Un Paese che non sa fare i conti

Un Paese che non sa fare i conti

9 Settembre 2014 6 Di Life

di Francesco Carucci.

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Probabilmente a seguito dell’interrogazione che presentavo al Sindaco lo scorso 21 agosto, circa l’applicazione della TASI sui fabbricati ricadenti nel nostro comune, veniva convocata la seduta di Consiglio Comunale per l’8 settembre.

Nell’interrogazione specificavo il carattere di urgenza della richiesta dato che il termine ultimo entro il quale deliberare le aliquote è il 10 settembre 2014.

Sottoscrivevo l’interrogazione così formulata a mio nome e a nome dei colleghi del gruppo consiliare “PDL – Per il bene di Palagiano” Francesco Serra, Aldo Marangione e Francesco Mancini. Anzi ho il dovere di ringraziare i detti colleghi, oltre che per l’attenzione rivolta quotidianamente al bene comune, poiché mi affiancano costantemente nello studio di queste tematiche che, come molti sanno, costituiscono oggetto della professione che svolgo.

Si arrivava così alla detta seduta di consiglio che tra i vari punti all’ordine del giorno, prevedeva l’approvazione del Regolamento IUC e la deliberazione delle aliquote TASI sui fabbricati, delle aliquote IMU e dell’acconto TARI per il 2014.

Difficile discutere di tali questioni quando non si ha la benché minima conoscenza del bilancio di previsione.

Già, perché sebbene la vita di un Comune (e di conseguenza dei cittadini) ruoti intorno al bilancio dell’ente, l’ulteriore peccato di cui si è macchiata l’amministrazione Tarasco è l’assenza del Responsabile del Settore Economico-Finaziario che si occupi di tali tematiche.

Altrettanto difficile per chi ha un po’ di competenza in materia, discutere in consiglio comunale di simili argomenti se non vi è, dall’altra parte, un interlocutore valido pronto a rispondere a qualsiasi eventuale richiesta di chiarimenti o a esprimere pareri contabili in ordine ad eventuali emendamenti!

Relativamente al primo punto citato occorre premettere che la IUC, Imposta Unica Comunale, è costituita da tre componenti: la vecchia IMU, la TASI che è la tassa sui servizi indivisibili e la TARI che sostituisce la TARES e che è dovuta per il servizio di raccolta dei rifiuti.

Il Regolamento che la compagine amministrativa di maggioranza sottoponeva a votazione all’assise consiliare era sicuramente stato predisposto in maniera frettolosissima esclusivamente al fine di rispettare la scadenza del 10 settembre presentando alcune inesattezze della cui correzione ancora una volta si è fatto promotore il gruppo consiliare di opposizione al quale mi onoro di appartenere.

Innanzitutto, parlando di IMU, il regolamento ha finalmente assimilato alla prima casa la fattispecie delle case di abitazione e relative pertinenze concesse in comodato gratuito a genitori e figli che, dunque, vengono definitivamente esentate dal tributo.

Nel rammentare che, già dall’ottobre 2013, fu il detto gruppo consiliare a farsi proponente di tale importante provvedimento e a permettere il raggiungimento del risultato, occorre far presente che l’amministrazione targata Tarasco si continua a distinguere per incompetenza!

Infatti, nella bozza di regolamento presentata, la fruizione del beneficio era ancorata ad una vecchia delibera il cui contenuto è stato del tutto superato e completamente stravolto con la legge di Stabilità 2014. Ma nessuno ne sapeva niente!

Ancora una volta, a nome del gruppo, ero io a presentare l’emendamento mirato a correggere l’errore. In tal modo è stato sancito, come vuole la legge, che possono essere esentate dal pagamento del tributo le case di abitazione e relative pertinenze concesse in comodato gratuito a genitori o figli – nel limite di una unità immobiliare – a condizione che il comodatario, ossia il soggetto che vi abita e non il proprietario, appartenga ad un nucleo familiare il cui valore ISEE non ecceda i 15.000,00 euro.

In materia TARI, invece, formulavo altro importante emendamento circa le modalità di deliberazione annua della tariffa. Analogamente a quanto proposi nel 2012 in sede di modifica del Regolamento dell’allora vigente TIA, chiedevo di inserire l’obbligo in capo all’organo consiliare di motivare la scelta annua della tariffa per le utenze non domestiche. Tale richiesta non veniva formulata per capriccio, ma sulla scorta di quanto ha stabilito il Consiglio di Stato con una sentenza del 2012 a noi nota.

Entrambi gli emendamenti ricevevano voto favorevole unanime dall’assise. Tuttavia nella gestione della seduta le nostre richieste provocavano qualche disagio in quanto ci sono state un paio di sospensioni per analizzare le proposte. Ciò non sarebbe accaduto se i punti all’ordine del giorno fossero preliminarmente passati, come da prassi consolidata negli anni, per l’esame della commissione affari economico-finanziari. Ma ormai quest’amministrazione non riesce a garantire il regolare funzionamento della macchina amministrativa!

Relativamente alla TASI va detto che la maggioranza Tarasco, probabilmente per l’assenza di chi si occupi di conti, ha deciso di tassare unicamente la prima casa con l’aliquota massima consentita dalla legge dello 0,25% esentando tutti gli altri fabbricati. Ovviamente dai banchi dell’opposizione il voto è stato contrario, ma insufficiente per scongiurare il fenomeno.

Ironia della sorte proprio in data 8 settembre, mentre la maggioranza deliberava la detta aliquota massima, il quotidiano economico “Il Sole 24 ore” riportava in prima pagina la notizia che l’aliquota nazionale media TASI applicata dai comuni alla prima casa è dello 0,194%.

Bene, Palagiano riesce a mantenere il primato sulla vessazione dei cittadini collocandosi nettamente al di sopra della media nazionale!

Rispetto alla TARES dello scorso anno, previsti aumenti anche per la TARI.

Ci si chiede se è questo lo slancio che la nuova squadra di governo cittadino, appena insediatasi, avrebbe dovuto dare all’azione amministrativa del fallimentare progetto Tarasco!