Articolo “Antenne”…le foto.

25 Febbraio 2005 Off Di Life


(Antenna adiacente il cimitero)

“L'approvazione della legge regionale contro l'elettrosmog, anche se con qualche inevitabile limite, rappresenta per la nostra regione un fondamentale passo in avanti nella tutela della salute e dell'ambiente, ponendo norme certe soprattutto per i Comuni impegnati, in questi ultimi tempi, in questioni di localizzazioni di antenne per telefonia cellulare, con un parallelo e crescente intervento del contenzioso davanti al giudice amministrativo” sostiene Francesco Tarantini responsabile regionale del settore elettrosmog della Legambiente Puglia. “Anche il Tribunale Regionale Amministrativo per la Puglia sede di Bari – continua Francesco Tarantini – ha dato, in questi ultimi tempi, un importante contributo nella tutela dall'inquinamento elettromagnetico esprimendosi sulla necessit? della concessione edilizia e della positiva Valutazione di Impatto Ambientale da parte della Regione per l'installazione delle antenne per telefonia cellulare” .
Il Consiglio della Regione Puglia ha approvato oggi, con la sola astensione di Rifondazione Comunista, il Testo unificato “Norme per la tutela dell'inquinamento elettromagnetico prodotto da sistemi di telecomunicazioni e radiotelevisivi operanti nell'intervallo di frequenza fra 0 Hz e 300 Ghz” .
Alla 5 ^ Commissione Consiliare – Ambiente, Assetto e Utilizzazione del Territorio – della Regione Puglia erano stati assegnati due provvedimenti legislativi riguardanti la tutela dall'inquinamento elettromagnetico, ma dopo un esame generale e comparato ? stato elaborato un Testo unificato .
Nella seduta del 30 marzo scorso, la Legambiente Regione Puglia ha presentato le sue osservazioni alla 5^ Commissione Consiliare che dopo averle accolte quasi tutte ha integrato e licenziato con parere favorevole il Testo unificato . Le osservazioni proposte dalla Legambiente Puglia e accolte dalla 5^Commissione Consiliare riguardano : l'introduzione fra le definizioni previste di quella di aree sensibili , la necessit? di concessione edilizia per installare e/o modificare gli impianti radiotelevisivi o per telefonia cellulare , la necessit? di autorizzazione con allegata relazione tecnica per l'installazione degli impianti con potenza inferiore o pari a 5 watt (microantenne) e l'inserimento fra gli organi che eseguono i controlli anche dell'Istituto Superiore per la Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro ( I.S.P.E.S.L. ). Invece tutte le nuove osservazioni, tranne una, che la Legambiente Puglia aveva inviato successivamente all'Assessore Regionale all'Ambiente non sono state accolte. “Tra queste c'era – continua Francesco Tarantini – una proposta, a nostro avviso molto importante, quella di dare la possibilit? ai Comuni di adeguare i Regolamenti che avevano approvato in materia di elettrosmog entro 120 dall'entrata in vigore della Legge Regionale” .
La Legge Regionale si compone di 15 articoli ed entrando brevemente nel merito questo ? quello che prevede .
Nei primi articoli viene enunciato l'obiettivo che la Legge perseguir?, vengono elencate le definizioni dei termini pi? significativi che caratterizzano la disciplina regionale e vengono elencate le apparecchiature esentate quali quelle delle forze dell'ordine, delle forze armate, dei radioamatori e quelle domestiche ed individuali .
Gli art. 4, 5 e 6 individuano le competenze regionali, provinciali e comunali in materia. Fra le competenze dei Comuni c'? l'adozione di regolamenti per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale delle antenne e minimizzare l'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici, “soluzione – sostiene Massimiliano Schiralli presidente regionale della Legambiente Puglia – per cui ci siamo sempre battuti di fronte al dilagare delle antenne dovuto soprattutto alla liberalizzazione del servizio di telefonia cellulare” .
L'art .7 prevede la predisposizione del “Piano annuale di installazione” e dei relativi “Piani stralcio comunali” .
L'art. 8 sancisce il regime autorizzatorio . Viene stabilito che l'installazione degli impianti radiotelevisivi e per telefonia cellulare ? subordinata al rilascio della concessione edilizia previo parere sanitario e procedura di Valutazione di Impatto Ambientale favorevole .
L'art. 9 definisce le procedure di valutazione di impatto ambientale, nonch? la documentazione tecnica richiesta ai gestori .
L'art. 10 detta i divieti di installazione, diversificati per i sistemi di emittenza radiotelevisiva e per i sistemi di telefonia cellulare, salvaguardando ospedali, case di cura e di riposo, scuole e asili nidi nonch? le aree vincolate dalla legge n.490 del 29 ottobre 1999, quelle classificate di interesse storico-architettonico e di pregio storico, culturale e testimoniale .
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(Antenna contrada San Marco 1)

E' fatto divieto anche nei parchi naturali e aree protette .
Con l'entrata in vigore della Legge le antenne radiotelevisive dovranno essere distanti dagli ospedali, case di cura, di riposo, scuole e asili nido almeno 200 metri, mentre le antenne per telefonia cellulare almeno 100 metri. Gli ultimi articoli riguardano : l'istituzione del catasto regionale degli impianti, la disciplina di vigilanza e controllo affidata ai Comuni, le sanzioni amministrative graduate in relazione ai diversi casi di violazione della legge e il piano di risanamento che riguarda l'adeguamento degli impianti esistenti e la loro possibile delocalizzazione in siti conformi . I limiti di esposizione della popolazione a cui fa riferimento la proposta di Legge Regionale sono quelli previsti dal Decreto Ministeriale n. 381/98 sino all'emanazione dei decreti attuativi della Legge Quadro Nazionale . Ora la Giunta della Regione Puglia deve, entro 120 giorni dall'entrata in vigore della presente Legge, con atto deliberativo definire i criteri tecnici per l'attuazione delle azioni di risanamento, per lo svolgimento dei controlli sanitari e per la gestione del catasto regionale degli impianti . Questo ? un limite che rende farraginosa la Legge.
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(Antenna contrada San Marco 2)

“La Legambiente Regione Puglia metter? a disposizione la sua pluriennale esperienza in materia di elettrosmog – conclude Francesco Tarantini – attivando a partire dai primi giorni del mese di luglio uno sportello informativo sugli aspetti tecnici e giuridici inerenti all'inquinamento elettromagnetico rivolto ai cittadini e ai Comuni che dovranno districarsi fra le norme nazionali e le nuove norme regionali” .

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http://www.dirittoambiente.com/
Fonte: www.vita.it