Esenzione IMU: per la casa in comodato ai parenti anche quest’anno occorre l’ISEE

Esenzione IMU: per la casa in comodato ai parenti anche quest’anno occorre l’ISEE

26 Agosto 2015 0 Di Life

di Francesco Carucci

 

Attualmente il nostro Comune assimila all’abitazione principale, il fabbricato concesso in comodato gratuito da genitori a figli e viceversa limitatamente ad un’unica unità immobiliare abitativa e a condizione che il parente comodatario che vi abita (e non il proprietario o comodante) appartenga ad un nucleo familiare il cui indicatore ISEE non superi € 15.000,00 annui.
Ciò grazie ad un emendamento che presentavo lo scorso anno.
Invero, la Legge di Stabilità 2014, che dà facoltà ai comuni di procedere alla detta assimilazione, prevede che l’agevolazione operi o alla condizione di cui sopra oppure limitatamente alla quota di rendita risultante in catasto non eccedente il valore di € 500,00.
Dal 1° gennaio 2015 i parametri per il calcolo dell’ISEE sono variati “in peius” per le famiglie. Se da un lato, con i nuovi parametri, molti contribuenti palagianesi avrebbero perso il beneficio, dall’altro occorre tener presente che richiedere l’attestazione comporta, per i contribuenti, il reperimento di una moltitudine di dati.
La norma regolamentare, come strutturata attualmente e in un’ottica totalmente opposta a quella della semplificazione, impone al soggetto passivo di presentare ogni anno la domanda di applicazione del beneficio allegando l’ISEE del familiare a cui ha concesso in comodato l’abitazione.
In considerazione di ciò, con una nota del 5 giugno scorso, per i motivi suddetti, ho invitato il Sindaco, la nuova Giunta e il Consiglio Comunale tutto, a voler modificare in tal senso il Regolamento per la disciplina dell’Imposta Unica Comunale e subordinando dunque la fruizione del beneficio alla quota di rendita risultante in catasto non eccedente il valore di € 500,00.
Come è accaduto in passato – per esempio quando qualche mese fa suggerii al Sindaco e agli Uffici preposti di partecipare al bando regionale per bonificare le aree pubbliche cosparse di rifiuti – anche questa volta chi ci governa ha deciso di ignorarmi totalmente.
Senonché è accaduto che l’ordine del giorno del Consiglio Comunale del 25 agosto 2015 prevedesse, tra i vari, punti, la discussione della deliberazione delle aliquote IMU.
Non avendo ricevuto alcuna risposta alla nota del 5 giugno, durante la seduta di Consiglio ho presentato l’emendamento per far sì che, già da quest’anno, ci si attenesse al parametro catastale per poter concedere il beneficio alla detta categoria di fabbricati semplificando la vita ai contribuenti.
A differenza dello scorso anno, tuttavia, il mio emendamento ha ricevuto il voto contrario dall’Amministrazione Tarasco in quanto, durante la seduta di consiglio, non ha potuto valutare quanto la mia proposta potesse incidere sul bilancio 2015 e poiché, a detta di qualcuno, non si sarebbe trattato di una cosa urgente.
Mi scuso se per me e i miei colleghi di opposizione è sempre qualcosa di urgente se si tratta delle tasche dei cittadini. Ma evidentemente le priorità di questa compagine amministrativa di maggioranza sono altre.
Di tale argomento, in realtà, si era discusso in Commissione Affari Economico-Finanziari già l’ormai lontano 10 giugno scorso, ma si è fatto cadere tutto nel dimenticatoio.
Lecito appare farsi incuriosire dal fatto che Tarasco e i suoi avrebbero dovuto fare le valutazioni proprio durante il consiglio comunale del 25 agosto avendo avuto quasi tre mesi per valutare la mia proposta iniziale.
E tra l’altro questi sono stati i mesi in cui sono stati predisposti il bilancio di previsione 2015 e le bozze delle delibere che stabiliscono la misura dei tributi locali.
Bilancio al quale ancora una volta il Collegio dei Revisori dei Conti (e sicuramente nell’immediato futuro anche la Corte dei Conti) ha mosso una serie di osservazioni, ma che la maggioranza ha approvato all’unanimità dei presenti!
E’ utile rammentare che a fine luglio la Corte dei Conti si è espressa molto pesantemente sul rendiconto finanziario 2013 prescrivendo che “l’Ente limiti, in via cautelare, gli impegni alle sole spese obbligatorie per legge finché non siano forniti i dati richiesti, atteso che l’assoluta mancanza di contraddittorio e di riscontro alle richieste di questa Sezione, hanno impedito di acquisire un quadro chiaro ed esaustivo in ordine alla reale situazione finanziaria”.
D’altra parte non c’è più da meravigliarsi se quest’Amministrazione, sin dal suo insediamento, va avanti soltanto per inerzia.
A chi legge ogni considerazione.