A scuola come al Grande Fratello: spiati nei comportamenti. A cura di A. De Blas
19 Marzo 2005Eh gi?, chi abitualmente non intende varcare la soglia del suo istituto, preferendo mete pi? attraenti, ha i giorni contati, se si pensa che a breve mamma e pap? potranno richiedere una linea diretta con la segreteria scolastica (dopo un certo numero di assenze).
Insomma, tolleranza zero e short message in agguato da solerti bidelli muniti di numeri privati autorizzati (qualche istituto gi? ha intrapreso questa discussa ?autostrada telematica?), all?insegna della trasparenza e di uno strategico connubio scuola-famiglia, che esclude per? il protagonista del progetto formativo.
E? giusto deresponsabilizzare gli studenti fino al punto di invocare sempre l?autorit? paterna, istituendo una sorta di ?Grande Fratello? lungo i corridoi ed all?interno delle aule?
I diretti interessati, tanto affezionati ai messaggini, non gradiscono tale interferenza, definendo spie coloro che dovrebbero assolvere questo compito di informatori di entrate ed uscite ?strategiche? e impugnando ulteriori motivi al loro disagio scolastico.
Chiss? se questa ? la giusta via per far rientrare a scuola quanti non vedono l?ora di uscirvi!
Forse sarebbe pi? educativo inviare significativi ed ironici messaggini agli stessi fuggitivi, dando loro un?idea della scuola meno noiosa e opprimente.
Talora bisognerebbe anche chiedersi perch? non vogliono entrare e perch? poi sono sempre gli stessi a disperdersi!
Il budge d?entrata?
Poco efficace se il ragazzo o la ragazza vagabonda per il liceo senza neanche sedersi al suo banco. E poi sa di logica aziendalista, poco formativa dal punto di vista pedagogico.
Dunque, l?informatica entra di prepotenza in tutti i meandri, giungendo fino alla radice della comunicazione: nell? insegnamento della lingua italiana, che prevede meno storia della letteratura e pi? testi d?autore, con la novit? dell?ipertesto e di internet come strumento didattico.
Infinite le possibilit? creative offerte dall? ipertesto o scrittura non sequenziale, che permette al lettore di scegliere tra una serie di brani intrecciati da numerosi legami, grazie ad uno schermo interattivo.
L?alfabetizzazione informatica ha ora inizio dalla scuola primaria, anche se ? dal terzo anno che si caratterizza come una disciplina trasversale ed interdisciplinare, come strumento operativo e creativo.
L?obiettivo?
La patente europea per il computer.
Informatica, inglese ed ?Impresa? tra le discipline sovrane della scuola Moratti, monitoraggio telematico di tutti i movimenti dello studente, filo diretto con la famiglia, budge ?aziendale? di entrata-uscita da scuola? Ma siamo ancora a scuola o nei palazzi della Mediaset?
Siamo nel XXI secolo, oppure siamo tornati agli anni ?20?
I nostri ragazzi sono ancora studenti del 2005, o presto ritorneranno le divise dei figli della lupa e le sfilate obbligate del sabato?
A cura di Antonello De Blasi.
Fonte: Anna Coticoni.