Il Sindaco dà i numeri!

13 Marzo 2011 0 Di Life

A riprova di quanto ancora il Sindaco non sappia cosa dire quando parla di rifiuti, questa volta prova a propinarci una Relazione “informativa” che, se possibile, rende ancora più evidente la confusione che gli deve regnare in testa.
A prescindere dal nuovo esercizio di discrezionalità con cui si cimenta – riportando ampi stralci di documenti relativi alla Gara da poco conclusa, che ufficialmente sarebbero ancora segreti; dunque non accessibili nemmeno a lui –, a lasciare di stucco è la gran mole di contraddizioni che riesce a inanellare nello spazio di pochi concetti.

Se voleva essere “chiaro” per una volta, possiamo certamente dire che c’è riuscito: ha dimostrato, oltre ogni ragionevole alea di dubbio, di continuare a non raccapezzarsi intorno a un tema che gli è estraneo quanto altri mai.

La cosa davvero strana è che invece di ammettere di non raccapezzarsi ancora, il Sindaco tenta di far credere che sarebbero altri a non avere chiari i termini della questione. Ma è agevolmente – come ama ripetere – dimostrabile che mente sapendo in mentire in taluni casi, e che in tal altri crea ad arte confusione.

Cos’altro dire infatti a proposito di chi cerca di scusare i ritardi accumulati nell’indire una gara – che, come è già stato dimostrato, poteva essere indetta una prima volta già nella passata consigliatura e una miriade di altre volte nella presente – invocando una inesistente, se non per lui, “contraddittorietà della normativa del settore”?

Appare dunque tardivo il riconoscimento della “inefficienza di un servizio ormai obsoleto che non garantiva più la discreta pulizia del centro urbano”. I cittadini l’avevano riconosciuta da tempo quella inefficienza, ma lui cincischiava e continua a cincischiare con inesistenti, lo ripetiamo, “contraddittorietà”.

E cosa dire di chi oggi ripete la storia della mancata contribuzione da parte dell’Isola ecologica alla causa della differenziata, salvo ammettere che per un periodo seppur breve vi aveva contribuito?

Abbiamo già spiegato come l’Isola ecologica avesse suscitato nei cittadini la speranza di consistenti risparmi e come quella speranza è risultata disattesa. Fino a quando i cittadini hanno coltivato la speranza dei risparmi, l’Isola è risultata idonea; quando la speranza è cessata, l’Isola è apparsa inadeguata.

Tutto questo dimostra che l’idea di un servizio che costi il meno possibile non può essere separata dall’offerta di incentivi economici. Solo chi prova a separare le due cose si vede poi costretto ad affrontare ridicole arrampicate sugli specchi.

Infatti, il Sindaco afferma:

Veniamo ora al costo del servizio.

Alcuni hanno sparso voce che il nuovo servizio ha un costo maggiore del precedente.

Mi verrebbe da dire che hanno scoperto l’acqua calda!!!

Infatti se nel 2000 un cittadino ha acquistato un’automobile di una certa cilindrata e marca non può pensare che dopo dieci anni la stessa automobile abbia lo stesso costo. (a parte il fatto che sarebbe fuori produzione).

Così nel caso della gestione del servizio dei rifiuti bisogna considerare che dopo 10 anni i costi sono certamente aumentati … e di molto anche.

Intanto gli facciamo preliminarmente notare che l’acqua calda avrebbe dovuta scoprirla lui; ma non adesso, bensì nell’ottobre del 2010 quando allegramente rilasciava affermazioni, riferendosi al porta-a-porta, come questa:

E’ questo un sistema innovativo introdotto in alcune regioni italiane da molti anni, ma è anche l’unico modo serio per raggiungere adeguati livelli di differenziata oltre che ottenere dei risparmi.

Se siamo ancora in grado di comprendere l’italiano, il termine “risparmi” veniva lì utilizzato per dire che il nuovo servizio sarebbe costato meno rispetto a un altro; ma ci si guardava bene di definire cosa si intendesse per “altro”. Poiché il sindaco Ressa adesso lascia intendere che quando parlava di risparmi non voleva riferirsi al servizio fin qui avutosi, ma a uno futuribile, la domanda che gli facciamo è questa: Da dove ricava la convinzione che un livello di differenziata pari al 60% (ad esempio) la si possa ottenere solo adottando il porta-a-porta?

Se gli dimostrassimo che vi sono numerosi comuni italiani che raggiungono quella soglia, pur continuando ad adottare il sistema di raccolta stradale, che il servizio stradale continua a costare meno rispetto al porta-a-porta e che ai servizi erogati da quei comuni facevamo riferimento, cosa ci risponderebbe?

Gli facciamo inoltre notare che il servizio attuale non viene più retribuito ai prezzi del 2000 (che erano pari alla metà circa di quelli di oggi), ma è stato integrato e indicizzato, secondo i dati forniti dall’Istat, per ben due volte, l’ultima nel 2009. Le integrazioni hanno comportato la prima volta un aumento delle ore lavorative dei contratti part-time e, la seconda, la trasformazione di alcuni contratti part-time in full-time. Quindi, il paragone fatto con l’automobile di dieci anni fa è tra i meno felici che si potevano scegliere; l’automobile di adesso è il frutto di ben due restyling.

Mettendoci in attesa di una improbabile risposta, diamo intanto conto di alcuni veri e propri strafalcioni logici e matematici contenuti nella Relazione. Non prima, però, di aver parlato del Sindaco che s’improvvisa addirittura profeta. Dice il Sindaco:

Vi è poi un Disegno di Legge della Regione Puglia che, se approvato, renderebbe l’ecotassa proporzionale alla percentuale di rifiuto indifferenziato prodotto dal Comune.

Dato che c’era, poteva anche ricordarsi che circola da parecchio una profezia Maya che fissa al 2012 la fine del mondo. Perché – visto che il governo Vendola, dopo l’annuncio del nuovo Piano di chiusure ospedaliere, appare meno credibile anche dei Maya – confidando sulla “buona sorte”, forse avrebbe potuto permettersi di prorogare di un altro anno il vecchio servizio. Infatti dubitiamo che, con la fine del mondo in corso, la pur solerte burocrazia italiana si sarebbe presa la briga di stare a calcolare la sanzione da comminare al Comune di Palagiano.

Ma andiamo a verificare le tante contraddizioni logiche e matematiche di cui dicevamo.

Pur di dare sfoggio del suo sapere matematico, il Sindaco non si ferma alla profezia e avanza imperterrito, calcolatrice alla mano.

S’inventa di sana pianta un risparmio annuo di 350.000 euro nel caso in cui la differenziata si attesti al 50%. Faccia riparare la calcolatrice, Sindaco. O magari la butti e dia una ripassata alla matematica.

Pure un ragazzino delle medie saprebbe dirle che, con una differenziata che parte già dal 10% circa, è impossibile che altri 40 punti di incremento possano abbattere del 50% il costo di conferimento. Se la matematica non è diventata un’opinione, a 40 punti di incremento corrispondono 40 punti di abbattimento. I calcoli se li faccia fare dall’UTC, ché a noi vien da ridere pensando di doverla seguire su questo terreno.

Ma non basta. Il Sindaco afferma anche:

Se consideriamo, tuttavia, che anche il materiale differenziato viene conferito presso discariche (ovviamente con costi inferiori ai RSU indifferenziati) possiamo anche affermare che il 70% circa del risparmio ottenuto copre i costi di smaltimento della differenziata. Resta un 30% di effettivo risparmio a parziale copertura del maggior costo a base d’asta della nuova gara.

Se invece raggiungiamo una percentuale di differenziata del 65% o, addirittura, del 75% il risparmio aumenta significativamente coprendo completamente il maggior costo del servizio porta-a-porta e consente anche di attuare una diminuzione della TIA a beneficio di tutti i cittadini, il tutto senza considerare la concreta possibilità di evitare salatissime multe per infrazioni dalla Regione o dallo Stato.

Secondo stime dell’UTC a fronte di una percentuale di differenziata del 75% il risparmio annuo al netto dei costi di smaltimento della frazione differenziata è di circa 230.000,00 euro ovvero di oltre 2.000.000,00 di euro nei nove anni.

Proviamo a tradurre il complicato italianese del Sindaco.

Nel primo paragrafo vuole dire che lo smaltimento della differenziata costa in discarica il 30% in meno di quanto si paga per la indifferenziata (ma non aveva già provato a sostenere che il risparmio sarebbe pari al 50%?). Se il conferimento di 1 Kg di indifferenziata costa, poniamo, 100, 1 Kg di differenziata costa 70.

Immaginiamo adesso che si realizzi la migliore raccolta differenziata possibile, quella che prevede il raggiungimento del limite del 100%.

Bene. Ipotizziamo che nell’anno precedente vi sia stata differenziata uguale a 0 (zero); il costo di smaltimento sarebbe stato pari a 725.000 euro circa. Se prendiamo per buona l’affermazione fatta dal Sindaco (cioè, che smaltire la differenziata costa il 30% in meno rispetto allo smaltimento della indifferenziata), basta moltiplicare i 725.000 euro spesi per la indifferenziata per 0,7 e si ottiene il costo di smaltimento nel caso si trattasse di differenziata al 100%. Tale cifra è pari a 507.500 euro.

Ora sottraiamo il costo sostenuto per la differenziata al costo sostenuto, l’anno prima, per l’indifferenziata; otterremo il risparmio conseguibile annualmente passando dal 100% di indifferenziata al 100% di differenziata. Tale risparmio è pari a 217.500 euro. Moltiplichiamo adesso questo risparmio annuo per 9 (gli anni di durata del servizio) e otteniamo 1.957.500 euro.

Come fanno a sostenere, Sindaco e UTC, che il risparmio nei 9 anni, già con la differenziata al 75% sarebbe superiore a 2.000.000 di euro? Anche la matematica è divenuta rancorosa nei confronti del Sindaco?

Il meglio, però, non è ancora arrivato. Il Sindaco, pur di raggiungerlo, ricorre a due espedienti retorici che fanno onore alla sua notevole fantasia: l’ingenuo che propone ricette sballate e la vecchietta che prontamente gliele smonta. In fatto di spasso Boccaccio continua a farvi un baffo a voialtri!

Vediamo cosa propone l’ingenuo (che poi sarebbe Mimmo Forleo). In un commento osservò che data la prevista costruzione di una nuova Isola Ecologica nell’abitato, l’ottimo sarebbe stato utilizzarla per consentire il conferimento volontario incentivato. Vai all’Isola, ti viene misurato quel che consegni e in bolletta ti viene scalato proporzionalmente.

La vecchietta del Sindaco obietta: E io?

Tu, cara vecchietta, potresti sempre utilizzare il cassonetto stradale, oppure, visto che ti ritrovi per sindaco uno che non trova pace pensando al tuo disagio, potresti contare sul porta-a-porta limitato alle poche decine di anziani soli che popolano Palagiano.

Purtroppo, cara vecchietta, poiché la fantasia del Sindaco funziona solo quando gli conviene, per quest’anno beccati il consistente aumento in bolletta. Se hai la fortuna di essere in età molto avanzata, però, puoi sempre sperare di non dover pagare tutte le salate bollette dei prossimi otto anni.

Mimmo Forleo
Giacomo Di Pietro

PS. Sindaco, ci faccia sapere una buona volta se chi viene definito “buontempone” corrisponde a qualcuno degli “imbecilli” che hanno lasciato la firma. Sa, dopotutto, gli “imbecilli” sono soltanto cinque e hanno sempre argomentato smontando le tesi che lei costruisce ad arte.
Questo modo di discutere, sin dalla notte dei tempi, viene definito POLITICA. Solo la mentalità totalitaria ha avanzato la pretesa di censurarlo e annientarlo con ogni mezzo, preferendo alla politica il più comodo APPECORONARSI di alcuni.