La violenza e i giovani

17 Marzo 2006 Off Di Life

?Purtroppo alcuni giovani (giovani che evidentemente o non sanno cosa ? successo in passato, o non sono in grado di comprenderlo) hanno imbracciato nuovamente le obsolete bandiere fasciste e comuniste ed, in loro nome, hanno ripreso a farsi la guerra inutilmente.
Presto ci scapper? il morto, e potremmo ricadere (tutti) in una nuova ondata di violenza senza quartiere tra bande di criminali neofascisti e bande di criminali neoproletari ?Atti estremi di estraniazione dalle regole della convivenza  sociale con picchi di circa il 43% da parte di giovani, cos? ripartiti 42% ragazzi e 35% ragazze.
Gli atti di vandalismo come sintomo di disagio culturale e sociale, infatti si rivolgono essenzialmente ai simboli della societ?. spesso al di l? del ceto di appartenenza, sono giovani non coinvolti positivamente nella scuola da cui non traggono stimoli non sentendosi partecipi .
Coloro che vivono la scuola come esperienza gratificante per il futuro e il presente per la realizzazione di se svilupperanno, sicuramente, il senso di appartenenza alla societ? e saranno lontani da azioni antisociali.
Naturalmente le contraddizioni ci sono e vengono dall?alto, come insegnare ai giovani il rispetto di regole civiche con gli esempi forniteci da Calderoli &C. bandiere come carta igienica, parlamento sede di scontri fisici, lo stesso premier che attacca i giudici segnala la mancanza totale del senso dello Stato e delle regole condivisibiliPer una societ? lungimirante bisogna investire nella scuola sia culturalmente che economicamente, l?unica vera rivoluzione ? nella cultura e nella pace.

Loredana Favale

Per chi volesse approfondire di Silvia Bonino ? Il fascino del rischio negli adolescenti? ed. Giunti