“Caro professore”

31 Ottobre 2006 Off Di Life

Colgo l'occasione per ringraziarvi  per l'affetto che , in questi giorni, avete dimostrato per il nonno e per la nostra famiglia.
Ricordo che da ragazzino, passeggiando con lui, tutti lo salutavano in continuazione dicendo: salve professo' !
Dopo aver fatto pochi passi la cosa diventava un po' imbarazzante soprattutto per me che  ero molto timido.
Fu' cosi' che per sfotterlo, affettuosamente anch'io iniziai a chiamarlo “professore”, lui stava al gioco e dopo qualche protesta si rassegno' ad essere “il professore” anche in famiglia.
Spesso mi parlava del suo lavoro a scuola, anzi pi? che  un lavoro era una vocazione, una passione che in tutti i modi cercava di trasmettere anche a me, avrebbe voluto infatti che anch'io intraprendessi la strada dell'insegnamento.
Mi raccontava dei suoi alunni, con molti di loro rimaneva in contatto anche dopo che questi avevano finito di studiare con lui.
Moltissimi gli manifestavano affetto e riconoscenza perche' anche grazie a lui avevano continuato a studiare diventando stimati ed affermati professionisti.
Ma il suo insegnamento non si limitava al programma ministeriale, egli parlava alle coscienze dei ragazzi,guidandoli e aiutandoli a capire cio' che di pi? vero ed importante vi ? nella vita,valori quali l'onesta', la religiosita', la serieta'nel lavoro e l'amore per la famiglia come istituzione fondamentale.
Ritengo che sia questa la sua eredita' pi? importante, della quale ha fatto partecipe tutti noi fra parenti, amici ed alunni, questo mi da' conforto adesso che ci sentiamo tutti un po' pi? soli.
Da molti anni dopo la pensione lo vedevo costantemente impegnato nella stesura di un libro che all'inizio doveva essere una raccolta di memorie e versi, successivamente decise semplicemente di raccontare la storia della sua vita attraverso il ricordo delle persone che aveva conosciuto additandoli quale esempio per tutti noi.
Alla fine di un lunghissimo lavoro di ricerca storica , fotografica, di testimonianze, aveva finalmente realizzato il suo libro“Luci che non si spengono”, aveva descritto un'ideale firmamento nel quale brillano come stelle persone che per il loro operato e stile di vita sono state da esempio per molti: in quel firmamento adesso brilla anche la sua luce,guida sicura nel difficile cammino della vita.
Spesso d'estate passavo a tarda sera da casa sua e nel giardino, ci dilungavamo a parlare di politica,soprattutto negli ultimi anni ci trovavamo d'accordo nel giudicare i nefasti effetti della globalizzazione, spesso confrontava il triste periodo della sua infanzia che aveva conosciuto la guerra a quello attuale,con la crisi economica, occupazionale e di valori e concludeva quasi sempre dicendo “poveri giovani, state vivendo un'epoca molto difficile”.
Non ha mai posseduto niente di particolarmente prezioso, le uniche cose che gli erano pi? care erano i suoi libri e la casa in cui abitava che aveva faticosamente costruito con il solo stipendio di insegnante elementare,neanche al vestire badava molto, lui era fatto cos?, un uomo semplice,quel che non era necessario per lui era inutile.
Mi raccontava dei suoi viaggi, quando era giovane,e ricordava soprattutto i ristoranti dove aveva mangiato e bevuto del buon vino in compagnia di qualche amico,poi spesso accompagnava il racconto con una citazione storica, oppure recitava a memoria i versi di una poesia che gli sembrava pi? appropriata per la situazione.
Aveva la patente di guida,ma in seguito ad un'incidente,  fortunatamente senza gravi conseguenze, decise di non guidare mai pi?, per questo motivo chiedeva spesso il passaggio, ben presto questa divento' una sua caratteristica che adesso molti ricordano con affetto.
Amava molto la famiglia, mi ha sempre incoraggiato nei momenti di difficolt?, non mi ha mai lasciato solo,neanche quando sono partito per lavorare in una scuola del nord, lui mi telefonava ogni giorno, voleva sapere se le cose andavano bene,le mie impressioni sulla scuola.
Aveva sempre un pensiero per tutti in famiglia, preoccupandosi soprattutto di coloro che, attraversando un momento difficile avevano bisogno di un sostegno,di una parola di conforto.
Questo e tanto altro ? stato il maestro Gravina…
Caro nonno adesso che sei andato via voglio salutarti cos? come ho sempre fatto…addio professore!

Grazie di cuore per tutto quello che hai fatto per me.

tuo nipote Carmine Gravina.