Assassini, nel rispetto della Legge

30 Novembre 2006 Off Di Life

Infatti, tanti piccoli gesti, fatti nella serenita' del quotidiano, di
persone sicure e tutelate, nei propri diritti fondamentali, provocano morti
e sofferenze di una intensita' inimmaginabile : le compere di pellicce (o
pelicciotti, che adornano giubbotti, scarppe, orologi…), quelle pellicce
strappate da corpi che, prima, vivevano, la cui esistenza e' stata violata
con inflizioni atroci e, infine, tolta.

Poiche' la stessa societa' che provoca questo, non mette in dubbio la
legittimita' dei diritti fondamentali di un uomo, in base ai propri meriti,
non credo che potra' giudicare lecita la violazione dei diritti fondamentali
degli animali, in base al fatto che non hanno una tale intelligenza e
abilita' da far di conto e costruire case; d'altornde, come si potrebbe
valutare la soffferenza e il diritto alla vita di un individuo in base a
questo?
Per tale motivo, attribuisco debitamente, il termine “assassinio” e
“delitto” all'uccisione di un animale e “assassino” a chi ne provoca la
morte.
Quanto ai sentimenti, moltissimi sono gli esempi pratici che dimostrano che
gli animali (anche selvatici) non ne sono privi e, comunque, come si
potrebbe affermare che gli animali non hanno sentimenti, proprio mentre ci
si giustifica dal provocarne la morte e inimmaginabili sofferenze (segno di
ben scarsa sensibilita') ?

Purtroppo l'industria della pelliccia non basa i suoi guadagni solo sulla
vendita di cappotti fatti interamente di pelliccia, ma, anche, in gran
parte, al suo utilizzo, come ornamento ad oggetti ed indumenti (in questo
periodo, ad esempio, sono molto utilizzati i giubbotti il il cui cappello e
le cui maniche presentano, come ornamento, la pelliccia), coinvolgendo,
quindi, una vasta fetta di clienti giovani.

Analizzando le varie fasi che conducono a questo “prodotto”: gli animali
vengono catturati con delle trappole che provocano un dolore lancinante,
tanto che accade che si taglino le zampe a morsi per sfuggirvi, per poi
morire dissanguati; quelli che sopravvivono vengono portati negli
allevamenti, in delle strette gabbie, dove la mancanza di liberta' li porta
ad atteggiamenti di autolesionismo o a impazzire e girare, continuamente, in
tondo, nella loro gabbie; altri si spezzano i denti cercando di  tagliare le
sbarre; gli allevatori gli somministrano composti chimici e farmacologici,
in grado di tenerli in vita anche in condizioni assurde; se sono tenuti
assieme ad altri loro simili, accade che si ammazzino tra di loro.
La diffusa affermazione secondo cui gli animali che nascono da generazioni
di animali allevati non soffrono la cattivita' e' assurda e infondata; dallo
studio di alcuni zoologi di Oxford, ad esempio, si e' evinto che visono nati
da generazioni di animali vissuti in cattivita', assumevano gli stessi
atteggiamenti di quelli catturati dal loro ambiente.

La morte viene indotta agli animali con metodi che consentono di lasciare
intatta la loro pelliccia: l'elettrocauzione genitale, la rottura delle ossa
cervicali, avvelenamento con gas; da indagini di associazioni animaliste e'
emerso che spesso non sono completamente morti quando gli viene strappata la
pelliccia, a causa della velocita', del disinterresse con cui i pellicciai
compiono il “loro lavoro” (la velocita' e' dovuta, anche, al fatto che, ad
esempio, per una sola pelliccia ottenuta dalla morte di cincilla', occorre
ammazzarne tra i 130 e i 200, per una ottenuta dagli ermellini 180-240 ).

Questi sono alcuni video che ritraggono le condizioni in cui vivono gli
animali e come sono uccisi per le loro pellicce, in alcuni allevamenti, in
cui degli attivisti sono riusciti a infiltrarsi, con delle micro-camere
nascoste:
http://www.petatv.com/tvpopup/Prefs.asp?video=furfarm

http://www.petatv.com/tvpopup/Prefs.asp?video=chinchilla_mov_final (premere
su “watch it” ).

Inoltre, una gran parte delle pellicce sono importate dalla Cina, in cui le
uccisioni degli animali sono, addirittura, estremamente piu' tragiche: la
norma e' che gli animali vengano sbattuti per terra e, mentre sono
tramortiti ma ancora cosicenti, viene strappata loro la pelliccia, li si
vede ancora respirare e ruotare gli occhi, dopo che, con questa folle
crudelta', sono stati scuoiati e vivere ancora per alcuni minuti di infinita
agonia.
Per informazione, aggiungo che in Cina, e' molto diffusa la pratica di
allevare, anche, cani e gatti, per lo stesso “prodotto”, che spesso vengono
importate in Italia sotto “mentite spoglie”, negli ultimi anni ci sono state
molte indagini, in proposito. E, ancora, pellicce di cane e gatto sono
spesso utilizzate, anche, per piccoli giocattoli di pelo colorato, spesso
venduti a basso prezzo.
Questi sono un video e delle foto che documentano qanto scitto:

http://www.careforthewild.com/page.asp?apid=12
http://www.oipaitalia.com/campagne/pellicce_canegatto_filmati.htm

La frequente affermazione, per cui se una persona non compra la pelliccia,
quella sara' comprata da un'altra, e percio' le cose non cambierebbero e',
ovviamente infondata; per il sistema della domanda e dell'offerta, piu' c'e'
richiesta piu' merce verra' prodotta; quindi, ogni singola azione ha una
diretta e fondamentale importanza.

Per chi volesse contrastare il mercato della pelliccia, consiglio di non
dare soldi alle associazioni, se non alle sedi locali, il cui lavoro e'
monitorabile e a voi conosciuto; agire in prima persona con proteste e
sensibilizzazione; inviare e-mail e lettere di protesta e firmare petizioni;
in basso, ve ne riporto alcune:
http://www.infolav.org/lenostrecampagne/pellicce/petizioneallevamenticina/index.htm
http://www.oipaitalia.com/campagne/pellicce_canegatto_lettera.htm
http://www.oipaitalia.com/appelli/campagne_foche_primoministro.htm
http://www.oipaitalia.com/campagne/fochenamibia.htm