2 ? mostra collettiva di Pittura,scultura e fotografia

7 Gennaio 2006 Off Di Life

Questa mostra che ha avuto un grande successo per via dei numerosi visitatori ,addetti ai lavori e non, ha visto la partecipazione di 11 artisti e 2 attori teatrali, infatti a differenza delle comuni mostre mercato o delle esposizioni di quadri di arte medioevale o con impronta classica, questa si proponeva come obbiettivo quello di portare una ventata di innovazione e cambiamento in un paese dove l?arte moderna e contemporanea non trova ancora una giusta collocazione e  predisposizione di natura visiva e mentale.
Gli artisti che hanno partecipato sono,in gran parte Palagianesi come Vincenzo Pugliese,Irene Pucci,Mariagrazia Carriero,Stefania Stasi,Marialuce Dettoli ,Carmine De Marco,Sara Pansini e Serena Infante, inoltre vi erano alcuni talenti che provenivano dalla provincia di Taranto e Bari, come PierPaolo Benedettini, Agnese Bruno e Matteo Basile.
L?organizzazione dello spazio espositivo era anch?essa particolare o quantomeno diversa (ovviamente passibile di critiche ed elogi), si poteva trovare infatti in ogni stanza del vecchio istituto un?artista che affrontava una tematica,ricostruendo spazi, suoni e rumori a suo piacimento,mentre nel corridoio potevano ammirarsi altre opere ma senza un affollamento,quindi donando il giusto spazio ad ogni quadro,scultura o fotografia.

Il percorso era scelto in maniera da poter passare attraverso varie epoche ,varie tematiche sociali,varie espressioni artistiche e percorsi di vita.
La serata tipo che rappresentava tutta la massima efficienza raggiunta in poco tempo e con mezzi di fortuna ? stata quella della inaugurazione ,ripetuta poi ,per dare anche maggiore opportunit? a chi il giorno di natale fosse stato impegnato in pranzi o incontri ,anche il giorno di chiusura.
Partendo si incontrava subito Carmine De Marco che in una stanza completamente chiusa come in un pacco dall?involucro interiore nero,si esibiva in una estemporanea di pittura, ed al tempo stesso miscelava la sua arte esposta con musiche futuristiche e luci psichedeliche,per intersecarsi nei meandri della sua mente per vivere le sue stesse emozioni,in un viaggio tra i confini pi? estremi di amnesie e colori,per definire come tema forte quello del vivere quotidiano senza preoccuparsi ed affannarsi per il futuro,come dice l?artista il nostro domani ? oggi ed ? qui!!
Nella stanza successiva si poteva ammirare l?espressione artistica di Irene Pucci che con le sue foto immortalava il rapporto tra corpo e cibo ed ancora esplicitava l?espressione pi? estrema della perfezione per implicitamente accusare questa societ? fatta di falsi idoli ed ideali che porta la categoria dei giovani all?estremo e quindi al problema annoso della anoressia,ancora nella stanza si poteva vedere una videoproiezione della stessa artista in stile arancia meccanica ove si notava il rapporto cruento tra un determinato tipo di discoteche ed i giovani che le affollano ,questa volta lanciando con alternanza di immagini rappresentanti teschi e scheletri,l?altra problematica giovanile ovvero il rapporto e la dipendenza dalle droghe.
Nella stessa sala a periodi intervallati due attori teatrali , Mimmo Catucci e Vito Pesare declamavano e decantavano poesie e favole scritte da Damiano Maellaro riscuotendo un enorme successo per la loro performance che riportava con la mente ai vecchi salotti Bohemien francesi.
Continuando nel percorso si poteva trovare Vincenzo Pugliese che a differenza degli altri artisti ha lasciato intatto il luogo dove ha posizionato le sue opere perch? il suo messaggio era quello di affiancare e ricercare nella pittura lo studio del linguaggio e quale miglior luogo se non una scuola elementare poteva definire questo suo modo di vedere la pittura,considerando che il bambino ? colui che meglio si predispone alla acquisizione di una lingua a lui ancora sconosciuta,ed ancora per lanciare un messaggio a coloro che parlano o si avvicinano all?arte ovvero mettersi nella condizione di interagire ed imparare senza avere la presunzione di poter capire con aria di superiorit? e quindi superficialit?.

Mariagrazia Carriero invece proponeva con una serie di foto e dei quadri bellissimi il tema dell?inquinamento acustico ovvero della quotidianit? in una grande metropoli tra scatti fatti a Roma e Marrakech ,dove l?artista ha passato parte della sua vita,si potevano infatti notare soggetti che dormivano per strada ,e quindi emarginati dalla societ? e persone in doppio petto che affollano autobus ed altri mezzi di trasporto per arrivare in orario presso i luoghi in cui lavorano,il tutto rendeva l?atmosfera davvero particolare ,infatti si potevano ascoltare i rumori classici che si odono in quei momenti ed in quei luoghi registrati dalla stessa Mariagrazia,rendendo partecipe anche il visitatore che non ha mai affrontato nella sua vita tali situazioni.
Stefania Stasi invece con una serie di foto che rappresentavano il rapporto tra l?uomo ed il lavoro,e che vedevano questo alle prese con attrezzi di ogni sorta e genere in una fabbrica dismessa , ha voluto al tempo stesso ricoprire le pareti del contenitore che delimitava il suo operato con grossi teli invitando tutti gli astanti a scrivere liberamente un loro pensiero,per ampliare quello spazio fisico e destabilizzare una ristrettezza mentale che secondo la stessa Stasi ancora avvolge la gente del nostro secolo.
L?ultima stanza era quella dell?artista tarantino Matteo Basile ,lui ammira sin da piccolo suo nonno Ila greco,anch?esso artista che gli trasmette la passione per la pittura,ogni sua opera ? frutto di momenti particolari,in cui passione,istintivit? e sentimento lo travolgono,facendo cos? prender vita e stile alle sue creazioni,che non sono altro che il suo stato d?animo, informale.
Nel corridoio potevano ammirarsi le opere di Sara Pansini e Serena Infante che riproponevano tematiche affrontate per la scuola quali il rapporto tra l?uomo il mare e le coste,o ancora degli autoritratti particolari, che raffiguravano una diversa visione di noi stessi ed infine rappresentavano l?accostamento tra l?uomo ed il teatro con una visione davvero unica ed originale.
Marialuce Dettoli invece rielabora le opere di Tamara Lempicka,mediante la ricerca di una nuova veste grafica e stilistica,trasfigurando il reale.
Semplifica le forme e crea un equilibrio tra i rapporti tonali all?insegna di un alone di mistero e idealizzazione.
PierPaolo Benedettini ,artista che vive nella provincia di Bari ,invece ? un artista sui generis infatti egli nelle sue sculture e nei suoi quadri usa come soggetti del materiale di riciclo o meglio ancora pezzi trovati per strada come lattine schiacciate da macchine, o ancora pezzi di legno, e crea quindi delle opere particolari come per esempio un quadro fatto con i cotton fiocchi, non ? facile descrivere questo stile e la sua visione molto vicina alle opere della pop art di Andy Warhol.
L?ultima artista che appartiene anch?essa alla provincia di Bari ? Agnese Bruno, il suo percorso artistico ? un insieme di stili grafici e arteterapia una disciplina nella quale la stessa pittrice crede fermamente come mezzo di aiuto per le persone in difficolt?,in effetti nei suoi quadri si pu? notare una raggiante esplosione di colori con tinte leggiadre che coinvolgono ed al tempo stesso rilassano colui che le ammira.
La sua ? una sperimentazione sempre nuova con tecniche ed elementi da comporre e scomporre,da creare ed assemblare,una scelta che nasce dalla volont? di applicare l?arte non solo alla professione ma anche alla vita quotidiana,una scelta che nasce dalla convinzione che vivere l?arte completi e migliori l?arte del vivere.

Un ringraziamento caloroso va a tutti coloro che si sono adoperati con il sottoscritto alla realizzazione di questa mostra ,dal presidente del circolo SveglArci Giuseppe Scarano a Loredana Favale, ed ancora a Manuel, Edo ,Michele ed ovviamente tutti gli artisti perch? senza di loro non ci sarebbe stata alcuna mostra.
GRAZIEEEEEEEEE ed arrivederci alla 3? mostra collettiva

Damiano Maellaro