Taranto, ? un?impresa convivere con le ciminiere

8 Gennaio 2005 Off Di Life
Capitale della siderurgia da oltre quarant'anni con le sue acciaierie un tempo dello Stato (Italsider, Ilva) e oggi privatizzate (Gruppo Riva), Taranto sconta in partenza gli effetti dell'industrializzazione Anni Sessanta che la trasformarono da citt? marinara e militare: qui ci sono ancora la pi? grande base navale italiana e l'Arsenale, storica azienda oggi in declino. Taranto si ritrov? negli Anni Settanta, con l'operazione-raddoppio dell'Italsider, un centro siderurgico grande due volte e mezzo il suo abitato e un'industria da trentamila dipendenti, pi? del dieci per cento della sua popolazione (oggi gli addetti alla siderurgia sono scesi a 12 mila). E si ritrov? ovviamente in casa gli effetti dell'inquinamento.

Taranto ? – secondo i dati dell'Organizzazione mondiale della sanit? – una delle citt? in cui ? pi? alta la mortalit? per tumori. Classifica dopo classifica ? in realt? difficile capire come uscirne, anche perch? l'economia, da quasi mezzo secolo vincolata alle acciaierie, non ha un tessuto imprenditoriale robusto.
Governata da un'amministrazione di centrodestra guidata da Rossana Di Bello, uscita due mesi fa da Forza Italia, Taranto vorrebbe puntare sul turismo ma ha un vincolo evidente: dovr? farlo convivere con le ciminiere. Negli ultimi due anni – 2003 e 2004 – il Comune ha investito 12 milioni di fondi comunitari della misura Urban, altri 27 ne spender? fino al 2006: finanziamenti destinati alla ristrutturazione delle strade cittadine, all'illuminazione pubblica, al teatro, al recupero del centro storico, un'isola collegata alla terraferma da due ponti.
Antonio Liscio, architetto responsabile dei fondi comunitari per il Comune, sostiene che i conti non tornano: ?Stiamo investendo su piste ciclabili, isole pedonali, piste di pattinaggio, giardini. A chi servono questi spazi se non ai bambini? Per loro c'? in progetto anche un museo?. Parlare di classifiche a volte ? come discutere di un calcio di rigore.
Fonte: www.lastampa.it