L’assessore Rizzi in Abruzzo, le sensazioni….

3 Maggio 2009 0 Di Life

Da quando ho deciso di aggregarmi al gruppo volontari COVER della Protezione Civile di Palagiano, non vi nascondo che ho percepito un senso di inutilità circa la mia presenza in mezzo a loro.

Cosa può fare un assessore, sia pur con la delega alla protezione civile, in un contesto in cui occorre tanta esperienza e una grande forza di adattamento.

Ho cercato di pensare a questa esperienza come un gesto tangibile della vicinanza della gente di Palagiano alla gente abruzzese. Non sapevo dove il C.O.M. 7 (ovvero il centro operativo misto gestito dal servizio regionale della protezione civile della Regione Puglia con sede in Sulmona) avesse deciso di smistare il gruppo.

Arrivati sul posto ecco la destinazione: Castel di Ieri in provincia dell’Aquila.

Un paese a me sconosciuto, non citato nelle martellanti cronache dei telegiornali nazionali, forse nemmeno indicato sulle carte geografiche.
Nonostante ciò non ci siamo sentiti sconfortati, anzi il nostro entusiasmo ha ripreso vigore quando abbiamo saputo delle pressioni che la gente del posto facevano pervenire al COM affinchè raggiungessimo al più presto tale località.

Giunti nel campo dei sfollati di Castel di Ieri, abbiamo trovato tutte le risposte ai nostri dubbi.

Castel di Ieri è un paesino arrocato sulla montagna con un caratteristico centro storico.

Esso conta circa 700 abitanti ed è amministrato da una esile ma energica Sindaco, l’Avv. Cinzia Carlone.

Un paese che, sia pur miracolato dalla sorte, qui non ci sono state vittime, ha subito enormi danni alle strutture pubbliche e private. In particolare il centro storico è stato completamente evacuato e reso inagibile per via di possibili crolli. La settecentesca torre del campanile della locale chiesa che contiene le reliquie di San Donato, un martire dei primi discepoli romani sconosciuto di nome e che per essere stato donato a questo paese ha assunto il nome appunto di San Donato, è interamente lesionata; lo stesso comune è inagibile.

La gente, anche chi non ha subito particolari problemi di staticità per i propri immobili, non se la sente di rientrare nelle proprie case tant’è la paura di essere vittime di eventuali crolli.

Un paese quindi non elevato alle cronache giornalistiche, ma con le ferite tutte ancora aperte e che conosce l’umiltà tipica della gente di montagna.

Quante volte il mio sguardo si sofferma, quasi a voler fermare il tempo, sugli sguardi intensi e persi nel vuoto degli anziani presenti nel campo. Noto in loro un profondo sconforto, la pena della rassegnazione.

Poi ci sono loro: i bambini pieni di vitalità e di gioia. Per loro questa convivenza forzata con i propri coetanei è una festa continua. Nel campo è un pullulare di giochi, di socialità e di momenti in comune per fare i compiti scolastici.

Quando poi si è sparsa la notizia, complice il buon Giuseppe Bongermino, che noi del Comune di Palagiano avevamo portato delle casacche sportive e dei palloni da calcio, è iniziata una frenetica attesa culminata nella cerimonia ufficiale della consegna avvenuta il primo maggio.

L’iniziativa ha contagiato tutti, il Sindaco Avv. Cinzia Carlone in testa ,che ha deciso di partecipare ad una partitella di calcio con tutti i bambini del campo.

E’ stato davvero un momento di spensieratezza e di grande socialità dove grandi e piccoli per un attimo, forse solo un piccolissimo attimo, hanno lasciato in angolo della loro mente tutti i loro problemi. Palagiano, ha colpito ancora, siamo davvero nei loro cuori e la cosa mi rende davvero fiero, il Sindaco ha deciso di rendere pubblicamente grazie a tutti noi in una manifestazione che terrà nel proprio comune nel mese di agosto.

Ecco, quindi, le nuove generazioni, saranno loro che erediteranno da noi adulti ciò che saremo capaci di lasciare nei termini di città migliori e più sicure.

Ma soprattutto saranno loro a dare quel senso alla vita che gli anziani sembrano aver decisamente perduto.

Da questa esperienza diversa ma sotto certi aspetti identica a quella personalmente vissuta durante l’alluvione dell’8 settembre 2003, raccolgo un arricchimento professionale circa le attività di gestione di un evento di tale gravità, ma soprattutto raccolgo un arricchimento umano che difficilmente dimenticherò.

Geom. Pasquale Rizzi – Assessore alla Protezione Civile -Palagiano.