Da Taranto la sfida dei ?Farmer market?

26 Maggio 2005 Off Di Life

I passaggi che portano sulle nostre tavole frutta, verdura ed ogni altro prodotto della filiera agroalimentare comportano, infatti, ricarichi di prezzi che sono divenuti ormai insostenibili per i consumatori. Il conseguente raffreddamento dei consumi va, poi, a riflettersi sulle attivit? degli stessi produttori, che assistono al costante declino della richiesta dei loro prodotti.
Un mercato senza intermediari, perci?, dovrebbe raggiungere lo scopo del contenimento dei prezzi di tanti prodotti agroalimentari, per determinare un maggiore potere d?acquisto da parte dei consumatori, attraverso l?offerta di prodotti locali a prezzi d?origine.

I ?Farmer? sono stati avviati dalla Coldiretti anche in seguito alla determinazione di Antonio Catrical?, presidente dell?Autority della concorrenza e mercato, di intraprendere un?indagine per accertare le effettive cause dei continui ed esagerati rincari dei beni alimentari.
Secondo un recente studio della stessa Coldiretti, nel 2004 ogni famiglia ha destinato mensilmente ben 451 euro per l?indispensabile acquisto di alimenti e bevande: 230 euro (51%) sarebbero serviti per alimentare la ?catena? del commercio e servizi, 135 (30%) sono andati alle industrie alimentari ed appena 86 (19%) alle imprese agricole di produzione.
La Coldiretti, stimando che i prezzi dal campo alla tavola aumentano mediamente di cinque volte, ritiene che la proposta del ?farmer market? possa divenire l?uovo di Colombo per stimolare gli acquisti e contribuire a rafforzare la leadership europea che l?Italia conserva per la qualit? della sua produzione agricola.

Negli ultimi cinque anni – afferma l?associazione degli agricoltori, dopo aver studiato approfonditamente questo modello in stile USA ? si ? notato che il numero di questo mercato ? cresciuto oltreoceano del 30%, passando da 3.000 a 3.700 strutture. Stesso consenso ? stato anche riservato in Gran Bretagna, ove i centri sono divenuti 450 con fatturato che si ? attestato a 264 milioni di euro annui.
La sfida al congelamento dei prezzi ?, quindi, partita anche dalle rive dello Jonio ed ha ricevuto gi? l?appoggio e la collaborazione di diverse associazioni di consumatori come Adoc, Adiconsum, Federconsumatori, Codacons e Adusbef.

Paolo Lerario
lerariop@libero.it
 
FONTE:  http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it