Microsoft registrer? le nostre vite…

15 Settembre 2004 Off Di Life
Oggi, ognuno di noi si limita a ricordare le belle e le brutte esperienze ma fra non molto, immagini e voci di quei momenti speciali, saranno a portata di mano, conservati all?interno della memoria di un potentissimo computer grande quanto un normale telefonino. Il sistema, denominato non a caso ?MyLifeBits? e che ricorda per molti versi le ormai note scatole nere in dotazione agli aerei, sar? presentata in Italia durante la Conferenza italiana sui sistemi intelligenti. Gemmell sar? per questo a Perugia gioved? dove parteciper?, intervenendo, all'incontro organizzato dal dipartimento di Matematica e Informatica dell'universit? e dall'Associazione italiana di Intelligenza artificiale.

?Si tratta di una sfida paradossale ? ha commentato Marco Gori, presidente dell'Associazione italiana di Intelligenza artificiale – con conseguenze difficili da analizzare?. Una considerazione che potrebbe esser vista sia in chiave positiva ma, anche, negativa. ?La mia idea – ha poi aggiunto Alfredo Milani, docente dell'universit? di Perugia ma anche presidente della Conferenza – ? che Gemmell stia progettando una versione quotidiana di Echelon?, il sistema di controllo delle telecomunicazioni usato da Stati Uniti, Canada e Australia per spiare i cittadini di tutto il mondo.

Anche se il dispositivo non registra informazioni senza che la persona ne sia a conoscenza si verrebbero infatti a creare delle situazioni poco piacevoli. Chi direbbe mai alla propria moglie di non voler indossare quel ?diabolico? apparecchio? Probabilmente, se non volete registrare la vostra quotidianit? ? perch? avete qualcosa da nascondere? magari un?amante? La rivoluzione della memoria porter? dunque delle conseguenze sociali inimmaginabili, e per alcuni versi devastanti. La privacy diverrebbe un diritto soltanto sulla carta e potrebbe essere violata in pochi secondi interrogando MyLifeBits. Secondo i calcoli di Gemmell le esperienze di un essere umano di circa 60 anni potranno essere tranquillamente conservate in un Terabyte. Chi ? pratico dell?argomento sapr? che una tale capacit? richiede oggi, in media, qualcosa come 50 hard disk. Ma fra 5 o 6 anni? Probabilmente baster? un dispositivo grande quanto un telefonino!

Come sar? MyLifeBits, sar? forse un sistema da indossare, dotato di telecamere e registratori o qualcosa di meno complicato da portare con noi? Gemmell sembra non avere dubbi. Niente strumentazione stravagante, il nuovo registratore potr? essere un super-telefonino con registratori audio e video. La doppia sfida tecnologica da affrontare oggi ? da un lato la miniaturizzazione che permetter? di portare il computer dovunque senza problemi, e dall'altro una sorta di motore di ricerca capace di rintracciare anche immagini e suoni. L'obiettivo finale ? ottenere un sistema esperienziale: un computer che si comporti come un segretario personale capace di comprendere, organizzare e recuperare i dati. In questo modo lo stesso utilizzatore potr? rivivere gli eventi registrati anche da prospettive diverse.

I primi ad avere il privilegio o la sfortuna se si vuole di testare il rivoluzionario apparecchio saranno gli stessi ricercatori del gruppo di Gemmell che gi? si servono di MyLifeBits sul lavoro. Il primo a registrare ogni avvenimento della sua vita, sia al lavoro che a casa ? stato invece uno dei pi? anziani, Gordon Bell. Esiste una versione digitalizzata dei suoi articoli scientifici come dei libri che ha letto, delle cartoline e delle lettere che ha ricevuto, delle conferenze che ha tenuto come delle fotografie e dei film che ha girato in famiglia o in viaggio.

L?idea, hanno spiegato infine gli esperti, non nasce dal colosso di Redmond. Il sogno di poter registrare informazioni, all?epoca semplici testi, libri, relazioni e articoli scientifici, ? stato concepita fra gli anni ?30 e ?40. il progetto si chiamava ?Memex? e fu il sogno mai realizzato dell'ingegnere elettronico Vannevar Bush, del Massachussetts Institute of Technology (MIT). ?Adesso – ha osservato Milani – il progetto diventa realizzabile?.

Fonte: http://www.giornaletecnologico.it/hitech/200409/15/41472be601473/