Memoria e profezia

15 Aprile 2005 Off Di Life

 

Convegno diocesano di Studi sugli Archivi ecclesiastici di Castellaneta

?Memoria e Profezia: il patrimonio archivistico della Chiesa di Castellaneta. Prospettive di salvaguardia, tutela e valorizzazione?. Questo ? il titolo del Seminario di Studi che la Commissione per i Beni Culturali della Diocesi di Castellaneta ha organizzato l?11 dicembre 2003 seguendo l?accorto suggerimento del Vescovo Mons. Pietro Maria Fragnelli che ha inteso ogni anno dedicare una giornata di studi alle varie tipologie dei beni culturali – i beni storico-artistici, architettonici, librari, archivistici, ecc. ? per porre in evidenza l?eredit? di un grande passato che abbiamo il compito di conoscere e tutelare. Il nostro Vescovo, con sensibilit?, ha inserito queste attivit? nella sua Pastorale, proponendo lo studio degli Archivi Ecclesiastici come indagine propedeutica indispensabile a dare un saldo fondamento storico alle future ricerche. I lavori si sono aperti in mattinata presso l?Auditorium del Comune di Castellaneta ed hanno visto la partecipazione numerosa degli allievi delle ultime classi del Liceo classico ?Q. F. Flacco? e dell?Istituto Professionale ?M. Perrone? di Castellaneta oltre che di vari cultori e specialisti del settore. Il Vescovo ha fortemente desiderato la partecipa-zione dei giovani ai quali ha comunicato l?importanza della loro presenza in quanto destinatari di un dono: il dono del Bene vivo della Memoria, cio? della testimonianza che tante persone toccate dal mistero di Cristo hanno saputo tramandare.

Mons. Prof. Cosimo Damiano Fonseca, Presidente della Commissione per i Beni Culturali della Diocesi e Membro del Consiglio Nazionale per i Beni Culturali ha introdotto il Convegno esponendo le tipologie degli Archivi Ecclesiastici, la loro natura, le normative ed il carattere culturale e formativo che la Chiesa riconosce loro. Ha ripercorso quindi la storia degli archivi ecclesiastici come luoghi di memoria della Chiesa a partire dalla formazione delle prime comunit? cristiane sino ai pi? recenti documenti pontifici di Giovanni Paolo II, il quale con la promulgazione Pastor Bonus del 28 giugno 1988 ha dato precise indicazioni su questi strumenti necessari alla conservazione della memoria, alla attualiz-zazione ed alla fruibilit? del prezioso patrimonio che testimonia e trasmette la storia ed il senso della tradizione cristiana.

La Prof.ssa Domenica Porcaro Massafra, docente di Archivistica nell?Universita degli Studi di Bari e Sovrintendente archivistico della Puglia ha esposto gli interventi di fattiva collaborazione e di efficace intesa tra Stato e Chiesa che assicurano la conservazione, la tutela e la valorizzazione dell?immenso patrimonio culturale e storico degli Archivi Ecclesiastici. E? quindi intervenuto Don Domenico Giacovelli, Cancelliere della Curia che ha riferito sull?Archivio vescovile di Castellaneta che conserva, tra l?altro, un manoscritto del ?Commentarius in Ium Sententiarum? di Egidio Romano della prima met? del XIV sec. Mons. Luigi Gozzi, archivista del Capitolo della Cattedrale ha ricordato il prezioso tesoro delle pergamene e degli altri documenti custoditi in questo Archivio.

La restituzione al Sindaco di Castellaneta ing. Andrea Nicolotti del manoscritto della ?Istoria Civile della Citt? di Castellaneta ? 1756-57? rinvenuto recentemente durante i lavori di riordinamento dell?Archivio diocesano, ? stato un segno efficace di collaborazione fattiva in vista di un comune e corretto impegno per la valorizzazione di tali beni.

Nel pomeriggio i lavori si sono trasferiti presso il Centro Pastorale ?Lumen gentium? dove le relazioni dei vari studiosi si sono succedute a delineare quasi una radiografia delle diverse realt? del territorio diocesano attraverso l?indagine sugli Archivi delle Chiese Collegiate e delle Parrocchie. Il Dott. Angelo Pavone ha riferito con un articolato intervento sugli Archivi parrocchiali di Massafra e di Mottola; il Prof. Antonio Alemanno si ? invece occupato sia dell?Archivio della ex Cattedrale Maria S.S. Assunta di Mottola che dell?Archivio parrocchiale di Palagianello. Il Prof. Carlo Dell?Aquila ha relazionato sull?Archivio della Collegiata di S. Lorenzo Martire di Laterza che custodisce il registro dei ?Nati? pi? antico della Diocesi risalente al 1541. Il contributo della Prof.ssa Raffaella Bongermino, riguardante gli Archivi parrocchiali e le Confraternite di Laterza, ha preceduto le relazioni della Prof.ssa Anna Maria Fiore che si ? occupata degli Archivi di Ginosa e della Dott.ssa Maria Grazia Festa che ha esposto la realt? archivistica parrocchiale di Palagiano. La tipologia degli Archivi ecclesiastici ? stata completata dalla esaustiva relazione del Dott. Vito Fumarola che ha abbracciato il vasto campo degli Archivi delle Confraternite e dei Luoghi Pii. Pur nella sostanziale omogeneit?, lo studio di ricerca sugli Archivi ha evidenziato la loro autonoma e specifica identit? mettendo in luce l?impronta unica ed irripetibile di ogni realt? locale.

La Dott.ssa Carla Palma della Soprintendenza Archivistica per la Puglia ha esposto l?importanza dell?uso delle tecniche informatiche come risorsa e strumento di cui fruire per poter corrispondere ad una circolarit? di informazioni facilitata anche dall?omogenea schedatura dei Beni Archivistici. Mons. Salvatore Palese, Presidente della Associazione Nazionale degli Archivisti Ecclesiastici ha concluso con la sua presenza e con il suo attento ascolto la densa giornata di studi, congratulandosi per l?iniziativa, quasi un anticipo, seppur geograficamente ristretto, del Convegno che vedr? nel 2005 l?Europa coinvolta nell?indagine di questa tipologia di Bene Culturale, ed ha auspicato che il lavoro intrapreso cresca, si sviluppi ed abbia maggiore risonanza.

Al termine dei lavori Mons. Fonseca ha sottoposto ai presenti un voto approvato poi entusiasticamente che cos? recita: ?I partecipanti al Convegno hanno preso atto della grande importanza del patrimonio Archivistico diocesano in quanto esso costituisce parte integrante ed essenziale della civilt? e della cultura della comunit? ecclesiale perch?  in esso, lungo il corso dei secoli, ? impresso il segno pi? autentico della propria crescita religiosa e civile. Si ? inteso inoltre ribadire la necessit? di favorire con ogni mezzo la conoscenza del valore, del significato, della natura stessa di questo patrimonio, nella speranza che al pi? presto l?Archivio Storico trovi collocazione nel Polo museale che si intende realizzare nell?ex Seminario vescovile di Castellaneta e che venga promosso un corso di formazione professionale per Archivisti Ecclesiastici, di intesa con la Regione Puglia e con la Soprintendenza Archivistica per la Puglia. Sar? quindi opportuno incentivare l?opera di ordinamento, studio e di edizione al fine di rendere accessibile una serie di testimonianze documentarie che fa corpo tutt?uno con la storia religiosa dell?intero territorio diocesano?. Il Vescovo Pietro Maria Fragnelli concludendo il convegno ha espresso ?l?ansia? e la necessit? di comunicare e trasmettere a tutti questa memoria preziosa e viva individuando con passione i mezzi pi? idonei per questo importante compito profetico. Il nostro dialogo a pi? voci ci faccia custodi e canali dell?immenso patrimonio che abbiamo ricevuto in eredit? dalla millenaria storia della Chiesa che conserva le tracce, come amava dire Paolo VI, del ?transitus Domini? in mezzo agli uomini.

Maria Grazia Festa

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di

Festa Maria Grazia

Gli Archivi parrocchiali di Palagiano

La Chiesa e l?Archivio della Parrocchia di San Nicola

Chi, passando per Viale Chiatona, volge lo sguardo verso uno dei nuovi rioni di Palagiano sorto nella zona detta ?Lupini?, vedr? stagliarsi una grande chiesa dal prospetto che ricorda lo stile romanico: ? la parrocchia pi? giovane di Palagiano1 ed ? dedicata a San Nicola, Vescovo di Mira.

La parrocchia di San Nicola fu istituita il primo Dicembre 1961 e dal 1962 fu affidata alle cure di don Giuseppe Maraglino che continua ad essere parroco titolare. La costruzione della chiesa attuale avvenne per iniziativa del Vescovo Nicola Riezzo con progetto dell?architetto Michele Giannico e fu inaugurata da Monsignor Guglielmo Mottolese in qualit? di Amministratore apostolico della Diocesi di Castellaneta il 4 aprile 1971, Domenica delle Palme.2

L?Archivio della parrocchia ? custodito all?interno dell?ufficio parrocchiale ed ? tenuto con molto decoro. Vi sono presenti, a partire dal 1962, tre Libri dei Battesimi, due dei Cresimati, sei dei Matrimoni, un libro dei Defunti; il libro della Prima Comunione ? datato 1985. Cinque faldoni raccolgono tutta la documentazione relativa agli avvenimenti ed alle iniziative riguardanti la vita e l?attivit? parrocchiale. Il primo, datato 1962-1971 raccoglie tre cartelle contenenti i progetti per la costruzione della nuova chiesa; il secondo conserva la documentazione relativa alle opere realizzate (mosaici, rosone, confessionale), lo stato patrimoniale della parrocchia; il terzo faldone contiene due cartelle riguardanti l?Azione Cattolica, i verbali dei consigli parrocchiali, la bozza di un censimento. Il quarto raccoglie i documenti concernenti la scuola materna annessa alla parrocchia nel periodo 1967-1975. Infine, nell?ultimo faldone, sono contenuti i documenti che riguardano il bilancio parrocchiale e le Visite pastorali.

La Chiesa e l?Archivio della Parrocchia Maria SS.ma Vergine Immacolata

La chiesa dell?Immacolata, recentemente restaurata, sorge in corso Lenne a ridosso della facciata nord dell?ex convento dei Francescani la cui presenza ? menzionata nel 1541 nel Breve Apostolico di Papa Paolo III Farnese.3

La chiesa fu consacrata alla Vergine Maria dal Vescovo di Mottola Giacomo Micheli il 14 febbraio 1582 ?[?] cos? come si vede scritto in una Pietra posta sopra la porta maggiore di detta Chiesa dalla parte di dentro? ed ? ricordata col titolo di ?S. Maria della Nova?, probabilmente per distinguerla dalla cappella del convento francescano.4

Tra alterne vicende il convento con annessa chiesetta, fu soppresso nel 1809 in seguito alle leggi Napoleoniche ed incamerato nel 1861 nei beni demaniali dello Stato. I locali dell?ex convento furono utilizzati come scuola, quindi divennero sede dei Fasci; la Chiesa fu adibita a cinema ed a teatro sino a quando nel 1938 fu consegnata dal Comune a Monsignor Francesco Potenza e riconsacrata. Dieci anni pi? tardi, si acquisirono i locali dell?ex convento e finalmente, l?11 febbraio 1953 la nuova parrocchia dedicata a Maria SS. Vergine Immacolata veniva consegnata dal Vescovo Francesco Potenza alle cure del parroco don Donato Rota che dal 1958 divenne titolare anche della chiesa rurale di S. Maria delle Grazie in Conca d?Oro.5

L?Archivio parrocchiale dell?Immacolata ? custodito in tre scaffali di metallo all?interno dell?ufficio parrocchiale. Uno di essi conserva tre Libri dei Battesimi, quattro dei Cresimati, otto dei Matrimoni, due Libri dei Defunti, tutti a partire dal 1953. I Libri Canonici della chiesa di S. Maria delle Grazie segnano l?anno 1958.

L?Archivio parrocchiale dell?Immacolata ? caratterizzato dall?impronta singolare che don Donato Rota ha saputo lasciare attraverso la presenza di ben 89 cartelle. Diversi gli argomenti segnati a fronte di quasi tutti i fascicoli: statuti e regolamenti della associazioni locali, opuscoli e lettere encicliche, registri del catechismo, S. Messe, tridui, novene, inni eucaristici, ritiri, missioni. Ogni fascicolo custodisce opuscoli, ritagli di giornali, osservazioni personali, libretti ed immagini concernenti l?argomento segnato. In particolare ? visibile, nel suo svolgersi, la storia dell?Azione Cattolica presente nella parrocchia sin dalla sua istituzione. Sono ben 19 le cartelline che raccontano la presenza e l?attivit? dell?Unione degli Uomini di A.C. dedicata a Cristo Re, dell?Unione Donne dell?A.C. dedicata a S. Maria la Nova, della Giovent? Femminile di A.C. dedicata alla Beata Vergine Immacolata. Oltre agli elenchi, ai verbali, ai programmi, sono conservate riviste degli anni ?50-?60 quali ?Squilli? (rivista dei militanti rurali di A.C.), ?La Vetta?, ?Piccole Voci?, ?Il Nuovo Impegno?, pubblicazioni che accompagnavano la crescita dei vari gruppi di A.C., del Catechismo dei pi? piccoli, del ?Movimento Laureati e Universitari?. La cartella segnata ?Anno Mariano 1954? con programmi, opuscoli, manifesti e giornali dell?epoca ed il fascicolo ?Congresso Eucaristico Nazionale di Lecce 1956? contenente bollettini di informazione, schede di iscrizione, opuscoli, una pianta della citt? di Lecce stampata in occasione dell?evento, sono due esempi di materiale storico-documentario che noi oggi possiamo ancora conoscere ed apprezzare grazie alla cura ed alla sensibilit? di don Donato. ?Sport e Turismo?, ?Battisteri e Campane?, ?Canti sociali della Giovent? femminile e Inni al Papa?: cos? il titolo di alcuni fascicoli che confermano l?attenzione che questo sacerdote nutriva per ogni aspetto della vita ecclesiale e sociale della sua parrocchia e del suo tempo storico. Oggi, attraverso un primo censimento, ci ? data la possibilit? di valutare l?esistenza, la consistenza e l?interesse di tale cospicuo materiale documentario incentrato sulle vicende dell?intera comunit?, ma anche di singole persone.

    La Chiesa Matrice Maria SS.ma Annunziata

Per ultima, e non certo d?importanza, ricordiamo la Chiesa Matrice Maria SS. Annunziata con la sua facciata semplice ed austera, edificata nella seconda met? del XVIII secolo e sita in via De Gasperi.6

Della chiesa parrocchiale ?sub invocatione SS. Annunciatae? si ha una prima notizia nella Relatio ad limina redatta da don Marco Todaro per il Vescovo don Benedetto Russo nel 1612,7 quindi nella Relatio di Mons. Luigi della Quadra del 16708 che ci .riferisce riguardo alla chiesa parrocchiale in cui l?arciprete si prendeva cura delle 288 anime a lui affidate ed aveva il compito di annotare le generalit? dei battezzati su di un apposito registro. Nel corso del ?600,9 in seguito alle carestie e pestilenze che ciclicamente ricorrevano, Palagiano pat? un decurtamento della popolazione. Tuttavia il periodo che va dalla fine del ?600 all?inizio del ?700, segn? un consistente incremento demografico. Il Catasto Onciario del 1744 offre un censimento della popolazione palagianese di complessive 873 anime: ?A questa data Palagiano non ? pi? la minuscola comunit? conosciuta all?inizio dell?et? moderna, ma un centro con una propria identit? urbana ed una fisionomia demografica ben marcata?.10 Ed ? del 19 giugno 1768 una delibera del decurianato di Palagiano riunito ?nel Chiostro di S. Francesco, sotto il titolo di S. Maria La Nova, loco solito e consueto dei Pubblici Parlamenti?,11 in cui si approva l?edificazione di una nuova chiesa ?[?] ritrovandosi la chiesa parrocchiale in uno stato malissimo che non ci si pu? celebrare, ed essendo la medesima picciola, rovinosa ed incapace per il popolo di questa Terra, in dove continuamente si commettono dell?intemperanze e disordini e maggiormente nel tempo di Quaresima siamo obbligati a far predicare nella Chiesa de? P. P. Conventuali di questa Terra essendo questa pi? capace perci? si stima necessario di edificare di pianta in mezzo del largo di questa Piazza, da pi? tempo lasciato il sito per un tal uso [?] una Chiesa che venga di ottima perfezione e capace di tutto il popolo?.12

L?appalto per la costruzione della nuova chiesa parrocchiale che doveva essere realizzata nel giro di quattro anni, dal 1? ottobre 1768 alla fine di settembre del 1772, fu affidato dall?Universit? della Terra di Paliggiano13 al Capomastro Francesco Saverio Miraglia di Taranto al prezzo di 3.170 ducati. L?Universit? di Palagiano disponeva di una parte di tale somma vincolata alla costruzione della nuova chiesa parrocchiale grazie ad una causa intrapresa contro la Mensa Vescovile di Mottola.

La chiesa dell?Annunziata ? indicata anche come chiesa di San Rocco, patrono di Palagiano, la cui venerazione risale al 1853.

L?Archivio della Parrocchia Maria SS.ma Annunziata

Risale al 1670 la prima notizia della presenza del Libro dei Battezzati la cui tenuta era stata imposta, insieme al Libro dei Matrimoni, dal Concilio di Trento nel 1563.14 Tuttavia solo a partire dall?Ottocento emerge una particolare attenzione per la cura e la custodia dei Libri Canonici.15

[pagebreak] Correva l?anno 1825 quando, il 22 maggio, il Vescovo Salvatore Lettieri, zelantissimo Pastore16 impegnato nella rinascita della vita spirituale della nuova diocesi, cos? faceva annotare in Santa Visita: ?[?] ha richiesto poi i libri Parrocchiali e li sono stati presentati molti volumi di diverso sesto, mal cuciti, ed in niun modo ordinati, per cui, con l?assistenza del molto Rev. Arciprete di Massafra all?oggetto chiamato hanno ritrovato un disordine notabile, ed ha ordinato che fussero alla meglio riuniti, e composti di volumi in forma di libro in modo da poterne far uso e da riscontrarsi al bisogno. Ed allora quando saranno cos? formati, avesse cura il Vicario di farli pervenire in Massafra dove passer? il detto Monsignore, affinch? ritrovandoli proprii almeno mediocremente, potesse approvarli?.17

I Libri Canonici, in seguito rilegati in volumi, erano stati iniziati da don Giuseppe Guerra a partire dal giugno 1750, anno in cui il suddetto arciprete prese possesso della chiesa parrocchiale di Palagiano, come egli stesso ci ricorda sul frontespizio delle tre serie dei ?Nati?, ?Matrimoni? e ?Morti? che risalgono tutte al 1750. In realt?, proprio la serie dei volumi ?Nati? manca del primo libro: poich? il volume segnato II del libro dei ?Nati? principia come gli altri al 1750, si presuppone che le carte raccolte nel I volume, a tutt?oggi mancante, siano i primi registri in cui venivano conteggiati sia i ?Nati?, che i ?Matrimoni? ed i ?Morti?. ? del 1846, infatti, un elenco dettagliato di ciascun Libro Canonico a partire dal 1750. L?arciprete di Palagiano Saverio Lazazzera, dopo aver accuratamente descritto ad uno ad uno i 19 ?libri Parrocchiali della Chiesa Ricettizia di Palagiano che si conservano nell?Archivio Arcipretile sito in Sacrestia?, puntualizza: ?[?] Vi esistono nell?Archivio Parrocchiale dieci libercoli di antichit? remotissima i quali sono assai informi e dalla durata longeva?.18

Nel 1830, la parrocchia di Palagiano ? ancora sprovvista di un archivio per cui l?Amministrazione del Capitolo cos? prescrive: ?Ordiniamo che si formi al pi? presto possibile, nella Sagrestia un Archivio che far? costruire il Procuratore a spese della Mensa con tre chiavi, giusto l?art. 11 degli Statuti. Fino a tanto che si costruir? detto Archivio, l?arciprete custodir? tutte le carte che ordiniamo che se ne faccia un elenco per averne conto nella consegna per il passaggio dell?Archivio?.19 Nonostante questa sollecitazione nei dieci anni successivi i registri venivano ancora custoditi presso l?abitazione del parroco, come si ricava dalla Santa Visita tenuta da Monsignor Pietro Lepore a Palagiano nel 1836.20 Quattro anni pi? tardi si annoter? l?avvenuto passaggio dei Libri Canonici dall?abitazione del curato all?interno della sagrestia.21

Attualmente l?archivio della parrocchia SS. Annunziata ? collocato in una stanza adiacente all?ufficio parrocchiale ed ? custodito in un armadio di metallo chiuso a chiave. Conserva: diciannove Libri dei ?Nati?; diciassette dei ?Matrimoni?; sette dei ?Morti?, dal 1750 ad oggi; sei Libri dei ?Cresimati? dal 1803; due Libri di Prima Comunione dal 1984; sei faldoni di ?Licenza del Vescovo al Parroco? (Contrahatur 1929-1994); quattro cartelle di notificazioni matrimoniali (1914-97); un faldone segnato ?Musica? contenente partiture manoscritte ed a stampa, libretti musicali e novene (dal 1933); un faldone segnato ?Bollettini Diocesani? (anni 1938-68); una cartella col titolo ?Ministranti? (1985-88); una intitolata ?Manifesti e avvisi sacri? (1979-81); una ?Missione 11-21 gennaio 1979?; ?Azione Cattolica? (1979-80); ?Giornale Parrocchiale? (1978-79).

Sul terzo ripiano ? presente un faldone con nove fascicoli che contengono carte e documenti datati dal 1831 al 1949. I fascicoli non sono ordinati cronologicamente o per argomento ed alcuni custodiscono carte riservate. Nel secondo fascicolo ? presente una bozza di inventario stilato recentemente da cui si evince, dall?attuale riscontro, l?avvenuta sottrazione da una filza ivi custodita, di alcuni fogli datati 14 febbraio 1884 riguardanti la Confraternita del Carmine. Questo fascicolo contiene in particolare documenti che abbracciano gli episcopati di Gaetano Bacile dal 1880, di Fra? Giocondo De Nittis dal 1886 e di Agostino Laera dal 1909. I decreti vescovili, amministrativi, cos? come le minute che registrano dettagliatamente materiali e costi di apparati di addobbo, le vicende che riguardavano le Confraternite assieme alle disposizioni di carattere ecclesiastico-istituzionale che regolavano i momenti ?forti? del tempo liturgico quali la Quaresima, la Pasqua ed i Mesi Mariani, emergono in tutta la loro dovizia di particolari, legando indissolubilmente la vita della parrocchia a quella della comunit? locale.22

Tra le devozioni pi? significative e partecipate dai fedeli, sullo scorcio dell?800, si distingue il culto della Vergine Maria. Le disposizioni riguardanti le feste mariane non si limitano a semplici raccomandazioni di culto esteriore ma, come scrive il Vescovo Giocondo De Nittis nel 1889 ?negli avversi tempi che volgono? rimandano, con un richiamo di scottante attualit?, al ruolo di Maria quale Madre e Corredentrice del genere umano.

Interessanti e tutti da riordinare i quattro fascicoli, dal sesto al nono, che contengono, solo per citare qualche esempio, le Conclusioni del Clero di Palagiano dal 1832 al 1867; l?Atto Notorio della Consacrazione del Comune di Palagiano al Cuore di Ges? il 28 giugno 1936, XIV dell?era fascista; una minuta datata 3 aprile 1923 della Cronaca della solenne Cerimonia per l?investitura del Sacro Militare Ordine Costantiniano di S.Giorgio, della persona del Cavaliere De Florio Giuseppe e della dama d?onore Cannarile Annunziata; gli avvisi di decesso, a distanza di quasi due anni, di due soldati morti a Worms ed a Kleinmunchen nel 1918.

[pagebreak] La disamina attenta e paziente di tutti questi documenti ci permette di ricostruire una dimensione storica particolare, locale, la nostra, ricca di testimonianze, di valori autentici, di tradizioni ininterrotte che varr? certamente la pena di riscoprire, conoscere, approfondire e valorizzare. Tuttavia, come ricorda Mons. Salvatore Palese nei suoi studi sui sinodi diocesani e le visite pastorali di alcune diocesi pugliesi, solo lo studio concertato di tutte le fonti documentarie ?[?] potr? permettere, nella impostazione storiografica, la prospettiva di un recupero globale dell?esperienza storica, nel quale inserire la vicenda ecclesiale e religiosa del Mezzogiorno?.23

Gli Archivi parrocchiali, infatti, come gli altri beni culturali, proprio perch? ?memoria? di un territorio sono ormai considerati non solo come un bene da conservare, ma anche come servizio da offrire.

Per concludere: l?8 settembre del 2003 una terribile alluvione ha colpito il territorio e l?agro di Palagiano. Acqua, fango e detriti di ogni genere hanno causato distruzioni e danni ingenti. Anche la parrocchia della SS. Annunziata ha patito questo doloroso evento proprio nel giorno in cui don Rocco Martucci avrebbe dovuto prenderne possesso quale parroco. Alcuni messali, libri devozionali e diversi faldoni sono stati danneggiati ed a tutt?oggi sono collocati in un locale della parrocchia in attesa di un adeguato recupero. Ma anche in questo stesso giorno un fatto ?nuovo? si verificava: la parrocchia recuperava il 9? Libro dei Defunti datato 1904-1959, ritornato finalmente al suo posto grazie al buon senso di una parrocchiana, segno questo auspicabile di fattiva collaborazione e di seriet? cristiana. Ci auguriamo che accada la stessa cosa anche per il primo libro dei ?Nati?, il documento pi? antico dell?Archivio parrocchiale della SS. Annunziata in Palagiano. Aspettiamo fiduciosi il ritorno di questo prezioso documento, l?ultimo mancante all?appello.

1 Nel 1818, in seguito al Concordato tra Pio VII e Ferdinando I di Borbone, la sede episcopale dei Mottola a cui apparteneva Palagiano, fu aggregata a quella di Castellaneta. Cfr. G. BUTTIGLIONE MOSCATO, I Vescovi e la Diocesi di Castellaneta, Novecento anni di storia, Castellaneta 1981; AA.VV., Radiografia di una Chiesa locale, Taranto 1981; AA.VV., La Chiesa di Castellaneta dall?XI al XX secolo, Taranto 1983; AA.VV., La Chiesa di Castellaneta tra Medioevo ed et? moderna, a cura di C.D. Fonseca, Congedo, Galatina, 1993.

2 M. ORSINI, La Parrocchia di San Nicola in Palagiano, Mottola 1997, pag. 54.

3 O. SANTORO, Don Francesco II Pappacoda, signore di Massafra, 1967, citato in V. CETERA, S?arrcord li vign d?ammiinz la chiazz, Palagianello 1991, pp.30-32.

4 C. S. CETERA, Padre Giovanni Maria Sforza da Palagiano, Maestro Teologo del ?600, Palagiano 2000, pp. 11-12. Il Padre conventuale Emanuele Popolizio, parroco della Chiesa S. Massimiliano Kolbe in Taranto, ha donato a C. Cetera una copia della relazione della visita del Padre Generale effettuata a Palagiano nel 1614: ?Il Convento di Palagiano, per relazione d?alcuni pi? vecchi di detta terra, f? preso l?anno del Signore 1570 e f? dato alla religione dal Sig. Colamaria Protonobilissimo, il quale all?hora era Barone di d. Terra e dell?Istesso f? dotato della maggior parte dell?entrate, che desso possiede. Il suo titolo ? di Santa Maria della Noua, st? bella Chiesa, bench? picciola, e fatta ? volta f? consacrata dal Vescovo di Motula all?hora Jacomo Micheli l?anno del Sig.re 1582 sotto il d? 14 febraro, cos? come si uede scritto in una Pietra posta sopra la porta maggiore di d.a Chiesa dalla parte di dentro; il resto del Convento ? di poche fabriche, sibene ? posto in bellissimo sito?.

Presso l?Archivio di Stato di Lecce si conserva la platea del Convento di Santa Maria della Nuova dei Minori Conventuali datata 1766: cfr. Ordini Religiosi e societ? nel mezzogiorno moderno, a cura di B. PELLEGRINO e F. GAUDIOSO, Congedo, Galatina 1997, Vol. III, p.619; A.P. COCO, I Francescani nel Salento, vol. II, 1517-1927, Pappacoda, Taranto 1928, pp. 478-480.

5 F. LADIANA, Palagiano, cit. pp.52-53; G. BUTTIGLIONE MOSCATO, I Vescovi e la Diocesi di Castellaneta, cit. p.307-310.

6 Cfr. F. LADIANA, Palagiano, cit., p.50.

7 Cfr. A. ALEMANNO, Cura d?anime ed organizzazione ecclesiastica nei casali di Palagiano e Palagianello, in La Chiesa di Castellaneta fra Medioevo ed et? Moderna, cit. pp. 323-334. Nel 1606 il Casale di Palagiano aveva una parrocchia e diversi sacerdoti e chierici.

8 Archivio ex Cattedrale Maria SS.ma Assunta di Mottola, Relatio ad limina di Mons. Luigi della Quadra, Racc. 1, Fasc. 9, f. 4 r.

9 Cfr. L. GIUSTINIANI, Dizionario Geografico ? Ragionato del Regno di Napoli, ristampa anastatica dell?edizione di Napoli, 1797-1805, Bologna 1970, Tomo VII. Palagiano nel 1532 viene tassata per 50 fuochi, nel 1571 per 76, nel 1595 per 82, mentre nel 1669 per soli 71. Intorno al 1670 la popolazione palagianese non dovrebbe superare le 300 unit?. La Relatio ad limina di Mons. della Quadra del 1670 ci riferisce che Palagiano ha 288 anime; la Relatio del 1738 di Mons. Nicola Pandolfelli, segna 700 anime. Cfr. A. ALEMANNO, cit., p.341.

10 Cfr. Territorio, ricchezza e societ? a Palagiano alla fine dell?Antico Regime, il Catasto Onciario del 1744 a cura di Tiziana CETERA, Mottola 2001, p.19 e passim.

11 Archivio di Stato di Taranto, Fondo Atti Notarili, notaio Francesco Antonio Mannarini, copia del 19 giugno 1768, f. 818 r.

12 Ibidem, f. 818 t., passim.

13 Ibidem, 3 agosto 1768, f. 818 r., passim. ?[?] essendosi sin da pi? tempo risoluto di costruirsi una nuova Chiesa Parrocchiale, in detta terra di Paliggiano in comodo di quel pubblico e per maggior gloria di Dio e del Divin Culto, perci? si fecero delle diverse riflessioni tanto sopra il luogo dove doveva fabbricarsi, quanto circa la sua grandezza e disegno, e dopo varie diligenze, finalmente determin? quel pubblico di doversi costruire vicino la pubblica Piazza in quel spazio di terreno dove da lungo tempo si era lasciato appositamente per farvisici la nuova Chiesa Parrocchiale?.

14 In seguito alle deliberazioni del Concilio di Trento, i Parroci furono chiamati ad esercitare i compiti di veri e propri ?ufficiali di Stato Civile? tenendo a cura i libri dei Battesimi, dei Matrimoni, dei Morti e lo Status Animarum. Cfr. Le fonti della demografia storica in Italia. Atti del seminario di demografia storica, 1972-1973, Roma CISP, 1975-1977; La ?Conta delle Anime?. Popolazione e registri parrocchiali: questioni di metodo ed esperienze, Il Mulino, Bologna, 1989.

15 Com?? noto molti documenti della Diocesi di Mottola andarono persi in seguito all?annessione di questa alla Sede Apostolica di Castellaneta.

16 Per la figura di Mons. Salvatore Lettieri e dell?episcopato castellanetano dell?Ottocento, cfr. L. MOLFETTA, Vescovi e Diocesi dalle origini all?Ottocento, in Radiografia di una Chiesa locale/Castellaneta, cit., pp.18-22. P. CATUCCI, ?Stimoli e tendenze dei due sinodi (1839-1907) celebrati nella ridimensionata Diocesi di Castellaneta?, in La Chiesa di Castellaneta tra Medioevo ed et? Moderna, cit., pp. 203-213.

17 Archivio Storico Diocesano di Castellaneta, Visite Pastorali, Santa visita Mons. S. Lettieri, faldone 4 , vol. 8, f. 17 r. ?Mons. Lettieri […] considerando che non ostante le replicate visite fatte alla Chiesa di Palagiano, pure conveniva di registrare in iscritto le cose pi? essenziali per una Memoria di ci? che alla Chiesa riguarda, ha risoluto di conferirsi personalmente in detta terra di Palagiano?, ibidem, f. 18 t. Cos? leggiamo nel libro dei Cresimati ?Confirmati? vol. I, (1803-1893) dell?Archivio Parrocchiale della Chiesa SS.ma Annunziata di Palagiano: ?[?] si facciano cinque libri nuovi, cio? de? Renati, de? Confermati, de? Matrimonij, de? Morti, dello Stato dell?Anime, e che ogni libro fuosse ben cucito e foliato e le particole fuossero scritte secondo il modello del Rituale Romano?.

18 Archivio Storico Diocesano di Castellaneta, Visite Pastorali, Santa visita Mons. Pietro Lepore, faldone 7, vol. 14, f.332 r. t. ?Archivio Parrocchiale. Stato generale dei Libri Parrocchiali della Chiesa Ricettizia di Palagiano che si conservano nell?Archivio Arcipretile sito in Sacrestia. 1? Libri de? Battezzati num. 5: il 1? principia dal 14 giugno 1750 e termina al 31 dicembre 1784; il 2? dalli due di gennaro 1785 e termina al 30 agosto 1801; il 3? dalli 8 di settembre 1801 fino al 29 giugno 1825; il 4? dal 4 luglio 1828 al 30 dicembre 1841; il 5? dal 2 gennaro 1842 al 4 ottobre 1843. 2? Libri de? Morti num.4: il 1? principia dal 5 giugno 1750 e termina al 28 settembre 1794; il 2? dal primo gennaro 1795 al 29 decembre 1825; il 3? dalli 8 di gennaro 1826 al 14 ottobre 1841; il 4? dal 6 gennaro 1842 al 14 ottobre 1846. 3? Libri de? Matrimoni num.3: Il 1? principia dal 5 luglio 1750 e termina al 26 luglio 1801; il 2? dal 2 settembre 1801 al 24 decembre 1832; il 3? dal 26 gennaro 1833 al 20 settembre 1846. 4? Libro de? Confirmati: il 1? riguarda i Confirmati dall?Ill. Mich. Palmieri e contiene fogli sette dell?epoca 1803, non ch? i Confirmati dall?Ill. Mons. Villani Vesc. di Napoli nell?epoca 1814 e contiene fogli 8; il 2? riguarda i Confirmati dall?Ill. Mons. Lepore e contiene fogli 17 in due epoche distinte nel 1828 e nel 1832 nei d? 25 e 28 maggio; il 3? riguarda i Confirmati dall?Ill. Mons. Lepore e contiene fogli 14 in due epoche distinte, nel 1837 e nel 1840 nei d? 30 e 24 maggio. 5? Vi esistono dieci libercoli di Antichit? remotissima, i quali sono assai informi e corrosi dalla durata longeva. Dato in Palagiano il 14 ottobre 1846 dall?Arciprete Curato Saverio Lazazzera?.

19 Archivio Storico Diocesano di Castellaneta, Visite Pastorali, Santa Visita Mons. Pietro Lepore, faldone 6, vol. 12, f. 446 r.

20 ?Ha visitato il Pred. Mons. Ill. la Sagrestia, ed avendola trovata interamente sfornita di arredi e sacre suppellettili, ha ordinato al Sig. Arciprete che egli presentasse un elenco di tutto il necessario [?] ritornato nella Casa di sua abitazione (del Curato) ha visitato i Libri Parrocchiali di Battesimo, Confermazione, Matrimoni e Morti che avendo ritrovato in tutta regola, l?ha lodato ed approvato?. Ivi, f. 351 r.

21 Archivio Storico Diocesano di Castellaneta, Visite Pastorali, Santa Visita Mons. Pietro Lepore, faldone 7, vol. 12 f.366 t.

22 Archivi e storia locale a cura di L. SCALCO e G. BONFIGLIO DOSIO, Verona 1996; La storia locale. Temi, fonti e metodi di ricerca a cura di C. VIOLANTE, Bologna 1982; Archivi e chiesa locale, studi e contributi a cura di F. CAVAZZANA ROMANELLI, Venezia 1993, ?Gli archivi parrocchiali e la ricerca storica?, ?IBC?, anno IV, n.6, novembre-dicembre 1996, pp.76-79;

23 S. PALESE, ?Visite Pastorali in Puglia. Storia religiosa e azione pastorale nel Mezzogiorno?, in ?Archivia Ecclesi??, 22-23 (1979-80) p.387, cit. in Terra d?Otranto in et? moderna, fonti e ricerche di storia religiosa e sociale a cura di B. PELLEGRINO, Congedo, Galatina 1984, p.27.