Rinviato a giudizio colonnello dei carabinieri

20 Giugno 2005 Off Di Life
Il generale Giampaolo Ganzer comandante dei Ros
MILANO – Rinviato a giudizio il comandante del Raggruppamento operativo speciale dei Carabinieri, generale Giampaolo Ganzer. Stessa sorte ? stata riservata dal giudice di Milano al colonnello Mauro Obinu, ex Ros oggi ufficiale presso i servizi segreti Sisde, e al pubblico ministero bresciano Mario Conte. Insieme ad altri 26 ufficiali e sottufficiali dei carabinieri, sono accusati di associazione a delinquere, traffico di stupefacenti e peculato per presunte irregolarit? nell'ambito di alcune operazioni antidroga compiute nei primi anni '90. Il processo si terr? il prossimo 18 ottobre. Per due imputati minori, il giudice ha gi? emesso sentenza con rito abbreviato. Fiorenzo Vismara ? stato condannato a sei anni e otto mesi; Gabriella Casavola sconter? quattro anni di reclusione.

Il comandante dei Ros Giampaolo Ganzer, ha detto di avere “la coscienza a posto”. “Affronter? serenamente il giudizio. Non ho intenzione di dimettermi. Se non avessi la coscienza a posto, l'avrei fatto anche prima. Ci penseranno i miei superiori”.

I giudici dell'accusa sono convinti di aver messo le mani su una struttura deviata dei carabinieri che ha lavorato indisturbata per quasi sei anni. La conclusione raggiunta dagli inquirenti ? che una parte consistente dei fondi a disposizione dell'Arma per l'acquisto di stupefacenti al fine di scoprire bande di trafficanti (e si parla di molti miliardi di vecchie lire) sia stata versata direttamente dai Ros nelle casse dei “cartelli” di narcotrafficanti colombiani e libanesi. La droga veniva poi fatta sbarcare in Italia e consegnata – senza nessun controllo – a trafficanti di fiducia in vista dei “blitz” presentati come brillanti operazioni di servizio. Che spesso, si legge nella richiesta di rinvio a giudizio, si concludevano con l'arresto solo dei pesci piccoli e il recupero solo di parte della droga.

Mario Conte, il giudice rinviato a giudizio insieme all'alto ufficiale dei Carabinieri, ? sospettato dai colleghi di Milano di aver fornito copertura agli affari illeciti dei Ros quando svolgeva il ruolo di pm a Bergamo (oggi ? magistrato alla Direzione distrettuale antimafia di Brescia).

Sotto inchiesta anche la gestione economica dei fondi a disposizione dell'Arma. Il Ros – annota in un suo bilancio la Procura – “si appropria di almeno 502 milioni di lire, senza precisarne o documentarne la destinazione”.

La repubblica(13 giugno 2005)