Don Salvatore Casamassima. Di Lorella Perniola.

24 Marzo 2006 Off Di Life

Legata ai pi? sentiti riti del folklore locale, come la festa della Madonna della Stella, festeggiata ogni anno in Ottobre nel santuario di campagna in prossimit? dell?abitato cittadino, la chiesetta, costruita nel Cinquecento, ? la pi? antica parrocchia del paese e quella in cui si alimentano felici progetti di utilit? sociale.
Oltre le normali attivit? di catechesi, infatti, nei suoi locali si svolge quotidianamente il doposcuola, gestito dai volontari presenti in questa sede ormai da diversi anni.
Nei giorni dispari della settimana ? attivo un laboratorio per disabili ai quali partecipano genitori e giovani del Servizio Civile, impegnati in originali attivit? creative.
Di recente, d?intesa con l?associazione sordomuti di Palagiano, si ? sviluppata un?idea ingegnosa e solidale: dire messa, una volta al mese, la domenica alle undici, con la presenza dell?interprete gestuale. Lo stesso don Salvatore si sta impegnando nell?apprendere il linguaggio dei gesti per poter meglio andare incontro alle esigenze di parrocchiani un po? speciali.
Altro appuntamento ormai rituale, la mensa della domenica e dei giorni di festa. In questa occasione i volontari della parrocchia, a cui di recente si sono accompagnati quelli della Chiesa dell?Annunziata, preparano il pranzo per i meno fortunati, condividendo con loro il pasto domenicale.
Lo stesso don si dice stupito del risultato ottenuto in occasione dell?iniziativa natalizia a favore di Medici senza Frontiere: ai fedeli ? stato mostrato un braccialetto con uno spettro colorato che invitava a misurare le dimensioni delle braccia di bambini poveri o ammalati di zone devastate del mondo. Per loro, nell?arco della novena e del giorno di Natale, la chiesetta ha raccolto duemilaseicento euro.
Importante centro aggregante dipendente dalla parrocchia ? anche il ?campo della Pavone?.
Il luogo prende nome dell?ex proprietaria dell?appezzamento donato all?Immacolata, sul quale ? ubicato un antico frantoio che ancora oggi conserva nei suoi sotterranei le vestigia della locale civilt? contadina. Poco curato da chi di dovere, il frantoio ? affidato a qualche volenteroso operatore che lo attrezza in occasione del Natale.
L?ambiente rupestre, infatti, ben si presta a scenario naturale per l?allestimento del presepe che ?l?anno scorso ? stato premiato col secondo posto dell?Anspi, l?associazione nazionale oratori a cui ? associata l?Immacolata?, racconta con orgoglio Anna Pansini, una delle tante volontarie che trascorrono parte del loro tempo libero cercando di migliorare l?ambiente del campo.
Centro di ordinaria assistenza ai ragazzi, in particolar modo quelli disagiati, l?antico frantoio ? sede dell?oratorio in cui ogni giorno, adulti e giovani di ogni et?, si impegnano in diverse attivit?, soprattutto sportive: i primi in particolari corsi calcistici, i secondi in allenamenti e partite di calcio e basket nei campetti ?creati da loro stessi?, tiene a sottolineare Michele Piccolo, un altro volontario.
Nel campionato Anspi svoltosi lo scorso anno, la squadra femminile di calcio si ? affermata al primo posto, quella maschile al secondo.
In tutto questo don Salvatore trova anche il tempo di insegnare nelle locale scuola secondaria di I grado, accompagnandosi a volte con qualche accordo di chitarra: tanto perch? le sue riflessioni possano superare con umilt? quelle barriere che a volte si elevano tra allievi e docenti.
Un gran bel risultato per chi al clamore della popolarit? preferisce il sommesso mormorio di tanti atti quotidiani di concreta solidariet?.
Peccato che in tanta operosit? non si dia una svolta decisiva al restauro dell?antico rosone che cinge l?ingresso della chiesetta: non ? visibile dall?ormai lontano 2003, quando, in occasione dell?alluvione, l?ispezione del Genio Civile ne decret? la copertura con una salvifica quanto opaca rete protettiva.
La storia, in realt?, ha radici ben pi? lontane. Gi? l?ex parroco, don Salvatore Di Trani, inoltr? richiesta d?intervento alla Sovrintendenza alle Belle Arti, oltre 10 anni fa. Pi? tardi fu la volta del locale Istituto per Geometri, che tent? di adottare il monumento per progetto, senza riuscirvi. L?ultima richiesta ? stata inoltrata dall?ingegner Mario D?Agostino qualche mese fa.
In attesa di eventuale risposta, al rosone si auspica miglior sorte di quella toccata all?antica cappella di Lenne, distrutta e sostituita da una comune struttura moderna: la vistosa sponsorizzazione della Provincia, curatrice della ricostruzione, fa bella mostra di s? all?ingresso del Santuario!

Lorella Perniola.