Il 28 e il 29 settembre si celebrano i Santi Medici Cosma e Damiano e San Michele Arcangelo
23 Settembre 2004per le grotte o ?laure? basiliane, i villaggi rupestri che si trovano nelle gravine del suo territorio: abitazioni, stalle, basiliche, viottoli, necropoli, persino un'antica farmacia, (o forse solo una colombaia) detta del ?Mago Greguro?, sono nella ?lama? della Madonna della Scala. Si tratta di monumenti della civilt? del ?vivere in rupe? risalente al Medioevo di quando le case e i centri di culto si scavavano nella roccia.
La visita alla gravina, la parola dall'etimo incerto definisce una profonda fenditura carsica scavata nei millenni da un arcaico corso d'acqua, lascia il segno per sempre sino ad avere nostalgia se non ci si ritorna qualche altra volta.
Alcune cripte sono affrescate con immagini sacre di pretto stile bizantino con colori vegetali o animali, o estratti dalla terra. Volti, tanti volti di Cristo, di Madonne, di santi, di vescovi, quasi a volersi rifare, gli artisti, degli impedimenti subiti sull'altra sponda dell'Adriatico per quelle lotte iconoclaste che proibivano appunto di dipingere motivi sacri.
La cucina massafrese ? a base di specialit? culinarie mediterranee, semplici e genuine: pasta fatta in casa come i ?pizzicarieddi? conditi con sugo di rag? o pomodoro fresco e cacio ricotta; zuppa di fagioli con olio crudo e ricotta forte, la ?capriate? ovvero purea di fave e cicoria selvatica. Come secondo gli ?gnummeriedd? d'interiora di agnello e cotti al forno con patate, e le ?tiedde? di agnello con patate o con ?lampasciune?, quando sono di stagione. Il tutto accompagnato da vino Primitivo ad alta gradazione.
L'ufficio informazioni turistiche (palazzo De Notarstefani, in via V. Veneto, 15 tel. 099-8804695) ? pi? che mai a disposizione dei turisti per visite alla gravina di S. Marco. Massafra ? a 16 chilometri da Taranto. Da Bari percorrendo l'autostrada, uscita Mottola, la si raggiunge in 40 minuti circa.
La visita alla gravina, la parola dall'etimo incerto definisce una profonda fenditura carsica scavata nei millenni da un arcaico corso d'acqua, lascia il segno per sempre sino ad avere nostalgia se non ci si ritorna qualche altra volta.
Alcune cripte sono affrescate con immagini sacre di pretto stile bizantino con colori vegetali o animali, o estratti dalla terra. Volti, tanti volti di Cristo, di Madonne, di santi, di vescovi, quasi a volersi rifare, gli artisti, degli impedimenti subiti sull'altra sponda dell'Adriatico per quelle lotte iconoclaste che proibivano appunto di dipingere motivi sacri.
La cucina massafrese ? a base di specialit? culinarie mediterranee, semplici e genuine: pasta fatta in casa come i ?pizzicarieddi? conditi con sugo di rag? o pomodoro fresco e cacio ricotta; zuppa di fagioli con olio crudo e ricotta forte, la ?capriate? ovvero purea di fave e cicoria selvatica. Come secondo gli ?gnummeriedd? d'interiora di agnello e cotti al forno con patate, e le ?tiedde? di agnello con patate o con ?lampasciune?, quando sono di stagione. Il tutto accompagnato da vino Primitivo ad alta gradazione.
L'ufficio informazioni turistiche (palazzo De Notarstefani, in via V. Veneto, 15 tel. 099-8804695) ? pi? che mai a disposizione dei turisti per visite alla gravina di S. Marco. Massafra ? a 16 chilometri da Taranto. Da Bari percorrendo l'autostrada, uscita Mottola, la si raggiunge in 40 minuti circa.
Autore:Vittorio Stagnani
Fonte: www.lagazzettadelmezzogiorno.it
