MEMENTO AL CAMPIONE

13 Luglio 2006 Off Di Life

Prest? il suo volto a pubblicit? di saponette e, ignorando le prese in giro dei rivali, consapevoli della sua incapacit? di mettere in fila tre frasi corrette, firm? un libro scritto in sua vece da un altro. Non aveva senso del ridicolo: una volta vinto il campionato mondiale si consider? l'uomo pi? importante del pianeta e il fatto di aver sconfitto avversari pi? dotati e soprattutto, di guadagnare pi? di loro, trasform? la sua iniziale insicurezza in una forma fredda e ostentata di orgoglio. Non ? forse cos? facile crederti un grand'uomo quando non ti ostacola la pi? pallida idea che siano esistiti personaggi come Rembrandt, Beethoven, Dante o Napoleone? Dati i suoi limiti mentali un tipo del genere sa una sola cosa: che non ha perso una partita da mesi. Quindi non gli passa per la testa che esistano al mondo valori diversi dal gioco e dal denaro e ha ogni ragione per sentirsi soddisfatto”.

(Stefan Zweig, “Novella degli scacchi”, libera traduzione)