Carmine Nardone presenta la sua ultima fatica letteraria “Osso e Fame”

21 Novembre 2006 Off Di Life

Partendo da questo dualismo nasce il libro “Osso e fame – Innovazione e solidariet? locale e globale”, edito da KAT Edizioni – Benevento, dell'on. Carmine Nardone, presidente della Provincia di Benevento, presentato poche sere fa nell'aula magna dell'istituto Pacinotti, a Taranto.
Si tratta di una raccolta di scritti relativa al governo locale e articoli sulla fame del mondo, perch?, come si legge nella Presentazione, “lo sviluppo, sia su scala locale che globale, non pu? che avere un futuro di stretto riferimento a strategie di sviluppo territoriale.
Probabilmente i contenuti raccolti nelle pagine che seguono, in una condizione normale di un paese normale, potevano essere espressi in un luogo di dibattito politico. Che non c'?. Nel Mezzogiorno la situazione ? ancora pi? grave: anche per esprimere un'idea ? necessario emigrare alla Fabbrica delle Idee, localizzata da Romano Prodi a Bologna”. Tema conduttore del libro, come anche in gran parte degli interventi, ? il rifiuto di soluzioni uniche per problemi diversi, specie nel settore agricolo, perch? nel migliore dei casi si tratta di cure palliative, che dopo poco tempo fanno riemergere la cancrena in cui affonda il comparto. “Si tratta di trovare il percorso, si legge nella Prefazione, che permetta a ciascuna area debole (l'osso) di inseririsi, insieme alle aree forti (polpa), nel processo di globalizzazione, senza che le seconde annullino le prime”.

Oltre allo stesso autore, alla presentazione del libro erano presenti Franco Parisi, coordinatore del Tavolo Verde, l'on. Paolo Rubino, componente del Tavolo Verde, l'on. Gaetano Carrozzo, vice presidente della Provincia di Taranto. Moderatore, il dott. Michele Cristella, capo redattore del Corriere del Giorno. “Carmine Nardone, ha detto Parisi nella sua introduzione, ? un amico degli agricoltori, continuando la tradizione del grande meridionalista Manlio Rossi Doria, ed ? anche un amico del Tavolo Verde, perch? ha sempre seguito le nostre attivit?”.
Dopo l'intervento di Cristella, che ha riassunto un po' il libro dell'on. Nardone e parlato delle grandi conquiste attuate dal Tavolo Verde, resosi protagonista di grandi battaglie, come il blocco stradale sulla 106, portando avanti i problemi del mondo agricolo, c'? stato l'intervento dell'on. Rubino. “Sull'agricoltura deve finire il non parlare, ha sostenuto, perch? questa ? stata una delle cause della crisi di questo settore.
L'on. Nardone incarna competenza e passione, ? un dirigente, un uomo che ama la sua terra, scrive e opera attivamente nel concreto.
Ci auguriamo che la partita con l'INPS si chiuda bene, e c'? ancora molto da lavorare e vedere come si deve chiudere la Finanziaria per l'agricoltura. Con il Tavolo Verde siamo usciti dalla difensiva e siamo passati all'attacco. L'agricoltura italiana ? ad un bivio: o si trovano vie nuove rendendola pi? competitiva, o sono molto pessimista sul nostro futuro. Oggi parlano tutti di qualit? proponendo modelli non appartenenti alla nostra realt?. Bisogna quindi capirsi bene sul modo corretto di intendere la qualit?. L'on. Nardone ? uno dei pochi che intende in modo corretto la questione meridionale, perch? oltre a scrivere, a teorizzare, ? stato capace di tradurre, come presidente di Provincia, le idee in fatti. Si badi che ha fornito di gambe le sue idee non in una Provincia ricca, ma povera. La nostra bussola ? orientata sugli interessi degli agricoltori, e la Regione deve far sentire tutto il suo peso. Vogliamo far sapere alle istituzioni che i nostri trattori sono in moto: o ci dicono che alle parole devono seguire i fatti, o scenderemo nelle strade.
E' necessario un consiglio provinciale e regionale monotematico, prima che si chiuda la Finanziaria”. Con un occhio di riguardo alla situazione debitoria del Comune di Taranto, ed alla nostra Provincia, l'intervento di Carrozzo. “Ho notato nel libro dell'on. Nardone delle discrasie tra la Provincia di Benevento e Taranto, ha detto fra l'altro, specie nel rapporto tra la Pubblica Amministrazione e la ricerca, come la osservazione satellitare sul territorio, esempio concreto di ricerca, innovazione e internazionalizzazione del territorio, che ha creato trenta posti lavoro. L'originalit? dello sviluppo locale ? fondamentale per distinguere le zone deboli dalle zone forti, e qui sta la debolezza del sistema Taranto, con fattori di sviluppo indotti dall'esterno, senza la capacit? di piegarli allo sviluppo locale. Si sta impostando un rapporto collaborativo con la grande industria, ma i risultati sono di l? da venire. Nel centro sinistra c'? ancora un balbettio su come cercare di determinare le prospettive che gli investimenti possono indurre, e piegarle alle esigenze del territorio. Lo sviluppo non deve essere solo quantitativo, e specie sull'agricoltura ci vuole una seria riflessione sulla qualit? e sul valore aggiunto che rimane”. 

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Dopo aver ringraziato il Tavolo Verde per l'attivit? meritoria che sta svolgendo e che ? di stimolo a tutti, Parisi (“curiosit? pratica nel conoscere i problemi”), e l'on. Rubino (“una risorsa del nostro Sud”), ? iniziato l'intervento dell'on. Nardone. “Il Mezzogiorno, ha detto, ha avuto figure come i meridionalisti che nessun Est ha mai avuto, ed ? un matrimonio che dobbiamo continuare ad avere in testa, per cui vanno ripristinate queste forme culturali per un Mezzogiorno delle idee e non pi? mercato dell'usato. Questo libro ? rivolto a chi vuole guardare al futuro con ottimismo, ed ? meglio essere ottimisti ed avere torto che essere pessimisti ed avere ragione. Lo sviluppo duale non c'? stato in questo Paese, e vanno calibrate le dimensioni giuste per procedere allo sviluppo sostenibile, e la Provincia pu? farlo. La ricerca deve essere certificata e non autorefenziale, occorre sinergia tra produttori, consumatori e ricerca, e non bisogna aver paura della ricerca. Non bastono pi? le cooperative, anche quelle pi? meritevoli, dal momento che le multinazionali producono dove il prezzo ? pi? basso e vendono dove il prezzo ? pi? alto. In quali settori possiamo correre pi? degli altri? Il sistema satellitare di Benevento ? l'unico certificato in Europa, ? costato 1,8 miliardi e vi lavorano trenta persone. Nulla ? impossibile se fatto con determinazione e attenzione. Le multinazionali investono poco sul rapporto tra alimentazione e benessere, perch? sono ora interessati ad abbattere i costi della mobilit? dei prodotti, nel trasporto da dove si produce a minor costo a dove si vende al prezzo pi? alto. Il Sud ce la deve fare, e dobbiamo dire con forza cosa fare.
Il Sud ha bisogno di una rete che colleghi Province e Regioni, per attivare un processo di agganciamento dei territori, e creare cos? un laboratorio dell'ingegno territoriale. Le utopie hanno creato grandi difficolt? alla storia dell'uomo, ma servono per camminare, altrimenti non si produce e non si trovano le soluzioni. C'? bisogno di una personalit? territoriale e genialit? nell'innovazione, ha detto concludendo, non imitando le aree pi? forti, ma possedendo una propria specificit?. Forte accelerata va data alle idee, che non devono essere autoreferenti, altrimenti non producono soluzioni. La cultura progettuale ? l'aratura del Mezzogiorno”.
Osso e Fame. Scrive Nardone nel suo libro: “I mass media hanno rinunciato progressivamente al commento, all'approfondimento, allo studio e all'informazione del disagio che, nelle sue varie forme, si manifesta sia a livello locale che globale.
E' semplicemente calato il silenzio”.

Giuseppe Favale