…”ho provato una grande emozione”

22 Novembre 2005 Off Di Life
?Si ? scelto di dedicare questi giardini a Peppino Impastato, un giovane ucciso dalla mafia, perch? qui ci sono generazioni che si incontrano, e ci ricorderemo del suo sacrificio ogni volta che ci fermeremo qui a riflettere. La mafia cerca di farci diventare un Paese arretrato, ed ? quindi importante non abbassare mai la guardia. Don Luigi Ciotti insegna che per vivere nella solidariet? occorre condivisione con chi ci sta vicino, e scaricarci dei piccoli privilegi che ognuno di noi ha. Occorre aspettare che chi ? debole ci dia la mano, per poter camminare insieme. Don Tonino Bello invitava tutti a non stare alla finestra, a scendere nelle strade e nelle piazze?. Con queste parole il Sindaco di Palagiano, Rocco Ressa, ha chiuso la fiaccolata della Carovana Antimafia che, partita dal quartiere Bachelet, si ? snodata per le vie del paese, per terminare alla Casa delle Culture, dove ? stata dedicata una stele al sacrificio di Peppino Impastato. ?Questa iniziativa ? molto importante, ha poi detto visibilmente commosso Giovanni Impastato, fratello di Peppino, perch? serve per mantenere alto il valore della legalit?. Peppino ha sbarrato gli occhi e rotto con l?ambiente in cui viveva e con la sua famiglia, di origini mafiose. Quando i bambini verranno qui a giocare, leggendo su questa stele il nome di Peppino, si chiederanno chi era e cosa ha rappresentato il suo sacrificio?. E? poi seguito il dibattito su ?Caporalato e lavoro nero?, cui hanno partecipato Rocco Ressa, il Segretario Provinciale CGIL Gianni Forte, il Presidente Provinciale CIA Nicola Spagnuolo, Giovanni Impastato, Giuseppe Scarano, Presidente del circolo locale SvegliArci, che ha organizzato la manifestazione. Al termine della serata, abbiamo rivolto alcune domande a Giovanni Impastato che, lasciandoci, ha detto che sarebbe stato felice di ritornare qui da noi, magari per una mostra fotografica su Peppino.
Durante la fiaccolata, spesso si girava?
S?, ? stata una gran bella fiaccolata. Grazie per la meravigliosa iniziativa. Mi sono commosso quando ho visto i bambini che hanno espresso i loro pensieri e le loro emozioni. Grazie agli insegnanti. Grazie a tutti, ho provato una grande emozione.
Cosa ha pensato quando ? stata scoperta la stele?
Ho visto bambini che giocano vicino agli anziani, ed ? un fatto molto importante, perch? un paese senza memoria non ha futuro.
Chi era Peppino Impastato, e cosa ha rappresentato suo fratello per lei?
Oltre ad essere mio fratello era in parte un compagno di viaggio, ed abbiamo condiviso molte battaglie. Era una persona molto scansonata, e riusciva a coniugare l?impegno politico con ironia e divertimento. E? stato per me un grande maestro, e mi ha insegnato a mantenere sempre alta la schiena, e a non abbassare mai la testa. Peppino ha operato una rottura storica e culturale non solo nella societ? e nell?ambiente in cui viveva, ma anche nella sua famiglia, che era di origine mafiosa.
Cosa non riesce a dimenticare di suo fratello?
La sua solitudine. A volte non riusciva ad uscire dalla solitudine che l?assillava, ma superava quei tristi momenti e raggiungeva la pace interiore.
Tutti abbiamo visto il film ?I cento passi?. Ritiene che il film riporti fedelmente la vita di Peppino?
Si, anche se un film ha sue esigenze narrative e di spettacolo. Ad esempio, la scena in cui io litigo con Peppino riporta esattamente quello che realmente accadde.

Giuseppe Favale