Ambulanze zapatiste per Dax e Carlo Giuliani, il sogno diventa realta’

2 Settembre 2005 Off Di Life
Scendendo la strada che attraversa il Caracol le due “ambulanze
zapatiste” saltano all'occhio. Parcheggiate da qualche giorno davanti alla
clinica autonoma, le due ambulanze gemelle sono ora in attesa di “prendere
servizio” lungo le strade sterrate delle comunita' ribelli.

Vedendole a destinazione, la mente va al principio di questo progetto
che ora e' diventato realta'. In una notte maledetta un gruppo di
fascisti aveva ucciso vigliaccamente Dax, un compagno del movimento milanese,
colpendolo per la sua partecipazione alle lotte sociali concrete e quotidiane.

Dedicare a Dax l'ambulanza da portare alle comunita' ribelli
delle sorelle e dei fratelli in Chiapas e' stato naturale: se attraverso Dax
volevano colpire le lotte, allora dimostriamogli che siamo ancora piu'
determinati e facciamo iniziare progetti e battaglie nuove.

Il sogno fu subito collettivo e diversi soggetti, gruppi, associazioni,
amministrazioni diedero vita a un anno di iniziative. Immediatamente
venne spontaneo il collegamento con la storia di un altro attacco, di un
altro omicidio che, nelle strade di Genova poco prima aveva colpito e ucciso
Carlo con lo stesso scopo: cercare di fermare la trasformazione delle cose.

E allora le “Ambulanze zapatiste per Dax e Carlo” sono state
l'obiettivo che ci siamo dati. Per continuare la lotta, loro come di tutti noi, contro
la logica della guerra globale, la logica della negazione dei diritti
fondamentali e della cancellazione delle opposizioni reali.

Una logica che pensavamo potesse essere cosi' feroce solo in paesi
lontani da noi, ma che l'assassinio dei nostri compagni ci mostro'
essere anche nelle nostre strade.
Anche da noi i servitori della guerra, che siano i paramilitari del
Ticinese o i militari di piazza Alimonda, arrivano ad uccidere chi, come Dax e
Carlo, si oppone e progetta delle alternative.

E allora, contro la guerra globale, una delle risposte e' stato
rafforzare una delle reti di resistenza globale, e approntare delle ambulanze e,
sfidando anche ostacoli e burocrazie, portarle a chi vede il proprio
diritto alla cura negato quotidianamente come in Chiapas. Ricordando
anche
come a Carlo e a Dax vennero indegnamente negate quelle cure mediche
che nel
nostro “democratico” e “civile” paese dovrebbero
essere garantite a chiunque
anche se e' un oppositore politico.

E ricordando quello che si vorrebbe venisse dimenticato: che mentre per
le
lotte sociali l'attacco giudiziario e' spropositato, puntuale e
costante, e
rende necessaria una amnistia generale, per i crimini contro i compagni
la
giustizia dei tribunali non arriva mai, come non c'e' stata per
Dax o
addirittura per Carlo che non ha neanche avuto un processo…

E domenica 4 settembre 2005, nel Caracol zapatista ” Resistenza e
ribellione
per l'umanita'” di Oventic, tra le montagne degli Altos
del Chiapas, Rosa
Piro ed Aidi Gaggio Giuliani saranno presenti alla celebrazione per la
consegna delle ambulanze, continuando con questa iniziativa quella
serie di
atti di lotta che le ha viste con costanza portare avanti la storia dei
loro
figli senza arrendersi alla guerra e alla paura.

E nel Caracol le compagne ed i compagni si preparano a dare il
benvenuto a
queste due donne e al gruppo che le accompagnera', come noi ci
stiamo
preparando per le parole, gli abbracci, la musica e la festa che
celebrera'
questo sogno diventato reale.

Una festa che e' l'inizio di una settimana di incontri di
solidarieta' e
conoscenza che vedra' una ventina di persone incontrarsi con le
autorita'
autonome e i responsabili dei progetti sociali della zona Altos. Dal
Caracol
di Oventic al municipio di Polho' e alle
comunita'
rurali ed isolate, per conoscere le amministrazioni autonome e i
progetti di
autoorganizzazione sanitaria, educativa, produttiva.

Una settimana che termina un mese e mezzo di presenza attiva dell'
Associazione Ya Basta!, un periodo in cui abbiamo potuto visitare i
Caracoles e conoscere i diversi progetti in corso, disputare il torneo
amichevole di calcio tra gli ultras solidali e le comunita'
indigene e
partecipare agli incontri dell'EZLN con le realta' messicane
che partecipano
all' “altra campagna”, la nuova prospettiva e
sperimentazione che dal
Chiapas si apre verso le realta' altre che non smettono di sognare,
costruire, ribellarsi.

Associazione Ya Basta!
Oventic, settembre 2005

info: yabasta_palagiano@yahoo.it