PREZZI: COLDIRETTI, NEI CAMPI UN EFFETTO EURO AL CONTRARIO

23 Settembre 2004 Off Di Life

che ha messo a confronto i prezzi all'origine rilevati dall'Ismea nell'agosto 2004 rispetto a quelli dello stesso mese del 2001, prima dell'entrata in vigore della moneta unica. Una analisi dalla quale emerge peraltro – continua la Coldiretti – che nei campi sono stati raggiunti quest'anno valori al di sotto dei costi di produzione che stanno drammaticamente mettendo a rischio il futuro nazionale di molte coltivazioni. Se nei tre anni la riduzione dei prezzi agricoli per i cereali ? stata del 9%, per il latte e derivati il calo ? stato del 6%, per la frutta la riduzione ? del 9% mentre – rileva la Coldiretti – si ? verificato un vero ? proprio crollo per gli ortaggi (-18%). L'effetto di moltiplicazione dei prezzi al dettaglio che ha interessato l'Italia con l'introduzione dell'Euro non ha certamente tra i colpevoli il settore agricolo dove a differenza – sottolinea la Coldiretti – i prezzi risultano diminuiti rispetto a quando era in vigore la Lira, con un evidente contributo al contenimento dell'inflazione. I conti nelle citt? e in campagna non tornano – spiega la Coldiretti – perch? per ogni Euro speso dai consumatori nell'acquisto di prodotti alimentari un valore di ben 48 centesimi, quasi la met?, va al commercio e ai servizi, 30 all'industria alimentare e solo 22 centesimi alle imprese agricole. Occorre dunque – sottolinea la Coldiretti – un riequilibrio nei rapporti interprofessionali tra imprese agricole, industria, distribuzione e consumatori con accordi e controlli per la verifica dei margini, in modo che i consumatori possano avvantaggiarsi di prezzi di vendita contenuti. Ma – continua la Coldiretti – serve anche e soprattutto un impegno ad assumere iniziative per remunerare gli agricoltori con prezzi adeguati per evitare che, come ? purtroppo avvenuto quest'anno, si verifichino riduzioni insostenibili con valori inferiori ai costi di produzione che stanno drammaticamente mettendo a rischio il futuro di molte coltivazioni. Inoltre, – prosegue la Coldiretti – bisogna assicurare la possibilit? ai consumatori di acquistare produzioni locali che non essendo soggette a lunghi tempi di trasporto garantiscono freschezza e genuinit? uniche e per questo l'ampliamento o l'apertura di nuovi supermercati deve essere collegato alla garanzia di rendere disponibili spazi adeguati alla commercializzazione di frutta e verdura locale. In un Paese come l'Italia che ha la leadership europea nella qualit? alimentare bisogna consentire a tutti i cittadini di approfittare delle propriet? di prodotti indispensabili per la salute. E per questo – sostiene la Coldiretti – vanno anche incoraggiati accordi per favorire i consumi di alimenti sani nei posti pubblici: dalle scuole agli ospedali, dalle caserme ai luoghi di lavoro. Un obiettivo che la Coldiretti sta perseguendo grazie ad un protocollo firmato con la sanit? militare e al progetto educazione alla Campagna Amica nelle scuole anche per rendere disponibili distributori automatici di frutta a prezzo calmierato in tutti gli Istituti. Si tratta di un impegno concreto a sostegno della salute e contro l'obesit? delle nuove generazioni che in Italia secondo l'ultima indagine Merrill Lynch interessa il 36% dei ragazzi attorno ai dieci anni, il valore pi? alto tra i Paesi Europei.

Fonte: www.coldiretti.it