Il Barbaro ed i Ladri

13 Maggio 2005 Off Di Life
Egli ? illustre dinanzi a Dio ed agli uomini per i suoi numerosi miracoli e virt?, poich? chiaramente dimostra che ? vivo anche dopo la morte”.
Quel barbaro allora, avendo inteso ci? che dicevano, subito la nascose alla vista del suoi compagni e non ne fece parola con nessuno.
Quando l'esercito dei Vandali ritorn? in Africa con molti prigionieri ed un gran bottino, vi fece ritorno anche quel barbaro, che port? a casa sua la tavola di san Nicola.
L'uomo era un funzionario del fisco.
Un giorno egli tir? fuori l'icona e la mise dinanzi al suo deposito, dove erano contenuti tutti i beni, oro, argento e abiti lussuosi.
Quindi cos? parl? all'immagine: “Nicola, custodisci questo deposito, poich? io debbo partire”. Detto questo, se ne and?, lasciando addirittura aperto il deposito; egli,infatti, partiva tranquillo, come se vi avesse lasciato
molti guardiani. Tempo dopo alcuni ladri, passando vicino a quel deposito, videro che era aperto e senza custode; si misero allora d'accordo, per andare quella stessa notte a rubare tutto quanto in esso si trovava.
E questo appunto fecero.
Tornati di notte, indisturbati portarono via tutto: oro, argento, abiti e quant'altro ci fosse.

Solo l'icona sfugg? al saccheggio, lasciata appesa dinanzi al deposito.
Questi fatti avvennero per volont? di Dio, affinch? mediante questa vicenda l'Africa intera potesse chiaramente comprendere quanto potente fosse Nicola. Quando ritorn? quel barbaro, padrone del deposito, lo ritrov? completamente vuoto, tranne l'icona di san Nicola.
Allora cominci? a piangere ed a lamentarsi, lanciando urla laceranti; poi, rivoltosi con sguardo minaccioso all'immagine del beato Nicola, gli parl? come se fosse un uomo in carne ed ossa:
“O Nicola, sei stato un guardiano davvero fidato del mio tesoro!
Cosa hai fatto?
Fammi restituire la mia roba, altrimenti ti punir? con la frusta”.
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E detto ci?, afferrava una frusta e batteva l'immagine di san Nicola. Infine, quando si stanc? ben bene di percuoterla, aggiunse:
“Ti getter? di sicuro nel fuoco, se non riuscirai a farmi restituire i miei beni”.
Allora Nicola, piissimo e beatissimo confessore, commiserando assai la sua icona come se egli stesso fosse stato frustrato, in fretta raggiunse il luogo vicino, dove i ladri si stavano dividendo il bottino sottratto al deposito di quel saraceno.
San Nicola cos? si rivolse loro:
“O miserabili disgraziati che fate? Forse voi non sapete che io mi trovavo l? presenti quando avete perpetrato questa scelleratezza?
Infatti con i miei occhi vi ho visto, allorch? avete sottratto tutta questa roba”.
Elencando accuratamente le dimensioni ed il valore di ogni oggetto rubato nel deposito, disse ancora ladri:
“Sappiate che, se non mi darete soddisfazione per questo furto che avete commesso, restituendo ogni cosa che avete portato via, provveder? io a fare pubblica denunzia del furto.
Tutta questa roba ei stata affidata alla mia custodia, sicch? ora io, bench? innocente, per il vostro furto sono tato aspramente punito con la flagellazione. Ascoltatemi bene: io non vi risparmier? per niente, se non eseguirete le mie istruzioni,
anzi domani far? in modo che siate giustiziati”.
Quei ladri allora,
vedendosi scoperti e pensando che egli fosse un cittadino che li
aveva spiati, rimasero sbigottiti e spaventati pi? di quanto non si
possa credere.
Terrorizzati dalla minaccia del patibolo, riportarono
nelle tenebre della notte pi? fonda la refurtiva, ricollocandola nel
deposito.
IL mattino seguente, il barbaro venne e vide tutte le ricchezze che
aveva perso.
Cominci? a piangere per la gioia, dato che un cos?
grande miracolo era stato compiuto proprio per lui da san Nicola.
Abbracciata l'immagine, prese a baciarla, esclamando: “O san
Nicola, fedele e giusto, piissimo e misericordioso servo
dell'Altissimo Dio, quanto sei sublime, quanto grande, quanto
potente e davvero seguace e familiare di Dio, Re immortale!
In vita tu non hai mai cessato di lodarLo e da Lui dimostri di aver
avuto il potere di compiere tali miracoli, come ti sei degnato di
fare per me, che sono un pagano insensibile come il bronzo.
Ma da oggi io credo in Cristo ed in te”.
Cos? Lui stesso e tutti i suoi credettero in Cristo e ricevettero il battesimo; poi costru? una chiesa in onore di san Nicola, dove, insieme alla moglie ed ai figli, rendeva lode a Dio e al santo.