Ulivi, un patrimonio da difendere

2 Giugno 2005 Off Di Life
 Ecco i casi in cui si pu? abbattere
Per spiantare basta presentare un modulo e qualche certificato
   La prima norma emanata nel dopoguerra per la tutela degli olivi ? stato il decreto legislativo luogotenenziale n.475 del 27/07/1945 il quale vietava l'abbattimento di questi alberi anche nei casi di ?piante danneggiate da operazioni belliche o in stato di deperimento per qualsiasi causa, sempre che possano essere ricondotte a produzioni con speciali operazioni colturali?.

L'abbattimento era possibile solo in casi determinati e con autorizzazione prefettizia su proposta dell'Ispettorato provinciale dell'agricoltura. Il decreto ? stato poi novellato sei anni pi? tardi con la legge 14 febbraio 1951 n.144 nella quale le maglie del legislatore si allargano e viene consentito l'abbattimento di cinque alberi ogni biennio.
L'autorizzazione all'abbattimento pu? essere data anche in altri casi: quando sia accertata la morte fisiologica della pianta e la permanente improduttivit? o scarsa produttivit? dovuta a cause non rimovibili; quando l'eccessiva fittezza dell'impianto rechi danno all'oliveto; quando l'abbattimento si rende indispensabile per l'esecuzione di opere di miglioramento fondiario. Possibile l'abbattimento anche nel caso di realizzazione di opere di pubblica utilit?.
La norma ? ancora in vigore, ma sono cambiate solo le competenze per il rilascio dell'autorizzazione all'abbattimento. Oggi quando si intenda spiantare degli olivi ci si deve recare all'Ispettorato Provinciale dell'Agricoltura, compilare un semplice modulo e consegnarlo insieme ad alcuni certificati. Per istanze superiori a 3.00.00 Ha o che superino 300 piante di olivo da svellere basta allegare un Piano di Sviluppo Aziendale. La procedura ? semplice e una volta ottenuta l'autorizzazione si ? nella piena legalit? e…addio olivi.
 

Fonte:http://www.veglienews.it