Tema:Visita guidata a Parete Pinto

20 Aprile 2005 Off Di Life
Ieri 30 marzo siamo andati, in gita, a ?Parete Pinto?: due pulmini sono venuti a prenderci e abbiamo attraversato una via di campagna che prima si chiamava Via Japigia ed era vicina alla Via Appia Antica.
La Via Japigia ha preso il nome dal popolo che prima abitava la nostra terra. Il pulmino ci ha lasciati davanti a ?Parete Pinto?. Siamo andati l? perch? volevamo sapere se i Romani fossero stati realmente dalle nostre parti.

Antonello, uno studioso di storia locale, nonch? la nostra guida, ci ha raccontato che Marco Lupo, specialista di archeologia, scopr? Parete Pinto nel 1911. Gi? a Montecamplo, vicino a Castellaneta, era stata trovata una ?Statio Romana? e, per questo, se ne cerc? un?altra verso Palagiano.
Fu quindi trovata Parete Pinto e, vicino ad essa si trov? anche una cisterna per la raccolta dell? acqua piovana.
Marco Lupo sapeva che ogni 25 miglia i Romani costruivano una Statio e perci? ne cercava una verso il nostro paese. Cominci? a scavare e, finalmente, riemerse una parete con la tecnica tipica dei Romani. In ogni Statio c?era la casa del comandante, le stalle, l?ostello dove dormivano i guidatori di carri e gli abbeveratoi per i cavalli.

Tra le due entrate, vicino la strada, si pensa che c?era un canaletto pieno d?acqua dove, soprattutto d?estate,  i cavalli camminavano con il carro per raffreddare le ruote che, essendo di legno, con il caldo cominciavano a dilatarsi e a rompersi, invece con la temperatura pi? bassa dell?acqua si uniformavano di nuovo.
Ci sono tre ipotesi sull? uso che gli antichi facevano di Parete Pinto: un recinto per ovini, una palestra termale oppure una Statio. L? vicino c?? Fontana del Fico, in direzione sud, da cui si prendeva l?acqua per questa struttura. La guida ci ha detto che un recinto per ovini non poteva essere perch?, vista la tecnica dei mattoncini a rombo, era impensabile tanta fatica per costruire un muro per custodirvi le pecore. Una palestra termale neanche, perch? la strada non era asfaltata, ma di terra, quindi una volta tornati in paese gli antichi, dopo aver fatto i bagni a Parete Pinto, erano di nuovo sporchi ed impolverati. La pi? credibile delle ipotesi ? quella della Statio.

I Romani la costruirono in ?opera reticolare?, anche se conoscevano altre tecniche come l? opera incerta che era irregolare. Le pietre del muro di Parete Pinto sono a forma di rombo e sono infilate, per la punta, in un impasto fatto di ghiaia e lava fredda del Vesuvio.
E? stato bello sapere che i Romani, portatori di una civilt? importantissima, siano stati addirittura nel nostro paese Palagiano.

Alunna: Schiavone Chiara, classe IV sez. B, Circolo Didattico ?Giovanni XXIII? di Palagiano.