i connotati anagrafici precisi della signora BOCCHI NARA, ancor prima di leggere il suo commento sapremmo che stiamo per andare incontro ad un’insulsa e banale provocazione.

Allora, mi chiedo, caro Mario: non è forse arrivato il momento di ripensare seriamente alla facoltà di conservare l’anonimato per partecipare alla discussione pubblica su palagiano.net? Non corriamo, forse, il rischio di andare dietro al volume “fittizio” di multipli pseudonimi che rispondono a pochissime mani, perdendo poi la gran parte di lettori “reali”?

Capisco che forse sono io una mosca bianca: mentre io mi disaffeziono di fronte a questo spettacolo indegno, la maggioranza dei lettori, invece, si entusiasma e si interessa a questo tipo di comunicazione. In tal caso, va bene così: palagiano.net continui pure ad andare avanti su questa strada… Magari avrà perso pochi lettori come me, ma continuerà ad avere lunga vita.

Giuseppe Piccoli