COLPA E CASTIGO

30 Maggio 2005 Off Di Life
Poich? ? l'umano che ? in voi , non la vostra essenza divina , che conosce la colpa ed il castigo.
Spesso vi ho sentito parlare di chi ha commesso un errore come se egli non fosse uno di voi,ma un estraneo ed un intruso nel vostro mondo.
Ma io dico che , come il santo ed il giusto, non possono elevarsi al di sopra di ci? che di pi? sublime ? in voi,cos? il malvagio ed il debole non possono cadere pi? in basso di ci? che di pi? infimo ? in voi.
E come una singola foglia non pu? ingiallire se non con il tacito consenso dell'intera pianta,cos? il malvagio non pu? compiere del male senza la complicit? di tutti voi.
Voi siete la via e i viandanti.
E quando uno di voi cade , cade a vantaggio di coloro che lo seguono, mettendoli in guardia contro l'ostacolo,Si, ma anche a causa di coloro che lo hanno preceduto, che sebbene di passo pi? veloce e sicuro, non rimossero l'ostacolo.
E vi dir? ancora una cosa nonostante la parola pesi sui vostri cuori:L'assassinato ? responsabile della propria uccisione,ed il derubato ha colpa del furto subito.
Il giusto non ? irresponsabile delle azioni del malvagio,e chi ? innocente non ? estraneo alle imprese dell'empio.
Si,spesso il colpevole ? vittima della parte lesa.
Ed ancora pi? di sovente il condannato porta il peso di chi ? senza biasimo e colpa.
Non ? possibile separare il giusto dall'ingiusto ed il buono dal cattivo;Poich? questi sono uniti come il filo bianco e quello nero tessuti insieme.
E quando il filo nero si spezza il tessitore controller? non solo tutta la tela ma anche il telaio.
Se qualcuno di voi volesse condurre a giudizio una moglie infedele,pesi sulla bilancia anche il cuore del marito e ne misuri l'anima.
E chi volesse frustrare l'offensore , scruti prima BENE lo spirito dell'offeso.
E se qualcuno vorr? punire in nome della giustizia l'albero del male …, ne esamini prima le radici;
Ed in verit? vi trover? le radici del bene e del male , del fecondo e dello sterile , tutte tra loro intrecciate nel silenzioso cuore della terra.E voi giudici che vi dichiarate giusti,Che giudizio pronunciate a carico di colui che, sebbene onesto nella carne ? un ladro nello spirito?
Come punite colui che uccide la carne nel caso in cui lui stesso ? ucciso nello spirito?
E come perseguite chi di fatto ? un truffatore ed un tiranno , ma che nello stesso tempo ? lui stesso addolorato ed offeso?
E come punirete coloro il cui rimorso ? gi? pi? grande delle loro colpe?Forse il rimorso non ? che quella giustizia amministrata dalla stessa legge che di buon grado servireste?
Tuttavia il rimorso non potete imporlo all'innocente, n? toglierlo dal cuore del colpevole.Inaspettato, il rimorso chiamer? nella notte affinch? gli uomini si sveglino e guardino nelle loro anime.
E voi che vorreste amministrare bene la giustizia, come lo potrete se non esaminando ogni azione in piena luce?
Solo allora capirete che il giusto ed il peccatore non sono che un unico uomo nel crepuscolo tra la notte della sua essenza pigmea ed il giorno della sua essenza divina,
E che la pietra angolare del tempio non ? pi? alta della pietra pi? bassa delle sue fondamenta….”(da “IL PROFETA” di K.Gibran)