Incontro-dibattito organizzato da CGIL-CISL-UIL

4 Maggio 2005 Off Di Life

Erano presenti all?incontro i segretari generali di categoria  dei lavoratori agricoli Mario Fraccascia (CGIL), Daniela Fumarola (CISL), Antonio Trenta (UIL), e il segretario generale FLAI CGIL Puglia, Liano Nicolella, che ha tenuto le conclusioni. Fra gli intervenuti segnaliamo l?on. Paolo Rubino, gli assessori Rinaldo Antonicelli (Palagianello) e Pierino Rotolo (Palagiano). Pi? volte citate sono state le ripercussioni che l?alluvione dell?8 settembre 2003 ha avuto sull?agricoltura. Negli anni 2002 e 2003, i braccianti giornalieri sono stati, rispettivamente, 3.091 e 3.062 unit?. Esaminando un campione di 800 lavoratori, nel 2002 si sono avute 76.532 giornate lavorative, scese a 64.051 nel 2003, con una perdita di 12.481 giornate, pari al 15%. Rapportando il tutto al numero reale dei lavoratori (3062), nel 2002 ci sono state 295.700 giornate lavorative, scese a 245.155 nel 2003, con una perdita stimata di 50.545 giornate lavorative.
?Condividiamo che gli imprenditori agricoli, ha detto Trenta, vengano aiutati con il decreto sulle calamit?, ma non condividiamo che non vengano aiutati i lavoratori agricoli. La riduzione dell?occupazione dei lavoratori in agricoltura ? un problema molto serio, e gli effetti della riforma varata dai ministri dell?agricoltura europei avranno ricadute negative sull?occupazione. Invitiamo i Comuni a discutere di queste cose, anche se il problema non si pu? risolvere a livello locale, e da Vendola mi aspetto particolare attenzione per il lavoro precario?. Un grido di allarme per la nostra Provincia, che risente di un decennio di calamit? e di carenze di infrastrutture, ? poi venuto da Fumarola. ?Abbiamo condiviso, ha continuato, il Piano Agricolo Triennale con la Provincia, in modo che si possa badare alla qualit? dei prodotti, non solo alla quantit?. In agricoltura non ? presente il lavoro nero, perch? il lavoro nero non si conosce, ma il lavoro grigio, perch? si conosce, ma non ? rispettoso di leggi e contratti?. Antonicelli ha poi fatto notare che il decreto di cui parlava Trenta riguarda solo le aziende agricole, perch? i lavoratori sono tutelati per il trascinamento. Ha chiarito che il Tavolo Verde, di cui ? uno dei promotori pi? attivi, ? nato prima di giugno, e non si ? mai posto in competizione con i sindacati. ?Il sommerso, ha continuato, non dipende solo dalle aziende, noi non vogliamo evadere, vogliamo solo che i contributi siano a livello europeo, per rendere competitiva la nostra agricoltura. Il Tavolo Verde ? nato per portare ai sindacati i veri problemi del mondo agricolo, e non chiediamo assistenza, ma incentivi sostenibili, con innovazioni strutturali?. L?assenza all?incontro di CIA e Coldiretti ? stata segnalata da Rubino e Fraccascia, che ha dato merito al Tavolo Verde di aver contribuito con le OO. SS. a mettere in risalto i problemi dell?agricoltura. Concludendo i lavori, Nicolella ha detto che non si pu? essere competitivi sul mercato scaricando tutto sui dipendenti: questa pregiudiziale deve cadere, ed occorre scrivere un nuovo patto sociale.

Giuseppe Favale