L’INCENDIO DELLA LUBRO ITALIA: UN DISASTRO EVITATO

3 Luglio 2009 1 Di Life

Nelle prime ore di Lunedì 29 giugno un violento incendio si è sviluppato all’interno dell’azienda Lubro Italia nei pressi della stazione ferroviaria di Palagiano.

Agli occhi dei primi soccorsi il capannone ad uso deposito dei fusti contenenti oli minerali era completamente avvolto dalle fiamme; come è noto tale azienda produce oli industriali ed è situata ed opera nel nostro territorio da moltissimi anni.

Nulla mai aveva fatto presagire un fatto così sconvolgente, anche se l’ ipotesi di un incendio era tra gli scenari di rischio che si contemplava nello studio che questo assessorato sta portando avanti da qualche mese nell’ambito del nuovo piano della protezione civile.

Il sottoscritto, informato su quanto stava accadendo, si è recato sul posto per cercare di capire la dinamica e le conseguenze e, soprattutto, verificare se fossero state intraprese tutte le procedure necessarie per monitorare costantemente l’evolversi dell’incendio.

La preoccupazione principale era rivolta alla densa coltre di fumo nero che si innalzava verso il cielo che certamente (siamo in attesa di conoscere le analisi definitive dell’ARPA – Azienda Regionale per la Protezione Ambientale), conteneva al suo interno dosi di diossina e di altre sostanze nocive.

L’ARPA, prontamente intervenuta su segnalazione della protezione civile, ha subito messo in campo una squadra di rilevatori diretti dalla Dott.ssa Maria Spartera la quale, con grande professionalità, ha recepito immediatamente il pericolo che poteva manifestarsi nel caso in cui la colonna di fumo fosse stata diretta verso il nostro paese. Fino a quel momento, erano giunte già le ore 9,00 della mattinata, i venti si erano disposti in direzione sud- est e quindi il paese era al riparo da ogni possibile contaminazione. Ma ciò non era sufficiente, dovevamo avere la certezza e conoscere esattamente l’evolversi dei venti e, per questo motivo, eravamo in stretto contatto con il servizio meteo dell’Aeronautica Militare. Il servizio meteo ci ha tempestivamente informato della probabilità di un cambiamento di direzione sul versante nord dei venti nell’arco delle successive due ore. Ciò stava a significare che alta era la probabilità che i fumi potessero essere diretti verso il paese. Così informato, insieme al Sindaco, abbiamo subito messo in atto tutte le procedure di informazione della cittadinanza del pericolo organizzando un “Piano di allerta graduale” e comunque commisurato al reale evolversi della situazione senza creare inutili allarmismi.

Non si è voluto, da subito, sottovalutare il rischio ma nello stesso tempo la macchina organizzatrice era avviata proprio perché in questi casi il tempo e la tempestività sono fattori determinanti per scongiurare possibili effetti sulla popolazione. Nel frattempo siamo stati raggiunti dal Presidente della provincia Giovanni Florido e subito dopo dal Procuratore Capo della Repubblica di Taranto, Dott. Franco Sebastio, i quali al di la dei loro rispettivi ruoli hanno dato il loro contributo per sollecitare l’arrivo di altri mezzi specializzati.

Quando poi sono arrivati dall’ILVA i mezzi specializzati allo spegnimento di incendi di vaste proporzioni, la situazione si è subito normalizzata e già alle ore 11,00 della mattinata l’incendio si era quasi del tutto spento.

Il pericolo, quindi, era stato scongiurato ma erano altre le preoccupazioni che in quei momenti erano poste alla nostra attenzione. L’enorme quantità di acqua utilizzata per lo spegnimento del fuoco, combinandosi con l’inevitabile sversamento di olio che era contenuto nei fusti, andava ruscellando all’esterno dell’azienda contaminando le campagne a ridosso dell’azienda e, quel che è peggio, si era già incanalata all’interno del canale che costeggia la strada comunale e che sfocia nei pressi dell’azienda olivinicola Latorrata. Il Sindaco, informato sul reale pericolo di contaminazione delle campagne e della falda acquifera, emette con urgenza una ordinanza che obbliga l’azienda a bonificare i siti inquinati sotto la super visione e con le prescrizioni impartite dall’ARPA. Qui la cronaca di quel giorno, resta ora di capire come è potuto accadere tutto questo e ciò sarà compito della magistratura che ha aperto un’inchiesta per fare luce su tutto, ma resta ancor più da capire se questo evento potrà avere effetti sul nostro ambiente negli anni futuri. Siamo in attesa di conoscere gli esiti degli esami dell’ARPA che saranno resi pubblici.

Ma a questo punto sento il dovere di ringraziare tutti coloro che hanno lavorato, dando il massimo di se, per scongiurare il pericolo. Prima tra tutti i vigili del fuoco. Come non ricordare, senza dover far torto agli altri, il capo squadra Sportelli, che ha diretto i lavori dei suoi uomini con una forza e una determinazione davvero eccezionali tant’è che poi il suo fisico non ha retto più allo stress subendo un malore e quindi trasportato in ospedale.

Ma anche l’ispettore Nitti dei vigili del fuoco che con la sua professionalità ha diretto le operazioni di spegnimento con grande attenzione e facendo da cerniera con gli altri Enti per le attività di informazione. Gli operatori dell’Arpa, prontamente intervenuti, diretti dalla Dott.ssa Spartera. I carabinieri che hanno svolto un attento servizio d’ordine insieme ai vigili urbani. Il Sig. Marchione della vigilanza campestre, sempre disponibile, ma poi permettetemi un ringraziamento particolare ai ragazzi del Ser Cover di Palagiano, ancora una volta eccezionali, presenti, disponibili e con una grande professionalità che hanno prestato il loro aiuto nel fornire il necessario ristoro ai vigili del fuoco in piena disidratazione oltre che di aiuto nel avvisare ed evacuare le abitazioni immediatamente vicine alla zona dell’incendio.

Questo assessorato continuerà nell’opera di monitoraggio del danno ambientale disponendo ogni possibile azione di controllo e di verifica anche attraverso il sostegno dell’ARPA e del Settore Ambiente della Provincia di Taranto. Nei prossimi giorni sarà diffuso un comunicato in cui saranno resi pubblici i dati degli esami disposti dall’ARPA oltre che comunicate le azioni che questa Amministrazione Comunale intraprenderà per la verifica ed il controllo dell’azione di disinquinamento delle aree compromesse.

L’Assessore alla Protezione Civile

Geom. Pasquale Rizzi