Pollino Music Festival San Severino Lucano (Pz) 5-6-7 agosto ?05

3 Settembre 2005 Off Di Life

Una grande serata di apertura, che vede alternarsi sul grande palco alcune della dieci band lucane reduci dall?interessante esperienza del Basilicata Music Net, svoltosi a Potenza il 19, 20 e 21 luglio, durante il quale hanno registrato una compilation.
Un festival carico di novit?: patnership di spessore come quella con l?importante progetto ?Primo Maggio tutto l?anno? , promosso da CGIL, CISL e UIL, per dare maggiore visibilit? al nostro intenso panorama di artisti emergenti, attraverso due iniziative parallele: la prima ? stata una grande rassegna per artisti sconosciuti al mainstream che ha riguardato l?intera nazione; la seconda, invece, ? il molto apprezzato ?Censimento della musica italiana?, tuttora in corso sul sito www.primomaggio.com che gi? raccoglie un migliaio di artisti. La rassegna, inoltre, ? stata realizzata all?interno del grande concerto del Primo Maggio in Piazza San Giovanni a Roma e ha visto vincitori due band di talento: i Biogora e gli impareggiabili ?Cappello a Cilindro?.
?La patnership tra Pollino Music Festival e Primo Maggio tutto l?anno -spiegano gli organizzatori- nasce dalla comune volont? di dare spazio alla musica di qualit? ed alle nuove tendenze. Si sviluppa nel reciproco sostegno mediatico con l?auspicio di poter diventare negli anni una collaborazione sempre pi? solida e propositiva?.
Il Pollino Music Festival non significa solo buona musica. ? anche tutela e salvaguardia del territorio: promuove campagne di informazione e sensibilizzazione sulle tematiche ambientali. In questa cornice aderisce al progetto Impatto Zero? di LifeGate, con il quale ? stato possibile calcolare le emissioni di CO2 prodotte dall?evento e compensarle con un intervento di rimboschimento, protezione e riqualificazione che interesser?  circa 4000 mq di superficie boschiva in Costarica.
Dopo questa importante ed opportuna premessa possiamo finalmente entrare nel vivo della serata.
I Bandog, gruppo rock nato dalle molteplici esperienze dei componenti in svariati campi, da quello musicale a quello teatrale e scenografico, hanno dato inizio alla prima parte con uno stile ricco di contaminazioni, create dalle diverse propensioni della band.
In un?atmosfera ormai calda, nonostante la temperatura al di sotto della media stagionale, ecco sul palco l?hip-hop lucano dei Uagliun Ca Smania, provenienti da Agromonte (PZ). Un sound raffinato da varie influenze jazz, funky, blues e reggae. Compongono brani particolareggiati dall?alternanza di italiano e dialetto, dando un tocco di originalit? all?ascolto e soprattutto evidenziando la propria identit? culturale al fine di preservarla e conservarla nel tempo.
L?ondata hip-hop prosegue con gli MCO, Mala Cima Organizzata. Sonorit? vigorose danno maggiore tensione all?attualit? trattata nei loro testi.
Tutt?altro genere propongono gli ?LenoiRe, gruppo rock al di l? dei classici canoni. Elaborano una forte contrapposizione continua tra indie, noise e alternative  ammorbidita dall?uso della nostra lingua. Molto Afterhours- style.
L?ultimo gruppo emergente della serata, La Scientifica, sperimentano un?intensa ricercatezza musicale, nella quale eleganza e artificio creano atmosfere distanti da ogni possibilit? di semplici classificazioni. Essenzialmente una band strumentale, ma, nella continua sperimentazione, la voce rappresenta un elemento fondamentale.
Ogni intervallo ? allietato dalle selezioni musicali del Dj?s Collective. ? il primo collettivo di dj- speaker radiofonici provenienti da tutta Italia, nato dal fine di unire le esperienze musicali di ogni singolo individuo in un unico progetto. Il collettivo, ricordiamo, ? formato da: Carlo Chicco di Contraradio- Popolare Network (Bari), Giulio Caperdoni di Rock Fm (Milano), Gianluca Polverari di Radio Citt? Aperta (Roma)e Cristiano Cervoni di Radio Citt? Futura (Roma).
Chiusa questa prima parte, ? il momento tanto atteso degli Assalti Frontali, gruppo hip-hop romano da decenni presente nel ricco panorama della musica indipendente italiana e non. Un ritmo travolgente che non lascia superstiti. Grinta ed energia in quantit?. Tanti i brani eseguiti, tratti in gran parte dall?ultimo album ?HSL? (Hic Sunt Leones), tra i quali ?Le merde fanno affari?, canzone di lotta urbana che racconta la resistenza della popolazione di un quartiere romano alle antenne delle compagnie telefoniche; la divertente ?Un cannone me lo merito? e ?Denaro Gratis?, il manifesto  per le prossime elezioni del 2006 con l?avvertimento che ne vedremo di tutti i colori?
In chiusura il metal rock dei torinesi Linea 77 ha chiuso con straordinaria forza  questa prima serata.
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Seconda serata

Nella seconda serata, l?evento pi? atteso: il ?Terrestre tour? dei Subsonica ha fatto tappa a San Severino Lucano, fantastica location della decima edizione del Pollino Music Festival.
Tantissime le persone presenti; atmosfera frenetica, ma al tempo stesso entusiasmante.
Su un surreale e fantascientifico palco, dal tocco suggestivo, i Subsonica hanno emozionato l?immensa platea con i brani dell?ultimo album ?Terreste?, che sta riscuotendo un enorme successo, come, del resto ogni tappa del loro tour. Immancabili gli ultimi singoli come ?Abitudine? e il nuovo ?Corpo a corpo?, con le immagini del video proiettate in enormi schermi che invadono l?impressionante palco.
Presenti anche tantissimi brani di repertorio come la sanremese ?Tutti i miei sbagli?, ?Aurora?, ?Discoteca labirinto? e ?Colpo di pistola?. Il tutto per due ore di ottima musica.
In apertura un gruppo che dalla prima nota ha mosso i corpi dei pi? statici: gli Hormonauts, straordinario trio rockabilly italo- scozzese, capitanato dallo strepitoso Andy McFarlane.
Sound allegramente contaminato. Inesistenti le classiche sonorit?: il rockabilly, il rock?n?roll vengono stravolti dalle influenze pi? diverse, dal punk-rock allo ska &  rocksteady, dal country  allo swing, dal surf al garage e al pop, dall?hip hop al crossover. Incredibili.
Hanno presentato tutti i loro cavalli di battaglia, tra i quali ?I see two? e la famosissima ?Staying Alive? , in una curiosa esibizione in chiave country.
Presente anche questa sera il Dj?s Collective ha colmato l?ansioso vuoto tra le due esibizioni previste per questa sera. Infatti, non sono previsti artisti emergenti per chiss? quali oscure ragioni, probabilmente legate alla presenza dei Subsonica.
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Terza serata  

Si chiude in bellezza questa decima edizione del Pollino Music Festival. Hanno calcato l?ambito palco il secondo gruppo di band regionali, che, insieme alle band esibitesi la prima serata, sono presenti nella compilation Basilicata Music Net, nella quale suonano interamente dal vivo.
La prima esibizione della serata ? toccata ai ?bum bum Baby san?, provenienti da Bernalda (Mt), che influenzano l?atmosfera con la loro carica rock in puro Nirvana-style. I loro testi sono tutti in lingua madre ed esprimono in una visione personale il disinganno della realt? circostante.
Successivamente i fantastici ?Joy Cut? hanno trasformato l?atmosfera in un malinconico arcobaleno di suoni, spaziando tra sonorit? vintage e allegri virtuosismi elettronici. Hanno gi? riscosso numerosi successi: l?ultimo ad Arezzo Wave 2005, dove sono stati presenti tra le 5 migliori band italiane.
I Paraffin hanno prolungato il tema malinconico in un percorso astratto e ai limiti dell?artificio.
Dopo l?ennesimo stacco della Dj?s Collective, correlata da una piccola intervista al cantante del Paraffin, ecco sul palco i Victoria ReGIA, gruppo potentino caratterizzato da fini assoli tesi ad affrontare sonore ricercatezze, ottenendo un risultato melodico al di fuori degli schemi.
I Thrangh , quartetto romano seguace del miglior Miles Davis, hanno incuriosito il pubblico con  il loro stile lontano da meticolose classificazioni, con un sound che confina con la totale assenza di melodia.
Infine, in chiusura della prima parte dedicata alla musica emergente, l?esplosiva Krikka Reggae pronta a conquistare tutti. Una band ormai affermata nel panorama reggae nostrano. Vanta, tra i numerosi estimatori, i grandi ?Sud Sound System?. Brani  conosciuti dal pubblico, presenti nel loro ultimo album ?Da mo? s?aval?, realizzato grazie all?assegnazione del premio Fondazione Arezzo Wave Italia.
In conclusione il concerto pi? atteso: il ?Padrino? Roy Paci & la ?grande famiglia? Aretuska  hanno presentato questa sera il nuovo album ?Parola d?onore?, nato da quattro anni di tour senza fine, da incontri diversi, gente diversa in tutta Europa. Apparentemente lontani dallo stile ?mafioso? del precedente spettacolo, travolgono tutti con l?esuberante energia che gli accompagna da sempre. Nuove sonorit? e contaminazioni d?avanguardia rendono ancora pi? vivo lo spettacolo: al di l? del tradizionale ska, l?orizzonte sonoro si amplia verso il reggae, l?afro-funky come in ?Fela Kuti Aye?, brano dedicato al padre dell?afro- funky, trance, scratch, beat, spingendosi fino a risultati lontani da ogni possibile classificazione.
Discorso identico per il linguaggio utilizzato nei testi: si va dal siciliano, allo spagnolo, fino al tedesco di ?Gastarbeiter?, al ?broccolino? del cugino americano di ?What you see is what you get? che, uniti in un micidiale mix omogeneo, creano una nuova lingua capace di trasmettere emozioni.
?Supereggaestereo mambo?, un incantesimo di divertimento e straordinaria energia, ha aperto le danze  con un movimento che si riveler? inarrestabile per tutta la serata. Una serata meteoricamente fredda, che la musica degli Aretuska ha trasformato in temperature caraibiche.
Uno spettacolo ricco di allegria e forti sensazioni che riemergono nella commuovente ?Anna?, dedicata ad Anna Magno, discografica di Roy scomparsa prematuramente.
Naturalmente non potevano non esserci pezzi come ?A taste of Honey (la domenica sportiva)?, ?Sicilia bedda?, ?E? troppo tardi?, ?Yettaboom?.
Un sano vortice che non lascia superstiti.
Piena di originalit? ? la nuova versione di ?Malarazza?, un brano storico del repertorio di Domenico Modugno, riadattato in completo stile Bregovic, che invita alla lotta contro le menzogne e sopraffazioni del potere. Tema d?attualit? affrontato anche in ?Gastarbeiter?, storia di emigranti tutta italiana.
Roy appare come un gentiluomo di altri tempi quando invita tutte le giovani fanciulle presenti a ballare sul palco al ritmo della sinatriana ?Pizza e sole?. Un inarrestabile movimento travolge tutti.
Da ricordare ancora brani come ?Piccola radio? dedicata a Radio Aut del giovane Peppino Impastato, strumento di rivolta contro il potere mafioso presente in Sicilia (e non solo) e la simpatica ?Up and Down?, un nuovo manifesto del tipo ?Fate l?amore e non la guerra?.
Al termine dello spettacolo il grande Roy si ? trasformato dj  e insieme al Dj?s Collective ha accompagnato tutti verso l?alba del nuovo giorno con selezioni mozzafiato.
Un concerto semplicemente straordinario.
In chiusura del mio reportage volevo ringraziare tutto lo staff del Pollino Music Festival e soprattutto l?ufficio stampa per l?accoglienza e la simpatia dimostrata.
Arrivederci alla prossima edizione!

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