Rodolfo Valentino quasi un autobiografia 3

Rodolfo Valentino quasi un autobiografia 3

5 Maggio 2018 0 Di Life

Castellaneta giovedì 10 maggio 2018

Castellaneta – In occasione del 123° anniversario della nascita di Rodolfo Valentino, mito del cinema nato a Castellaneta il 6 maggio 1985, giovedì 10 maggio 2018 alle ore 19, 30 presso il MUV Museo Rodolfo Valentino  di Castellaneta, si terrà la presentazione  dell’ultimo libro della trilogia “Rodolfo Valentino quasi un autobiografia 3”, gli ultimi anni di Rudy e la nascita di un mito 1923-1926 a cura di Antonio Ludovico; interverranno Paolo Orlandelli (attore regista), Antonio Ludovico (autore), Anna Rita Dettorre (assessore alla Cultura Comune di Castellaneta) e Giovanni Gugliotti (sindaco di Castellaneta ).

Con questo libro Antonio Ludovico, presidente della Fondazione Rodolfo Valentino di Castellaneta,  ha completato la trilogia di testi sul divo del cinema muto nato a Castellaneta e morto a New York il 23 agosto 1926.

Partendo sempre dalle testimonianze autobiografiche di Rodolfo Valentino, alcune di queste pubblicate per la prima volta in Italia, Antonio Ludovico e la Fondazione Rodolfo Valentino hanno voluto far conoscere Rodolfo Valentino ridandogli la parola non confondendola con ricostruzioni artificiose e inventate che hanno privilegiato gli elementi scandalistici e da gossip della vita di Rudy e difendendo in questo modo la memoria di Rodolfo Valentino direttamente con le sue parole.

Con i suoi tre volumi Antonio Ludovico, con la collaborazione della Fondazione Rodolfo Valentino, ha cosi realizzato in maniera sistematica, regolare e approfondita una “quasi autobiografia” di Rodolfo Valentino la quale, corredata di documenti e immagini d’epoca, è riuscita a restituire in modo immediato e interessante i vari aspetti della vita di Rodolfo Valentino.

Nell’occasione sarà presentato ufficialmente il progetto di resyling del MUV Museo Rodolfo Valentino che darà nuova vita allo stesso museo; il progetto è curato dall’architetto Francesco Di Dio e dallo scenografo prof. Nicola Curri.