Dalla Rosa nel Pugno,Rifondazione,Udeur e l’ass.Arca pesanti critiche al PUG

19 Novembre 2006 Off Di Life

Il tono che avrebbero assunto gli interventi lo si ? subito compreso dalla breve introduzione fatta dalla Greco. “In ogni paese, ha sostenuto, il centro storico va preservato e conservato, evitando che nascono elementi che modificano la configurazione iniziale.
Nel centro storico vanno evitati costruzioni in contrasto con la sostenibilit? urbana: occorre fare gli interessi della collettivit?, e non di singoli individui”. Puramente tecnico e volutamente generico, senza quindi specifici riferimenti alle problematiche locali, l'intervento che ne ? seguito, quello dell'ing. Angelo Micolucci.
“La L.R. del 2001, ha detto fra l'altro, ha predisposto strumenti che permettono cambiamenti, rispetto al passato, sul modo di edificare. Si tratta di uno strumento urbanistico pi? flessibile rispetto al PRG. Le citt? in piena crescita ora sono poche, per cui non ? pi? pensabile prevedere grandi aree di espansione. Il PUG andrebbe visto come un elemento di sviluppo, e pu? segnare una nuova stagione, in rapporto per? a chi lo elabora.
La parte programmatica del PUG pu? essere modificata direttamente dal Comune, per cui si dispone di un elemento flessibile ed adattabile alle esigenze del territorio, mentre i PRG erano statici e calati dall'alto.
Deve esistere una sinergia tra la parte strutturale e quella programmatica, perch? se manca la parte strutturale si imbriglia il PUG ad essere un vecchio strumento urbanistico”.
I fuochi d'artificio sono stati aperti da Emiliano Capalbo, segretario dell'Udeur.
“Dal programma elettorale non si pu? prescindere, ha detto, ma ci sono contraddizioni tra lo scempio urbanistico e quanto proposto nel 2002.
Quello che ? sotto gli occhi di tutti non ? quello che avevamo proposto ai nostri elettori”.
Dopo aver letto stralci del programma elettorale del 2002, rivolgendosi al Sindaco Rocco Ressa, ha continuato: “Non siamo contro di te, siamo contro chi non ha portato avanti le idee della coalizione: neanche il centro destra ha programmato una aggressione simile al territorio.
Sostieni di avere l'approvazione dei tecnici del centro destra, e allora dico al centro destra: congratulazioni per l'acquisto!”.
Non meno incisivo l'intervento di Franco Parisi, vice presidente dell'Arca: “Mentre Capalbo parlava,  pensavo ad un vecchio valore che ci deriva dalla nostra nobile cultura contadina, e cio? rispetto della parola data. Questa amministrazione ha tradito la parola data quando chiese il voto per un programma, e non solo con riguardo alla questione urbanistica.
Le aree C sono aumentate di numero rispetto a prima, ed un'altra operazione ? stata fatta sulle B2, dove i volumi sono aumentati. Bocciammo il PRG e in breve tempo, si parlava di 3-4 mesi, si sarebbe presentato il PUG, evitando cos? l'assalto alla diligenza, per non consentire uno scempio urbanistico del territorio”. Pi? tecnico l'intervento dell'arch. Onofrio D'Onghia, del direttivo della Rosa nel Pugno.
“I cittadini dovrebbero intervenire nel processo di pianificazione, ha subito detto. La legge regionale parla di trasparenza nelle scelte, con la pi? alta partecipazione. In questo progetto tutte quelle aspettative non ci sono. Il dott. Andrea Lippolis sta conducendo una battaglia perch? Palagiano ? a rischio, e queste istanze vanno recepite.
Non ? solo cambiato il termine, PRG – PUG, sono i contenuti che sono diversi, per cui nel PUG ci sono le aspirazioni del territorio, e se non si studiano bene le cose il PUG, come ? accaduto, diventa un vecchio PRG.
L'Amministrazione ha proposto il DPP, ma non ha recepito le osservazioni fatte in quella sede, dandoci un PUG gi? confezionato. Volevamo discuterlo con i DS, ma hanno rifiutato”.
“Parlare di urbanistica a Palagiano, ha detto poi Tito Anzolin, dirigente della Rifondazione Comunista, ? una grande sofferenza, perch? mi ritrovo a parlare delle stesse cose dopo ventidue anni. In una recente intervista, il Sindaco ha detto di aver accolto qualche osservazione, ma non quelle che avevano una filosofia ed una impostazione completamente diverse. Fare il PUG vuol dire assumersi la responsabilit? delle scelte, perch? bisogna ottemperare diversi interessi, dei privati e della collettivit?. Il Sindaco ha detto che provveder? a far rinascere il Pino di Lenne: lo aspetto. Questo ? uno sviluppo distorto, e lo sviluppo degli ultimi tre anni ? dello stesso tipo di quello di prima. La partecipazione va costruita per renderla efficace. Questa amministrazione ha fatto molto meglio di quello che ha fatto la vecchia DC”.
Fin qui gli interventi in programma.
Sono poi seguiti gli interventi da parte del pubblico presente.
Due quelli di maggior rilievo. Cataldo Stellaccio, che dopo aver parlato tra l'altro della lottizzazione dell'ex oleificio ed aver criticato le scelte operate nel PUG, ha detto che  “Tito deve dare atto che l'amministrazione Stellaccio non ha consentito un aumento della volumetria nelle B2”, ed ha lanciato un appello: “Tutti quanti uniti e compatti dobbiamo.”
La frase non l'ha completata perch? ? passato ad un altro argomento, sempre inerente al PUG, ma il suo messaggio era chiaro.
Per certi versi inatteso, ? poi intervenuto il Sindaco Ressa, presente in aula: “In questa sala si sono tenuti almeno due incontri pubblici con una cinquantina di tecnici e cittadini.
Chiesi delle preosservazioni, non previste dalla Legge 20, ed alcuni tecnici e cittadini le hanno presentate. I Partiti che vogliono collaborare per una citt? diversa avrebbero potuto chiedere un incontro, e invece dopo l'adozione del PUG ci sono giunte osservazioni che lo stravolgono. Per quale motivo alcune forze politiche non hanno chiesto prima questi incontri, per far vedere lo scempio dopo?”.

Giuseppe Favale