“Pronto, sono Cacace…”

26 Gennaio 2007 Off Di Life

Qualche Link:
http://www.pianetabari.it/cacace.asphttp://utenti.lycos.it/cacace/forum/ http://cacace.netsons.org/

 Lascio ad un barese ?puro? il compito di descrivere il fenomeno (il seguente testo ? presente su internet in tanti forum ma ne ignoro l?autore):
“Tempo fa (nel 2005), passeggiando per Via Sparano, sentii improvvisamente una serie di improperi in barese, provenienti da qualche altoparlante. Mi chiesi cosa stesse succedendo. La sorpresa fu grande: in una Nissan Micra, quattro ragazzi, al massimo ventenni, avevano infilato nello stereo un CD con le immarcescibili imprese via cavo del diabolico Trio c***a, e stavano sghignazzando a crepapelle. Segno che ancora oggi, dopo vent?anni, le malefatte di questi tre (o pi?) ragazzi degli anni ?80 continuano a fare ridere sia coloro che, ascoltando tali scherzi telefonici, hanno reso pi? lieta la propria giovinezza in quel periodo (e che oggi, ormai trentenni, ancora ridono, me incluso…), sia le ?nuove generazioni? che, non c?? dubbio, in qualche caso avranno provato a emulare tali gesta, magari a rischio di guai legali (le tecnologie cambiano, fortunatamente ? pi? facile rintracciare un maniaco telefonico, ma anche un innocuo ragazzino in vena di ?sgherzi?) e con esiti poco esaltanti. S?, perch? in effetti, il livello artistico di tali scherzi, accuratamente pianificati e superbamente eseguiti sul piano dialettale, risulta difficilmente raggiungibile. Tant?? vero che il Trio c***a ?, molto spesso, identificato con il suo artefice massimo, ovvero l?interprete di Cacace, genuina espressione del popolano barese, dalla voce catarrosa e dai modi che definire volgari ? dir poco…La ?mente? del trio c***a ? senz?altro lui, gli altri si limitano a fare da spalla, anche se in qualche caso ottengono risultati altrettanto lusinghieri in termini di reazione da parte del malcapitato di turno. Basti pensare al lunghissimo scherzo (eseguito in pi? telefonate) di Cacace al famoso convitto Cirillo, probabilmente il pi? famoso ed il meglio riuscito, vetta a dir poco irraggiungibile in termini di vis comica. Dopo l?avvio in sordina, con la ?moglie di Cacace? che, in un incerto e puerile falsetto, chiede al segretario del convitto dove sia suo figlio, fa il suo ingresso ?da bravo marito ed ?uomo di famiglia? barese- il rude Cacace, che, prima con toni scocciati, poi sempre pi? bellicosi (in un crescendo accuratamente studiato), inizia a esigere informazioni su suo figlio e ad insultare il poveretto al telefono, che ha soltanto la forza di rispondere con uno sgrammaticato (e privo di congiuntivo): ?anzitutto lei modera le parole!?. Segue il contatto con il vicepreside, la cui autorit? e le cui minacce di denuncia non bastano a frenare il torrente di parolacce di Cacace. Dopodich?, l?artefice della telefonata prova a ricontattare il vicepreside, ma trova un muro insormontabile in un altro segretario, che, intuito lo scherzo, ingaggia un leggendario e petrarchesco botta e risposta, ritmato e quasi in rima, con Cacace, il quale alla fine si arrende e torna a parlare con la voce normale del suo interprete. E? l?unico caso in cui Cacace esce sconfitto da una tenzone verbale, anche se alla fine si crea quasi un rapporto di amicizia col duellante, che spesso e volentieri si mette a ridere al telefono. Sempre il convitto Cirillo ? teatro dei notissimi scherzi al bidello Colino Guardavaccaro, uomo di poca cultura ma di lingua svelta, dall?inconfondibile voce squillante, capace di inanellare bestemmie chilometriche e inenarrabili. Fra gli scherzi a Guardavaccaro, notevoli sono quelli in cui un impeccabile impiegato della ?segreteria del provveditorato? (sempre il poliedrico interprete di Cacace) lo informa che ? stato assunto come ?guardiano del casino?, ed in cui un commesso del panificio protesta perch? sono stati ordinati dalla scuola trecento pezzi di focaccia (?mi sembra che fosse uno scherzo telefonico? ? altra diabolica tattica per far cadere il malcapitato nella tela). In quest?ultimo scherzo, davanti all?esplosione verbale di Guardavaccaro, il Trio non ce la fa pi? ed esplode a ridere senza ritegno, si sente chiaramente uno di loro che batte il pugno contro il pavimento ridendo a crepapelle, e noi con lui… Notevoli sono anche gli exploit di Cacace alla Cantina Lisco e alla Cantina Sportelli. Nel primo caso, il poveretto dapprima reagisce con qualche insulto d?ordinaria amministrazione, poi, in un?altra telefonata, stufo delle continue vessazione del trio, si esibisce in una serie di minacce veramente terribili e al limite della furia omicida. Nel caso della Cantina Sportelli, ci manca poco che all?anziano proprietario, con la voce impastata ed alterata dalla rabbia, non venga un colpo. Questo ? anche il ?lato oscuro? del Trio, divertente ma spesso cinico e senza scrupoli, nella migliore tradizione levantina; eloquente ? il caso in cui l?interprete di Cacace telefona al compassato marito di una professoressa, dicendo di esserne l?amante (tale ?signor De Giglio?), e facendo crollare per un paio di minuti il mondo addosso al poveretto. Uno scherzo, questo, decisamente cattivo, anche se magistralmente interpretato. Altro capitolo divertente ?e per certi versi imbarazzante- ? quello degli scherzi ai custodi dei campi da tennis e di calcio. Nello scherzo al custode, viene introdotta un?altra tecnica del capo del Trio, favorita dalla sua voce, all?uopo bassa e professionale: fingersi un addetto della Sip (oggi Telecom) che ? venuto a conoscenza degli scherzi ?anomici? (sic!) che vessano il poveretto, dopodich? suggerire un metodo tutto speciale di depositare la cornetta… La vetta massima dell?incazzatura da parte della vittima viene raggiunta in occasione dello scherzo al ristorante ?La Brace?. Il capo del trio si spaccia per un commendatore, e il proprietario del ristorante si comporta con massima riverenza. Inizia a mangiare la foglia solo quando gli viene chiesto se nel menu sono disponibili genitali di asino arrostiti, per poi partire in una filippica chilometrica e furibonda in dialetto stretto e a tratti incomprensibile, con un?escalation del tono di voce che fa presagire il peggio, tanto che alla fine il Trio ammette: ?Che gastemat?!?. Nel mirino del trio finiscono tutti: professori, segretari, cantine, farmacie (a volte con scherzi fulminei e brevissimi: ?Dottor Morea? Senta, ho un problema, ho la diarrea…?), alberghi (addirittura con gli insulti in romagnolo di una signora, che al paragone con i nostri sembrano complimenti) e persino un negozio di manichini, con la richiesta di manichini ?superdotati? per far eccitare la clientela femminile. Alcuni riusciti, altri meno, tutti comunque caratterizzati dall?impronta professionale e chiaramente riconoscibile del Trio. Accanto a tutti questi scherzi, ? fiorita tutta una serie di scherzi ?apocrifi?, attribuiti al Trio (o quantomeno presenti nelle stesse cassette) ma in realt? eseguiti da emulatori o protagonisti della stessa cerchia (la si potrebbe definire ?scuola di Cacace?), con risultati altalenanti e non sempre lusinghieri. Fra di essi, da apprezzare comunque quello del ?capodanno in via Beethoven?, in cui una signora ingiustamente accusata di tirare dei petardi sul balcone del vicino si esibisce in raffinate espressioni da caserma che si potrebbero in teoria attribuire solo a un uomo. Notevoli anche le reazioni ottenute con gli scherzi all?enoteca Martiradonna, in cui comunque sembra di riconoscere la voce di una delle ?spalle? del Trio. L?identit? dei componenti del Trio, sicuramente nota all?epoca dei fatti (in fondo la nostra Bari ? un grosso paese dove pi? o meno i ?giri? sono sempre gli stessi), si fa pi? fumosa man mano che cambiano le generazioni: alcuni dicono che per tali imprese i componenti del Trio siano addirittura finiti in carcere, secondo altri oggi sono stimati professionisti (uno di essi sarebbe addirittura un chirurgo). Considerando la natura di parecchi liberi professionisti levantini, aggiungo io, paradossalmente non ci sarebbe da stupirsene! Se l?identit? dei tre porta, man mano che passano gli anni, alla creazione di leggende metropolitane varie, gli scherzi rimangono. Molte delle vittime hanno ancora la propria attivit? commerciale, altre probabilmente saranno andate in pensione, altre ancora, invece, sono purtroppo uscite di scena, come il leggendario bidello Guardavaccaro, che la vox populi (probabilmente attendibile) ritiene scomparso nel 2003 all?et? di 67 anni. Rimane il fenomeno di quei tre (o pi?…non lo sapremo mai) ragazzi che, nella ?Bari da bere? degli anni ?80, si presero gioco di bottegai, grigi professori e sanguigni popolani, prima di passare dall?altra parte della barricata, ovvero il mondo degli adulti, con i suoi compromessi e le sue piccole e grandi falsit?. Forse, anche fra vent?anni, la voce squillante del buon Guardavaccaro continuer? a propagarsi da qualche apparecchio audio: prima cassette, poi files mp3, e in futuro…chiss?. Per continuare a far ridere generazioni di baresi.?

Buon divertimento!RobAnt