Pacs, perch? la Puglia fa da apripista
10 Febbraio 2006
Ma, le polemiche sono rimaste impiccate all?articolo 22, quello che ha fatto tuonare tutte le opposizioni conservatrici e pi? reazionarie e che ha costretto la giunta a un delicato lavoro di mediazione. ?Non mi impiccher? alle definizioni semantiche ? aveva detto il presidente Vendola ? ma voglio che i diritti siano estesi a tutta la popolazione pugliese, che in questi anni ? stata colpita nei diritti fondamentali dalle politiche del centrodestra, che con la precariet? ha colpito le famiglie, altro che tutela delle famiglie?.
L?articolo 22 alla fine prevede l?estensione dei diritti ad ottenere case popolari, contributi, accesso ai servizi sociali anche ai ?nuclei di persone legate da vincoli di parentela, affinit?, adozione, tutela e da altri vincoli solidaristici?. Niente di ?scandaloso? quindi, ma un passo in avanti verso il riconoscimento di una serie di diritti per nuclei di persone che coabitano da almeno due anni, senza togliere alcunch? alla famiglia tradizionale che invece dall?articolato di legge ne esce rinforzata.
Il lavoro di preparazione del nuovo disegno di legge non ? stato affatto affrettato, e non poteva essere che cos?, visto che l?intera Giunta Regionale ha nel suo Dna il principio della partecipazione e del pieno coinvolgimento di tutti i soggetti interessati nella formazione dei pi? importanti provvedimenti. Va avanti da ottobre e prosegue anche in questi giorni il confronto con tutti coloro che, insieme al partenariato istituzionale, hanno chiesto di offrire un contributo. Si ? lavorato con Cgil, Cisl e Uil, con Spi-Cgil, Cisl Pensionati e Uil Pensionati, con l?Anci e l?Upi, con la Lega delle Cooperative e con ConfCooperative, con il Forum del Terzo Settore, con l?Auser, con la Commissione Pari Opportunit? Regionale, con l?AssoScuola e con l?Assoap, con diverse Fondazioni impegnate nel sociale, con enti religiosi e organizzazioni vicine alla Chiesa impegnate in favore dei poveri e degli immigrati, il Cnca. Gli incontri con il Forum delle Associazioni delle Famiglie proseguono, saranno incontrati il Movi, le associazioni professionali e i tanti singoli e associati che ancora non sono stati coinvolti.
?Sfido chiunque ? ha detto l?assessore Gentile – tra quelli che stanno alimentando inutili e sterili polemiche sul ddl in questi giorni e che in taluni casi hanno anche candidamente ammesso di non averlo ancora letto (!), a dubitare della partecipazione reale realizzatasi. E' un ddl cos? fatto, non ? ideologico, ? semplicemente lo specchio di una realt? ampia, ricca di luci e ombre, di risorse e di bisogni, che in questa Regione ci sono e che questa Giunta deve riconoscere perch? da questa realt? si parte per costruire quella Puglia migliore su cui i pugliesi hanno accettato di scommettere eleggendo il Presidente Vendola?.
Adesso la legge affronter? il percorso in Consiglio, verso un?altra parte della discussione e del confronto che porter? ad una delle prime leggi della ?rivoluzione gentile? del nuovo corso regionale.
Autore:Nicola Dorso
Fonte:http://www.aprileonline.info