FESTE IN CASA

19 Novembre 2004 Off Di Life

Certamente oggigiorno le feste in casa non sono pi? tanto diffuse come una volta, quando rappresentavano l?unica boccata d?aria fresca di una vita semplice e oltremodo diversa alla nostra. Erano l?unico momento ?mondano? e di aggregazione giovanile, le cose erano certamente pi? semplici, ma non per questo prive di fascino. Le feste erano fatte esclusivamente in casa, se si escludono ovviamente le feste del paese che persistono ancora oggi.  Guardando le foto sbiadite di allora si nota il cambiamento di look, rispetto alle foto di adesso, ma rimane uguale, se non forse maggiore, l?entusiasmo dei partecipanti. Il primo problema delle feste era trovare una casa abbastanza grande dove farla, una volta risolto questo dilemma rimaneva quello forse ancora pi? gravoso delle vettovaglie. Quando si trattava di un compleanno, o una ricorrenza in genere, il buffet era offerto dal festeggiato, e ovviamente il problema non si creava, quando, invece, la festa era organizzata da ragazzi per il semplice fatto di poter ballare e guardare da vicino le ragazze, l?unica risposta alla necessit? di poter mangiare qualcosa era l?autotassazione. Tutti i ragazzi che avrebbero voluto partecipare avrebbero dovuto dare, a seconda dell?epoca, 10, 100 o 1000 lire. La cosa bella era che risolti questi due ?madornali? problemi, la cosa era quasi fatta,  la musica, infatti, non rappresentava certo un impedimento per le feste di allora. Erano molti i musicisti che con pianoforti, chitarre, trombe facevo provare momenti magici ancora non molto frequenti  per via della povert? di allora. L?attesa che precedeva i giorni di festa era una sensazione intensa, tutti facevano progetti per la serata e ognuno aveva gi? qualcuna da incontrare. Da quel momento in poi tutto prendeva una piega che, probabilmente agli occhi dei ragazzi di allora, doveva essere una favola, repertorio musicale rigorosamente napoletano, tutti con la giacca ed il vestito nuovo e ragazze che, pur sempre accompagnate dai genitori, potevano concedere uno o, ai pi? fortunati, anche due balli. Tante gente mi racconta con estrema nostalgia quei momenti, quei canti e quell?allegria, la possibilit? di stare insieme e dare sollievo alla vita di allora, profondamente dura. Forse quello che faceva sembrare tutto ci? stupendo era la mancanza di altre opportunit?, l?inesistenza di ulteriori svaghi, ma ci? non toglie che la purezza di quei momenti rimane indelebile nella cultura di un paese?.

[pagebreak]

Oggi, invece, le feste in casa sono una estrema rarit?, sono estinte, come estinta ? la mancanza di divertimento, di svago e di aggregazione. I ragazzi di adesso hanno diverse alternative di divertimento, diverse possibilit? di intrattenere relazioni con ragazze (adesso senza le madri a seguito). Le possibilit? di adesso se confrontate con quelle di allora sembrano sconfinate, ci sono pub, discoteche o il semplice viale cittadino, anche i compleanni, adesso, sono festeggiati obbligatoriamente nei vari locali e sale ricevimento. Fino a quando io avevo quindici anni rimaneva ancora qualche scia di questa cultura festaiola fatta in casa. Il festeggiamento dei compleanni era ancora fatta in casa, e come non citare le mitiche e coreografiche feste sui terrazzi, che spingevano i passanti a guardare incuriositi in alto. Questa estate, per? la tradizione ? sembrata ritornare con ancora pi? fervore di un tempo. Nel caldo tropicale dell?estate palagianese c?? stata una bellissima festa in casa, ovviamente molto pi? ?blasonata? rispetto quelle di un tempo, pi? articolata e consona alle esigenze dei nostri tempi. La festa era di tipo Hawaiana , c?erano collane di fiori, musica tropicale e tanto ?cibo palagianese?. Il divertimento, per?, penso sia stato lo stesso delle feste fatte in casa anni or sono, perch? l?allegria sfrenata non appartiene ad un?epoca ben precisa, ma deriva dall?innocenza, dalla capacit? di stupirsi che in prevalenza ? posseduta dalla giovinezza.

Antonio Vinci