UN ULTIMO INTERVENTO SULLA QUESTIONE DEGLI ULIVI

7 Giugno 2005 Off Di Life
  1. la battaglia condotta fin dal primo giorno del mio insediamento a palazzo di citt? contro la discarica San Felice. Per la prima volta un?amministrazione comunale ha avuto il coraggio di deliberare atti amministrativi che negavano chiaramente la nefasta possibilit? che nel nostro territorio potesse nascere un?altra discarica.

Un Amministratore del passato, invece, che comunica anche su questo sito arrogandosi il titolo di Ambientalista, permetteva di utilizzare una discarica locale per il conferimento di rifiuti solidi urbani, senza che questa avesse alcuna autorizzazione all?esercizio. Pensate quale rischio il nostro territorio ha corso e quanti danni ha subito. In quel caso la magistratura si ? gi? espressa condannando coloro che permisero quello SCEMPIO AMBIENTALE!!!

  1. l?impegno profuso dalla mia Amministrazione per il PARCO delle GRAVINE;  [Vedi il Progetto]
  2. gli ottimi risultati ottenuti nei vari contenziosi per l?annosa questione del ?Pino di Lenne?, mai prima d?ora il Comune di Palagiano aveva ottenuto cos? importanti risultati che ci fanno sperare in una positiva e definitiva soluzione del caso.
  3. i progetti redatti dal comune di Palagiano per ottenere cospicui fondi per il ?rifacimento costiero? contro la desertificazione delle nostre coste;
  4. il raddoppio della percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti;
  5. il finanziamento dell?isola ecologica ed la previsione di bonus per i cittadini che fanno differenziata;
  6. l?istituzione del centro comunale di protezione civile con l?ormai prossimo distaccamento dei vigili del fuoco volontari;
  7. la convenzione con le associazioni locali di protezione civile che d?estate salvaguardano il lido di Lenne (Venti) tutelando ambiente e bagnanti;
  8. le deliberazioni di consiglio comunale che fanno di Palagiano un Comune denuclearizzato;
  9. la lotta al fianco degli agricoltori per una agricoltura pi? tutelata.
  10. gli 11 milioni di euro ottenuti dal CIPE per la messa in sicurezza del territorio;
  11. la ricostruzione dei ponti comunali ceduti durante l?alluvione e tutto l?impegno e le opere effettuate dopo l?8 settembre 2003;
  12. la convenzione con la nostra vigilanza campestre per il controllo del territorio rurale;
  13. i progetti redatti per i canali di scolo ed il completamento della fogna bianca.

E potrei continuare ancora!!!
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E? vero e giusto che alcune di queste lotte sono state combattute con Legambiente, WWF, cittadini, ma ci? non pu? mettere in secondo piano l?impegno profuso dall?amministrazione comunale, che viene ingiustificatamente attaccata dal sig. Anzolin, per fini chiaramente opportunistici e di basso cabotaggio.

Ricordo ancora, qualora egli se ne fosse dimenticato, che nel passato conducemmo assieme delle battaglie ambientali (vedi alberi di pino di corso Lenne) ed anch?io corsi gli stessi suoi rischi, ma la faccenda era di tutt?altra natura.

A differenza del sig. Anzolin che ama pavoneggiarsi del suo impegno sociale e civile io non lo far? la sciando ai lettori, se lo desidereranno, di approfondire l?argomento gi? presente su alcune pagine di questo sito.

Ma veniamo alla questione degli alberi d?Ulivo divelti.
Il sottoscritto non ha mai detto di non sapere, ho semplicemente affermato che non ? in mio potere fare nulla. Aggiungo, a scanso di equivoci, che ritengo ingiusto accanirsi contro la propriet? privata di qualunque cittadino che da sempre (almeno dal 1973 anno in cui fu redatto ed approvato il Piano di Fabbricazione) ha acquisito il diritto di poter realizzare abitazioni nella zona oggetto della polemica.
Preciso che nel 1973 io avevo solo 8 anni, dunque le scelte di allora pesano, evidentemente, come macigni, su coloro che allora erano gi? nell?agone politico.
Il PdF, dunque, prevedeva e prevede tutt?oggi che quella zona sia tipizzata B2 e quindi era ed ? possibile realizzare abitazioni civili.
Si noti che gi? allora erano presenti gli ulivi secolari!!! Ma, haim?, nessuno lungo questo trentennio ha evidenziato che sarebbe stato opportuno tutelate quegli ulivi.
Se ne sono accorti solo oggi, che qualcuno legittimamente ha chiesto e forse otterr?, il permesso di costruire. Non vi sembra che sia troppo tardi oggi per corre ai ripari? Anche perch? come lo stesso Anzolin sa, i proprietari di quei suoli, hanno di fatto acquisito un diritto e che dunque nessuna nuova programmazione urbanistica pu? eliminarlo.
Tant?? vero che anche il PRG da me revocato, in accordo sostanziale con tutte le parti sociali, aveva previsto in quella zona una tavola di dettaglio che normava la zona B3f e che dunque destinava quell?area come zona a sviluppo residenziale.
Anzolin all?epoca non vot? contro, ma si astenne. N? risultano sue osservazioni a riguardo di quella zona (all?epoca del PRG venne indicata appunto B3f) per la difesa degli alberi d?ulivo. Devo pensare che Anzolin non si fosse accorto di quei meravigliosi pezzi d?arte tanto da non meritare alcuna osservazione per la loro tutela?

E poi? smettiamola di fare i moralisti con le tasche degli altri.
Se ? necessario, e lo ?, tutelare per davvero gli alberi secolari d?ulivo, l?ente competente a legiferare deve prima di tutto perimetrale le zone pi? interessanti del territorio e poi deve prevedere le integrazioni per gli agricoltori che dovrebbero percepire un equo indennizzo per la mancata produzione o per la impossibilit? di realizzare la propria abitazione.

Anzolin mente sapendo di mentire anche sul ?PARCO degli ULIVI?.
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E? scritto sul mio programma elettorale al capitolo lavori pubblici:

?Creazione di due parchi comunali: IL PRIMO NELLA FASCIA DI RISPETTO A SUD DELL?EXTRA MURALE (statale 7) E QUELLA ADIACENTE AL PRIMO TRATTO DI VIA PER PARETE PINTO CHE POTRA? ESSERE DENOMINATO ?PARCO DEGLI ULIVI?.

Non pu? dunque sfuggire a nessuno l?IMBROGLIO. Il Parco nascer? laddove previsto nel mio programma elettorale ovvero nella fascia di rispetto della statale n. 7. La fascia di rispetto ? regolamentata dal decreto legislativo n. 285 del 1992 che prevede il vincolo di assoluta inedificabilit? nei 30 mt. dalla strada extraurbana (la ss. 7 ? di tipo C). [Vedi il D. lgs 285/1992]

E? in quella fascia che nascer? il Parco. Tale fascia comprende il primo tratto di via per parete pinto dove insistono ancora alberi di ulivo secolari e continuer? lungo la ss. 7.

La scelta fatta in sede di stesura del programma elettorale fu effettuata nella consapevolezza che non essendoci molte risorse pubbliche disponibili l?esproprio dell?area in questione avrebbe avuto un costo pi? basso rispetto all?esproprio di un terreno edificabile.

C?? di pi?. Anzolin sa da circa due anni che in quella zona si sarebbe potuto edificare e n? lui n? legambiente ha mai fatto alcuna osservazione; cos? come egli non pu? non sapere, perch? ampiamente dibattuto in diversi pubblici incontri, che l?UTC ha redatto il Progetto del ?Parco degli Ulivi? ancorch? non ancora approvato in Giunta, dal quale si evince l?area su cui sorger? tale parco.
Questo a conferma della volont? dell?amministrazione e della trasparenza dell?attivit? della stessa.
Possibile che Anzolin sempre attento alle questioni ambientali ed urbanistiche non sapesse di questo progetto?

Vado oltre.

Sono fermamente convinto che chi voglia assumersi l?onore e l?onere della difesa dell?ambiente debba dare l?esempio attraverso il rispetto delle regole scritte e non scritte. Voglio dire che ? facile dire ?fai come ti dico ma non fare come faccio io?. Il mondo ? pieno di questi imbroglioni.

Dico questo perch? non pu? sfuggire a nessuno che il suolo su cui Anzolin ha edificato legittimamente dal mio punto di vista la propria abitazione, in passato (circa 20 anni fa), era coperto da una intensa coltivazione di preziosi agrumi e di meravigliosi ulivi secolari. Evidentemente quegli ulivi non erano raccomandati? Quegli ulivi potevano essere divelti? Non avevano diritto a continuare a vivere?

Per favore, basta con l?ipocrisia. E? evidente che se il paese deve crescere ci? avverr? in continuazione con l?attuale centro abitato. E l?attuale centro abitato nelle periferie, anche nelle prossime zone di espansione, ? coltivato ad agrumi e ad uliveto, mi si vuol far credere che il paese non potr? un domani espandersi? Oppure mi si vuol far credere che non dovremo pi? far figli?

La stessa legge di tutela paesaggistica, che conosco perfettamente, non sostituisce n? modifica l?articolo unico della legge n. 144 del 14/02/1951 concernente il divieto di abbattimento di alberi di olivo che recita: ?il prefetto autorizza (in realt? il potere ? stato demandato alla stessa Regione Puglia per la precisione all?IPA) con proprio decreto, l?abbattimento di alberi di olivo qualora esso sia indispensabile per l?esecuzione di opere di pubblica utilit? e nel caso in cui l?abbattimento medesimo si renda necessario per la costruzione di fabbricati destinati ad uso abitazione. Il decreto di autorizzazione indicher? il termine entro cui dovr? essere ultimata l?esecuzione delle opere di miglioramento fondiario e la costruzione di fabbricati in relazione alle quali viene consentito l?abbattimento degli olivi?. [Vedi legge 144/1951]

Si dir? la legge ? datata? Bene allora la si cambi, ma il potere di cambiarla finora non l?hanno affidato n? al comune n? al sindaco.

In conclusione sig. Anzolin, ho ampiamente dimostrato di tenerci al ?nostro giardino? lo dimostrano i miei armadi aperti, mentre forse ? l?ora che lei dimostri di tenere al nostro paese visto che lei ? responsabile quanto coloro che hanno amministrato questo comune negli ultimi 30 anni del ritardato sviluppo economico, culturale, sociale, turistico del nostro Comune.
Attenzione per?, se e quando decider? di aprire il suo armadio, ci avvisi, potremmo essere travolti da decine di scheletri.

Rocco Ressa – sindaco