Importante convegno sull’agricoltura biologica organizzato dal circolo G.Lazzati

24 Ottobre 2006 Off Di Life

erano presenti: Rosario Gravina, portavoce del circolo Lazzati, la pediatra Annamaria Moschetti, G. Paparella, presidente nazionale dell'Istituto Certificazione Etica Ambientale, Salvatore Pulimeno, che ha presentato l'associazione Slow-Food, nata ad ottobre 2005 con 52 soci all'attivo, F. Catapano, vice presidente regionale CIA, A. Sanitate, presidente locale della Coldiretti, Luca Conserva, assessore provinciale all'agricoltura, l'on. Giusi Servodio, parlamentare della Margherita e vice presidente della Commissione Agricoltura. Era prevista anche la presenza di Preneste Anzolin, dirigente scolastico, assente per un lutto familiare, che avrebbe dovuto relazionare su “Cibi biologici nella mensa scolastica”. L'importanza ed il significato dell'Agricoltura Biologica, come ha spiegato Paparella, ? racchiuso in quattro concetti fondamentali: Salute, applicato non solo al cibo sano e genuino, ma anche come maggiore vicinanza al mondo agricolo; Ambiente, perch? legata ad un ambiente sano, inteso come benessere della persona e della comunit?. L' A. B. ? un modello di agricoltura che utilizza in modo appropriato i cicli che la natura ci mette a disposizione.

La parola Ambiente ? estesa a tutte le pratiche per la produzione del cibo (ad esempio l'uso degli scarti, in modo da ridurre l'emissione in atmosfera di anidride carbonica); Responsabilit? sociale o Equit? solidale, come necessit? di dar luogo a filiere virtuose, garantendo a tutti i partecipanti la stessa equit? sociale; Attenzione per il futuro. Non si rifiuta a priori l'impiego di nuove tecnologie, ma si rifiutano determinate tecnologie perch? considerate inutili e dannose. Non c'? posto per gli OGM perch? c'? una cura e attenzione del futuro.
Il Biologico, ha inoltre precisato, non ? un settore come lo ? l'agrumicolo, perch? non darebbe ragione a quello che sta dietro l'agricoltura biologica: Biologico ? un modo di affrontare le cose. Vediamo un po' di numeri. Sono circa 35.000 le aziende agricole biologiche in Italia, e la superfice interessata ? di oltre 950.000 ettari.
L'Italia ? il terzo Paese al mondo per la diffusione del metodo biologico, e il primo produttore in Europa (30% del biologico), mentre la Puglia ? una delle regioni pi? biologiche d'Italia. Siamo quindi di fronte ad un fenomeno che, da nicchia di mercato, sta conquistando sempre pi? i consumatori.
Di biologico come recupero culturale di quelle che sono le nostre radici ha parlato Conserva, subito constantando che “stiamo perdendo le radici di appartenenza del nostro territorio, perch? non distinguiamo pi? i suoi odori e i suoi sapori rispetto agli altri territori.

Gli agricoltori sono i primi ambientalisti perch? in qualche maniera tutelano il territorio. Molto importante ? la tracciabilit? dei prodotti, non solo intesa come provenienza, ma anche come qualit? organolettiche, perch? cos? salvaguardiamo le particolarit? del prodotto”.
Quasi in simbiosi gli interventi di Rosario Gravina e Annamaria Moschetti, ginecologo il primo e pediatra la seconda, con riconoscimenti in campo scientifico e di ricerca che travalicano la nostra Regione.
La Moschetti ha parlato principalmente degli effetti che l'uso dei pesticidi provoca nel bambino, che viene a contatto con essi tramite il latte materno e la placenta, ricordando che alcuni prodotti chimici danneggiano gli ovuli e gli spermatozoi dei genitori.
Ha inoltre accennato all'importanza delle bio mense, lanciando un appello per il loro incremento.
Pi? politico, dato il suo ruolo di portavoce del circolo Lazzati, l'intervento di Gravina, sempre con riguardo al suo ruolo di medico. “Le sostanze chimiche producono molte neoplasie, ha detto tra l'altro, e in molte di esse i pesticidi li troviamo sempre. I pesticidi causano addirittura cambiamenti comportamentali nei soggetti in evoluzione. Proponiamo la coltivazione biologica nei terreni pi? vicini all'abitato, per non inalare pesticidi, e la conduzione biologica di tutto il verde cittadino”.
Un “giusto per precisare” gli interventi di Sanitate e Catapano: “In Italia, hanno ricordato, ci sono meno residui sui prodotti rispetto alle altre Nazioni (cosa che far? poi chiedere alla Servodio un applauso per la nostra agricoltura).
La politica deve salvaguardare le produzioni europee.
Tantissimi agricoltori fanno bene il proprio lavoro, ma fa pi? rumore un albero che cade che 1000 alberi che crescono, questa ? la verit?.
I consumatori cercano la qualit?: quanti consumatori la conoscono e sono disposti a pagarla?”.
“Mi impegno a ritornare non appena approveremo il decreto fiscale collegato alla Finanziaria, ha poi promesso la Servodio, per illustrare quanto il Governo ha proposto per questo settore, per commentarlo insieme. Siamo quasi il primo Paese in Europa ad avere i prodotti di qualit? dell'agricoltura convenzionale. Partirei da qui per non avere contrapposizione o terrorismo.
Senza le ricerche non avremmo aiutato i nostri agricoltori a vincere la battaglia della qualit?.
Ci sono molti prodotti dell'agricoltura convenzionale che hanno caratteristiche biologiche riconosciute in Europa. Il Biologico non ? un settore, ? una capacit? politica per impostare uno sviluppo dell'agricoltura in modo diverso. La ricerca non va lasciata alla buona volont? di pochi, ma deve diventare sistema, ritornare nelle aule delle universit?, perch? senza agricoltura non si va da nessuna parte.
Bisogna abbassare i costi sulla qualit?, altrimenti avremo una generazione che avr? consumato prodotti a basso costo, non provenienti dall'Europa. L'Italia non deve far valere quantit? o quote, ma deve puntare sulla qualit? per aumentare la reddivit? del settore.
Ci vuole formazione, ha infine concluso, ce ne siamo dimenticati, dobbiamo fare ricerca non generica ma applicata, formazione e sostegno tecnico. Cuneo fiscale e credito di imposta sono stati attribuiti anche al settore agricolo. Bisogna pensare al suolo ed al sistema irriguo per avere una agricoltura pi? sana”.

Giuseppe Favale