SALUTO DEL NUOVO PRESIDENTE DELL’AZIONE CATTOLICA ITALIANA

12 Giugno 2005 Off Di Life
Ringrazio tutti i miei predecessori – e in particolare Paola Bignardi – per il servizio svolto, che negli ultimi anni ha portato ad un?opera di profonda rigenerazione, cos? come tutti i responsabili, i soci e gli assistenti che hanno alimentato generosamente, in forme diverse, il cammino associativo, offrendo un contributo prezioso alla missione della Chiesa e alla crescita civile della societ?.

Impegnandoci ad attuare la triplice consegna della contemplazione, della comunione e della missione, che Giovanni Paolo II ci ha affidato a Loreto, e lasciandoci guidare dal magistero del papa Benedetto XVI e dei vescovi italiani, continueremo a camminare sulla strada aperta dal Concilio e a spendere il carisma associativo, che abbiamo la grazia di condividere, in modo qualificato, perseverante e appassionato, affidandoci al soffio dello Spirito, sempre pronto a gonfiare  le nostre vele, magnifiche e vulnerabili.

Da questo tempo straordinario, in cui si va plasmando entro un nuovo scenario culturale il vissuto personale e comunitario, nascono radicali domande di senso, di felicit? e di speranza, che interpellano e mettono seriamente alla prova la ministerialit? laicale dell?Azione Cattolica: l?invito a porsi alla sequela di Ges?, unico Maestro e Signore, che appaga le domande dell?intelligenza e il desiderio del cuore, deve trasformarsi nella possibilit? paradossale di vivere e testimoniare l?infinito nel quotidiano, in una rete coerente di pratiche di vita, dalle quali ricavare percorsi formativi esigenti e concreti, promossi dalla stabilit? del vincolo associativo e non abbandonati alle intermittenze gratificanti della spontaneit?.

Solo se sapremo declinare insieme le parole della fede e le parole della vita come unico nome della testimonianza cristiana, il servizio dell?Azione Cattolica alla Chiesa e al Paese sar? credibile e significativo; una scuola di santit? che non chiude i battenti, immersa ma non sommersa nel mondo e rispettosa della legittima autonomia delle realt? terrene, pu? continuare a levare alta e libera la sua voce in difesa dei valori irrinunciabili della vita, della persona, della pace e del bene comune, sanciti anche dalla nostra Carta costituzionale, e ad immettere nel tessuto vivo della societ? italiana benefici fermenti di fraternit? virtuosa.

Sono ben consapevole dei miei limiti personali e dell?altezza del mandato. Affido il fragile entusiasmo, con cui responsabilmente lo accolgo, alla luce dello Spirito, alla benevolenza della Chiesa, alla cooperazione e alla preghiera di tutti voi. Maria, modello esemplare di un?associazione che vorrebbe annunciare Cristo senza parlare troppo di se stessa, accompagni il cammino dell?Azione Cattolica.

Luigi Alici