LE BUGIE AUTOASSOLUTORIE DI UN CATTIVO MAESTRO

30 Gennaio 2007 Off Di Life

LE BUGIE AUTOASSOLUTORIE DI UN CATTIVO MAESTRO

Oggi Sofri, racconta su Repubblica, a modo suo, il 1977. Parla di quella violenza come ineluttabile, come se cadesse dal cielo. Si commuove per le sofferenze di Cossiga. Fornisce un saggio di ci? che ? stata la sua vita, una bugia continua, una manipolazione della realt?, che alla fine lo ha portato alla sua vera professione: uomo della destra con i suoi accoliti costituiti ancora oggi in una potente lobby.

E' emblematico il suo racconto del 12 marzo 1977. Dice: “la citt? ? a ferro e fuoco: centinaia di feriti, arrestati, vetrine infrante, auto (utilitarie per lo pi?) incendiate o sfasciate, armerie svaligiate, sparatorie, caccia all'uomo”.Bastano queste parole per qualificare un cattivo maestro. Ma alcuni dati oggettivi della storia di quegli anni vanno dati perch? altrimenti si scambia questo angelo della violenza in un angelo e basta.Lotta Continua era, in gran parte, il club dei figli di pap?.
Giocavano alla rivoluzione, erano ben vestiti cosa che oggi pu? far ridere ma allora no perch? vi era gente che non poteva permettersi, ad esempio, i cappellini alla Lenin che sfoggiavano i Sofri ed i Lerner. Sofri innanzitutto era un gran maestro di violenza.
Basta leggersi il suo giornale degli inizi per vedere quanto aizzare vi fosse; dal quale aizzare ? venuta fuori la sua condanna per l'assassinio di Calabresi, anche se il chiacchierone non c'entra nulla. A questo proposito faccio una parentesi. Non ? sempre vero che chi muore ? una brava persona. E' il caso di Calabresi, persona implicata nell'omicidio di un onest'uomo come Pinelli.
Quest'ultimo fu gettato dal quarto piano della Questura di Milano da chi lo interrogava tra cui Calabresi. Il Calabresi fu poi ammazzato in modo indegno ma, come accadeva all'epoca (1972), vi erano interventi destabilizzanti della destra contro ogni cosa si muovesse a sinistra. Ogni militante di quegli anni sa che Calabresi fu ucciso dai fascisti con alla testa un tal Nardi che fu anche riconosciuto da testimoni, fu fermato e rilasciato mentre tentava l'espatrio, …
Ed oggi con la solita violenza alla storia si fanno monumenti a Calabresi, i fascisti sono diventati dame di San Vincenzo e si dimentica Pinelli. E tralascio qui le bestialit? dei lottatori continui (caratteristica solo loro) contro il movimento delle donne che furono pi? volte attaccate nei loro cortei con slogan che pi? che maschilisti erano delinquenziali.Ma torniamo al cattivo maestro.
L'illegalit? diffusa, gli espropri, furono teorizzati dai lottatori continui. Furono loro ad inaugurare la stagione delle persone mascherate nei cortei in una sorta di rincorsa a chi era pi? duro con Potere Operaio prima e Autonomia Operaia poi.Poi inizi? la tragedia del terrorismo, Brigate Rosse, Prima Linea, e varie altre sigle. Tutte insieme queste bande ebbero il massimo di sviluppo a partire dal 1976 (per poi iniziare a morire dopo l'assassinio di Moro nel 1978).
Al massimo del fulgore del terrorismo un leader molto rispettato come Sofri, avrebbe dovuto tenere stretta la sua organizzazione, preservarla dalla follia e scagliarsi con ogni forza contro il terrorismo assassino. Invece no, si disquisiva su queste cose con un ammiccamento snob.
Fino al crimine pi? grande che Sofri possa aver compiuto. In un convegno di Lotta Continua della fine del 1976 a Bologna il grande leader Adriano Sofri fece un discorso di scioglimento dell'organizzazione affermando che i militanti dovevano sciogliersi nel “movimento”. Ed all'epoca il movimento era egemonizzato da autonomia operaia e dai gruppi terroristi. Quindi migliaia di persone furono quantomeno abbandonate a se stesse e ragionevolmente spinte verso lidi infami.
Nel suo racconto del 1977 Sofri ci tiene a dire che questo fu l'anno della violenza ma lui non c'era pi?! Capito il ragionamento di tale cattivo maestro?
Scioglie in modo indegno Lotta Continua tre mesi prima e poi egli non c'? pi?! Questo ? Sofri.Ma ? anche un subdolo personaggio che tenta la comprensione del lettore sprovveduto. In quella frase che ho riportato vi ? un'inutile precisazione tra parentesi. Si dice che le auto incendiate e sfasciate erano delle utilitarie, quindi di persone non benestanti. Era lo spirito di Lotta Continua che Sofri non dimentica. Colpire i ricchi con una stupida lettura del marxismo leninismo, dimenticando il lavoro salariato ed il capitale, misurando tutto, anticipatore di Berlusconi, con i soldi. Ma c'? di pi?. Sembra quasi che si andasse alla ricerca di auto da bruciare e da sfasciare.
Dimentica il Sofri che le macchine erano incendiate o bruciate per fare barricate, per difendersi da una polizia che attaccava con la brutalit? che ebbe poi il suo esito qualche tempo dopo con l'assassinio di Giorgiana Masi e le menzogne di Cossiga al Parlamento. Quando si ? in quelle condizioni si prende ci? che si trova vicino, non si fanno ricerche accurate per capire quale macchina va bene e quale no. Ma Sofri sa di parlare con persone che in massima parte non c'erano e gli amici suoi che c'erano erano quelli che iniziavano ad attrezzarsi per attaccare lo Stato.
E' vero che molti manifestanti furono defraudati, ma proprio dai personaggi alla Sofri. Si scendeva in piazza per protestare per l'assassinio di Lorusso a Bologna. Ricordo che mi ritrovai con alcuni miei studenti. Ricordo che dovetti preoccuparmi soprattutto di tirarli fuori da quella situazione indirizzandoli verso viuzze laterali e spingendoli letteralmente via. Non c'? nulla da fare sono i bugiardi e gli infingardi che fanno la storia. E' Sofri che scrive su Repubblica ed ? Sofri che ha ragione.Roberto RenzettiPS. A margine, molto a margine di Sofri, vi ? il servizio del TG1 del Riotta ex manifesto che fa un'insalata mista del 1977. Parla anche della cacciata di Lama dall'Universit? ma in modo che nessuno sappia e capisca quale violenza (sindacato e PCI) passava sulla testa degli studenti e dei lavoratori.Riporto

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