Uno sguardo sui diritti e la salute sessuale e riproduttiva

13 Luglio 2004 Off Di Life
Titolo della mostra: ?Uno sguardo sui diritti e la salute sessuale e riproduttiva?.
Particolarmente attiva sul territorio, l?associazione Amargi, guidata dalla dott.ssa Nicoletta Grosso Ciponte, sempre in collaborazione con l?AIDOS ha tenuto anche un convegno sulla mutilazione genitale femminile, unitamente al processo di integrazione Islam ? Occidente, presso l?Auditorium di Castellaneta.
La mostra comprendeva una serie di foto dalla Palestina, Algeria, Bosnia, Sud Africa, Repubblica Dominicana,Burkina Faso, Marocco, Senegal, Messico, Cina, Cile, Nepal, India, Spagna, Ghana, Per?, Indonesia, Brasile, Russia, con immagini di donne che ?narrano? la loro condizione e l?importanza dei diritti e della salute sessuale e riproduttiva, illustrando i passi gi? compiuti e la strada ancora da percorrere.
Abbiamo visitato la mostra su invito della sig.ra Lina Vivo, alla quale auguriamo un degno riconoscimento per le sue splendide poesie, ed ? stato con grande interresse che abbiamo potuto vedere queste 46 foto, riportanti realt? che occorre tenere sempre presenti quando si parla, a volte con leggerezza, di libert? e di diritti.
Volti, dettagli, sorrisi, ragazze che giocano su una spiaggia di Gaza, la preparazione del couscous per una cerimonia nuziale in Algeria, il lavoro delle donne in un campo di rifugiati in Bosnia, incontri con le donne per spiegare l?uso dei preservativi in Sud Africa: questo ed altro ancora la mostra, frutto di un concorso fotografico organizzato due anni fa dalla Federazione di Pianificazione Familiare spagnola (FPFE), affiliata all?International Planned Parenthood Federation (IPPF), offriva.
Un solo rammarico: aver appreso con ritardo della mostra, perch? tramite il nostro sito ne avremmo data una pi? puntuale informazione, giusto omaggio alle realt? mostrate nelle foto e all??impegno dei suoi valenti e seri organizzatori. Abbiamo per? strappato l?impegno, alla prossima iniziativa dell?Amargi, di essere avvisati in tempo, per dar modo anche ai nostri concittadini di prendere visione di realt? e di problemi molto spesso dimenticati, ma da tenere sempre vivi se vogliamo che la globalizzazione diventi non solo veicolo di merci, ma anche condivisione di diritti e di civilt?.
 
Giuseppe Favale