Emanuele Catucci: fotografo o narratore??

14 Ottobre 2004 Off Di Life

1. Ti ringraziamo innanzitutto per il lavoro che gentilmente hai messo a disposizione dell?intera community. Vuoi presentarti al nostri lettori? 

In primis ringrazio voi per avermi dato la possibilit? di esprimere le mie sensazioni in riferimento alla sciagura dell?8 di Settembre e approfitto dell? occasione per salutare tutta la comunity di Palagiano.net . Sono un uomo di 37 anni, mi ritengo un Palagianese verace, visto le quattro generazioni di palagianesi dalle quali discendo. Mi sono arruolato nella Marina militare nel 1984 ed attualmente rivesto il grado di Maresciallo Capo. Mi piace utilizzare il mio tempo libero per attivit? sociali. Sono vice presidente dell? associazione C.O.V.E.R di protezione civile, che saluto calorosamente e con la quale ho partecipato alle operazioni durante il terremoto nel MOLISE,  e faccio l?educatore nell?oratorio San Domenico SAVIO della parrocchia SS. Annunziata.

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2. Ci vuoi raccontare come hai vissuto quel triste giorno?

Quel mattino dell?8 di settembre come di consueto, mi ero alzato per recarmi al comando di appartenenza. Premesso che in 20 anni di servizio non avevo mai mancato all? appuntamento lavorativo, decisi di non andare. Era come se qualcuno mi dicesse di starmene a casa. La pioggia diventava sempre pi? intensa, sinceramente non ricordo di aver mai visto niente di simile. Sulla terrazza avevo dei contenitori molto grandi e la mia preoccupazione era quella che riempiendosi d?acqua potessero recare dei danni al solaio dell?abitazione. Indossai una tuta cerata e andai sulla terrazza per svuotare gli stessi. Sentivo delle grida provenire dal piano terra dove abitano i mie suoceri e mi precipitai per vedere cosa era successo. Arrivato al piano terra vidi che il livello dell?acqua era gi? arrivato a 10 cm. Il portone sussultava per la forza dell? acqua che spingeva dall?esterno. Realizzai subito che di l? a poco si sarebbe accaduto qualcosa di terribile. Con l?aiuto di mio cognato, utilizzammo delle travi di legno per puntellare il portone. Le grida di terrore dei bambini erano cos? toccanti che non riuscivo a ragionare. Nel giro di 8 minuti, il livello dell? acqua era salito fino ad 120 cm e i lavandini compreso il bagno eruttavano acqua a volont?. Oramai non c?era pi? niente da fare e decisi di far salire tutti al primo piano. I bambini avevano smesso di urlare e si erano uniti in preghiera. Pregavano cos? intensamente che era molto toccante vederli. Da una delle due abitazioni adiacenti provenivano grida di aiuto. Erano tre persone che si erano rifugiati sulla terrazza per paura che l?acqua li potesse sommergere. Poverini erano allo scoperto e bisognava fare qualcosa per loro. L? unico modo per trarre in salvo la famiglia era quello di utilizzare delle travi di legno per creare un passaggio dal terrazzo al balcone di mio cognato e cos? feci. Nel frattempo un?altra famiglia era in difficolt? e decidemmo in quattro di raggiungerla utilizzando delle cime per evitare che la piena ci portasse con se. Quando la situazione cominci? ad essere pi? tranquilla e l?acqua lentamente si abbassava di livello, cominciai a scattare fotografie perch? sentivo che sarebbe stato necessario documentare l?accaduto. Come ho scritto precedentemente in un commento sul vostro sito, era come se qualcuno mi spingeva a scattare all?infinito. Molte volte guardiamo in televisione catastrofi simili alla nostra e credo che solo adesso possiamo dire ?capisco?.

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3. Sappiamo che il CD delle tue foto ha ?navigato? per l?intero Paese (ed oltre) in maniera anonima. Ti senti pi? un fotografo o un narratore?

Non sapevo che avesse fatto tanta strada. Sono lusingato di questo ma avrei preferito che fosse stato qualcosa di pi? piacevole da vedere. Non credo di essere ne un fotografo e ne tanto meno un narratore. Ho fatto tutto in modo molto naturale, se poi sembra un lavoro di fotografo o di narratore, allora forse cambier? mestiere.

4. Quanto ha inciso il tuo lavoro con la tua iniziativa?

Come militare, mi insegnano a prendere decisioni in situazioni critiche e credo che  questo mi sia stato d?aiuto nell?affrontare l?alluvione.

5. La tua iniziativa ? stata premiata nella manifestazione di Onorificenza cittadina del 3 luglio scorso?

Si sono stato premiato sia per aver lavorato  come PROTEZIONE CIVILE  che come forza militare. Inoltre nella stessa occasione mi ? stato consegnato un riconoscimento comunale per tutte le campagne di guerra alle quali ho partecipato.

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6. Molte delle tue foto sono ?personali?. Anche in famiglia avete avuto dei danni: avete ricevuto dei contributi? Come avete ?riparato? i danni?

Non abbiamo ricevuto nessun tipo di contributo ancora, ma siamo fiduciosi che questo accadr? presto. Nel frattempo, abbiamo riparato i danni principali, chiedendo aiuto a tutta la famiglia.

7. Quale di tutte le tuo foto ti ? rimasta particolarmente nel cuore? 

Credo che tutte le foto mi abbiano lasciato un segno indelebile nel cuore, ma in particolare, mi colpisce quella che mostra una strada di campagna con un ponte divisa in quattro parti. Guardandola mi rendo conto di quanto sia bella la natura ma allo stesso tempo sia potente tanto che nessuno di noi si deve sentire cos? forte da sfidarla. Mi riferisco a tutti gli scempi architettonici che vengono perpetrati nei suoi confronti.

8. Dopo un anno cosa pensi sia stato fatto di positivo per risanare e prevenire i danni dell?alluvione?

Qualcosa ? stato fatto, molto altro c?? da fare. Capisco che la burocrazia sia un freno per queste cose, ma, a mio modesto parere  bisognerebbe impegnarsi molto di pi?.

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9. Credi si debba fare ancora qualcosa?

Molto deve essere fatto, non basta soltanto riparare i danni subiti, ma bisogna creare tutto ci? che ? necessario per prevenire gli stessi. Con questo mi riferisco al fatto di aggiornare i piani di protezione civile e attrezzare le associazioni di volontariato presenti sul territorio.

10. Hai in programma un altro reportage di tutt?altro tipo?

Di questo tipo, spero di cuore di non farne mai pi? perch? significherebbe vivere nuovamente quei tragici momenti. Adesso il reportage che mi piacerebbe fare ? quello di una palagiano organizzata, preparata, unita, capace di fronteggiare un qualsiasi evento dannoso.

11. Come giudichi la community Palagiano.net?

La conosco da poco ma come si dice: se il buongiorno si vede dal mattino, posso paragonare la comunit? di palagiano.net come a delle splendide giornate.