Lavoratori Cinesi come schiavi, 2 Arresti a Palagiano.

24 Gennaio 2006 Off Di Life

Nel blitz condotto venerd? scorso dai carabinieri della stazione di Palagiano sono stati arrestati la ventiseienne Wangli Zhan e suo marito Wenmin Xu, anch?egli di ventisei anni.
I militari dell?Arma hanno perquisito un?abitazione situata al civico 11 di via Pascoli in quanto sospettavano che in quella casa fossero stati nascosti esplosivi e armi.
Alcuni carabinieri hanno fatto irruzione nell?immobile, altri, invece, l?hanno circondato per evitare che chi vi alloggiava potesse darsi alla fuga.

Hanno bloccato i due coniugi di nazionalit? cinese che stavano tentando di sottrarsi al controllo, cos? come altri loro connazionali.

I militari dell?Arma hanno poi esteso le attivit? di perquisizione all?intero edificio.
All?interno dell?abitazione non sono stati comunque rinvenuti esplosivi e armi.
Nelle tre stanze dell?appartamento in cui erano alloggiati altri cittadini cinesi, i carabinieri hanno rinvenuto alimentari di vario genere e residui di cibi avariati sparsi sul pavimento, indumenti sudici gettati alla rinfusa ed anche escrementi umani. Ogni stanza era stata adibita a camera da letto con numerosi materassi poggiati per terra, privi di lenzuola e con coperte sporche e maleodoranti.

Nell?operazione denominata ?Fiume Giallo? e condotta dall?Arma di Palagiano, i carabinieri hanno accertato lo stato di degrado e le allucinanti condizioni igienico-sanitarie in cui erano costrette a vivere cinque persone di nazionalit? cinese, tra cui un minorenne e un neonato.

I malcapitati, che vivevano in uno stato di prostrazione ma anche di sudditanza nei confronti dei loro ?benefattori?, che sicuramente avevano favorito l?ingresso e la permanenza nel territorio italiani, venivano sfruttati per il confezionamento di capi di abbigliamento che venivano poi venduti nell?esercizio commerciale situato in viale Chiatona e di propriet? della giovane coppia.

Un uomo e una donna che alloggiavano nell?appartamento di via Pascoli non avevano il permesso di soggiorno. Sono stati successivamente trasferiti presso la Questura di Taranto per l?identificazione e la conseguente espulsione dal territorio nazionale.
I due commercianti cinesi sono stati invece condotti nel carcere del capoluogo, a disposizione dell?autorit? giudiziaria, con l?accusa di favoreggiamento dell?immigrazione clandestina.

Tratto da TarantoSera.com